
Autore: Martini Stella
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Fabbri editori
Genere: fantasy romantico
Pagine: 283
Prezzo: 12.90
«Un incubo. Solo un sogno terrificante. Ecco cosa è accaduto la notte scorsa. “non è successo nulla” mi ripeto, “mi sono immaginato ogni cosa” e quasi mi convinco, finchè vedo sul pavimento della mia stanza i vestiti strappati. Sono disperato. Allora è tutto vero! Fa male, mi sento disgustato. Da quello che sono in realtà. Che forse sapevo di essere, senza riuscire a confessarlo a me stesso». (Abel pag 148)
Quale ragazzo non attende con impazienza l’estate? Niente scuola, nessun compito, possibilità di uscire con gli amici, grandi feste. In estate ci si diverte un sacco. O almeno così dovrebbe essere, pensa Leonor, una giovane adolescente di Milano, che ha dovuto mollare amici e grande amore per passare l’estate in uno sperduto borgo dell’Alto Adige. Questo significa niente musica, niente cellulare, niente internet e nessuna compagnia. Ci sarebbe quello strano ragazzo, Abel, con cui era molto legata da piccola. Ma Abel si comporta in modo strano. Evita tutti ed è da tutti evitato. Le cose iniziano a complicarsi quando, un giorno, viene scoperto il cadavere di una turista orribilmente sfigurato. In modo differente, Abel e Leonor scopriranno di avere un legame con quella terribile vicenda. Ma dovranno scoprire in fretta quale, prima che sia troppo tardi.
Twelve è una grande novità sotto molti punti di vista. Anzitutto il romanzo viene presentato al lettore attraverso il duplice punto di vista dei due protagonisti. Una stessa scena viene vissuta con due occhi differenti e si può notare come, spesso, le persone diano significati differenti allo stesso gesto. Altro grande elemento che rende il romanzo assai gradevole, è la presenza di un villain di eccezione, quasi dimenticato al giorno d’oggi, malgrado sia sempre stato l’acerrimo antagonista del più prestigioso, e più sfruttato, vampiro. Quando ho scoperto che finalmente non stavo leggendo l’ennesimo libro pseudo romantico dove una giovane ragazza si innamora del “giovane” bello e immortale succhiatore di sangue, non ho potuto fare a meno di esultare. Chiedo scusa a chi legge, ma quel repertorio, da un po’ di anni a questa parte, è stato sfruttato anche troppo (e continua tuttora ad essere sfruttato). Ulteriore sorpresa è stata apprendere che il libro è il frutto del lavoro di due autori con i quali mi voglio vivamente congratulare. È difficile, al giorno d’oggi, trovare un libro che sia allo stesso tempo, originale e ben scritto. Molto consigliato.