Cuore – Beppe Salvia

Titolo: Cuore
Data di pubbl.: 2021
Pagine: 194
Prezzo: €12,00

Beppe Salvia è un poeta vero. Mi chiedo se non si fosse tolto la vita a soli 31 anni cosa ci avrebbe raccontato oggi la sua limpidezza geniale.

Nella sua esistenza vissuta da irregolare, il nostro poeta ha eletto la solitudine desertica a condizione dominante del suo breve passaggio sulla terra.

Il cuore è sempre stato il filo conduttore della sua poesia.

Tutte le inquiete lacerazioni intime della sua anima sono permeate dagli emozionanti richiami dei sentimenti. Dalle parole che bruciano il cuore Salvia inizia il suo viaggio verso la meta della passione.

Poesia non facile, anzi impegnativa e tutta da decifrare quella scritta da Beppe Salvia nella sua breve vita. Ma il suo mondo poetico è talmente sincero che è facile lasciarsi catturare dalle sue suggestive immagini che hanno sempre al centro quel cuore e le sue allusioni all’importanza etica dei sentimenti.

I poeti veri come Beppe Salvia è difficile incontrarli. Per questo la loro opera merita un riconoscimento assoluto. Oggi i suoi libri sono introvabili e il suo nome, come spesso accade, è quasi del tutto dimenticato. Per fortuna non tutto il mondo editoriale è insensibile nei confronti di una delle voci poetiche più autentiche del secondo Novecento.

Nel 2004 esce da Il ponte del sale esce I begli occhi del ladro, un’antologia dell’opera poetica di Beppe Salvia curata da Pasquale di Palmo

Nel 2006 vede la luce Un solitario amore (Fandango libri, pagine 240, euro 17,50), un volume che raccoglie le poesie di un genio irregolare che della sua breve vita ha lasciato traccia nell’inquietudine dell’esperienza di cui raccontano i suoi versi sempre rivolti al cuore del mondo. «La sua poesia, -scrive Andrea Zanzotto – che ha una luce di giovinezza e di alba e nello stesso tempo qualcosa appunto di terribilmente teso verso lontananze imprendibili, lascia una parola lacerata fra gli uomini e la volontà di riprendere contatto con il ‘ cuore del mondo’».

Beppe Salvia è un poeta alto perché sulle pagine riversa tutta la grazia della parola che sa stupire con la sua beatitudine che giunge dal cuore. La sua poesia è una lunga lettera appassionata destinata al mondo che perde la sua luce di umanità.

È una lunga missiva scritta con il cuore di poeta, per questo i suoi versi ci fanno venire un batticuore che ci stupisce con una fortissima sensazione di vertigine.

Cuore, il suo capolavoro, dà ampiamente conto di questa straordinaria sensazione di coinvolgimento passionale. «Non luci non serene passioni di /nuda vastità dimorano gli uomini,/ma vagabonde mete ed improvvise/rauche voci come fosser nodi/d’un filo che circonda, perimetro,/ la rete che pescano; refe, mite/artificio che sospirando  filano/arcolai opachi come vetro/ e pur d’umane ammende è colma sfera/ogni speranza,/lume nuovo vedo/nel filo del vetro, dietro la vera/vita la sorte ch’è un sospetto, sete/appagata d’altra sete, serica / brezza che muove cespi dell’erica/minuta; tela che ha perle rosee / luci serene occhi degli umani».

Interno Poesia ripropone nel 2021 in una nuova edizione Cuore con la curatela di Sabrina Stroppa.

«Le riflessioni più recenti – scrive Sabina Stroppa nel saggio che introduce il volume – sulla poesia delle nuove generazioni fiorita tra la fine dei Settanta e l’inizio degli anni Ottanta hanno indicato in Beppe Salvia l’autore di «un rinnovamento della nostra poesia, un cambiamento di rotta che sarà poi gravido di conseguenze». Cuore è una delle testimonianze più compiute di questo cambio di rotta, e alcuni suoi versi finiscono per diventare il manifesto della nuova generazione».

La poesia di Beppe Salvia è un’esperienza irrinunciabile. Nelle fiammate passionali del suo talento si trovano intatte tutte le verità nascoste che una parola poetica scritta e pensata con il cuore è in grado di rivelare.

Con semplicità e schiettezza nei suoi versi il poeta stringe tra le mani la vita e allo stesso tempo se la lascia sfuggire.

La grandezza della sua poesia è in quella tensione tragica che spinge   l’amore a essere sempre una cosa vera.

Il canto lirico di Beppe Salvia è destinato a durare nonostante la consumazione precoce della sua breve ma intensa esperienza esistenziale. Leggendo oggi i suoi bellissimi versi lo riscopriamo come un poeta vero che ha fatto del cuore la ragione della sua poesia.

Un poeta vero, perché al cuore ha affidato le beffe più belle e più misere del dolore e della memoria.  

Le parole quotidiane guardano alla semplicità delle cose, del cuore. Si fanno reperti preziosi, che il poeta offre come “bellissimi doni”.

Ti potrebbero interessare...

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi