
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Nicola Rainò
Pagine: 332
Prezzo: € 19,50
Dio è stanco e depresso e non riesce più a capire perché l’umanità nonostante la sua presenza stia andando verso un punto di non ritorno. Decide di prendersi le ferie e lasciare le sue responsabilità divine a un supplente umano.
A questo punto convoca l’arcangelo Gabriele e Pietro e insieme decidono di fare un casting per scegliere il sostituto.
Dopo una selezione accurata la scelta cade su Pirjeri, di professione gruista
Arto Paasillinna, scrittore e giornalista finlandese, nel romanzo Un gruista in paradiso con una straordinaria propensione all’immaginazione racconta in un certo modo la stanchezza di Dio, la caduta e la tragica deriva nel tempo dell’umanità.
In maniera visionaria e surreale l’autore delinea il personaggio del gruista che diventa Dio e tutte le sue stravaganti iniziative che compie nel momento in cui entra in carica come il nuovo Onnipotente.
Il gruista si sistema in paradiso, il suo primo atto e spostarlo in Finlandia. Si dimostra un uomo aperto di mente quando mette in atto iniziative che minano le fondamenta conservatrici della chiesa.
Scrittore dallo spiccato senso dell’umorismo, Paasilinna nei suoi romanzi con una narrazione esilarante e comica riesce a fornire importanti spunti di riflessione.
Ha raccontato con leggerezza storie tragiche e amare e con il suo umorismo è riuscito sempre a essere anticonformista e irriverente.
Come accade anche in Un gruista in paradiso riesce a dipingere un quadro suggestivo e surreale, a realizzare uno spaccato irriverente e ironico capovolgendo l’idea di Dio.
Questo romanzo è un libro irresistibile, la scrittura di Paasilinna ci travolge e ci coinvolge perché è originale e esilarante e la sua ironia straordinaria ha ragioni profonde e sa entrare nelle ragioni del nostro tempo, smascherare le convenzioni, mettere in risalto le fragilità umane e in questo caso anche quelle divine.
«Come si è visto nel corso dell’evoluzione umana, neanche un Dio esperto è esente da fallimenti nel processo creativo».
Vale la pena lasciarsi travolgere dalla scrittura paradossale e ironica di Arto Paasilinna che ci metterà davanti a un Dio stanco e depresso (e visto come sta andando il mondo il cosiddetto Onnipotente ha tutte le ragioni per essere depresso e soprattutto sentirsi un fallito) e al suo sostituto gruista che da questa esperienza ha imparato che non esistono scorciatoie per il bene, e che la lotta costante contro il male è ingrata ed estenuante.