Novità in uscita nella settimana dall’8 al 13 Ottobre 2012

ROMANZI

È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L’ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita.
Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l’area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, “un recinto di sabbia esposto alle avversità”, dove non c’è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio.
Ad attenderli laggiù, c’è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all’interno di quella precaria “bolla di sicurezza”, di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco.
Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti fra loro, cercano distrazioni di ogni tipo e si lasciano andare a pericolosi scherzi camerateschi. Soltanto la notte, sdraiati sulle brande, vengono sorpresi dai ricordi.
Nel silenzio assoluto, che è silenzio della civiltà ma anche della natura, riescono a sentire la pulsazione del proprio cuore, il ronzio degli altri organi interni – l’attività incessante del corpo umano.
L’occasione in cui saranno costretti a addentrarsi in territorio nemico sarà anche quella in cui ognuno, all’improvviso, dovrà fare i conti con ciò che ha lasciato in sospeso in Italia. Al loro ritorno, avranno sorpassato irreversibilmente la linea che separa la giovinezza dall’età adulta.
In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle “nuove guerre”. E, nel farlo, ci svela l’esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.

“Il corpo umano” di Paolo Giordano. Dal 12 ottobre in libreria. Mondadori editore.

In seguito a un terribile lutto famigliar e e allo scopo di superar e il suo dolore, il dottor Kurt Krausmann accetta di accompagnare un amico in un viaggio alle isole Comor e. La loro barca viene attaccata dai pirati al largo della Somalia, e il viaggio «terapeutico» del medico si trasforma in un incubo. Preso in ostaggio, picchiato, umiliato, Kurt scopre un’Africa traboccante di violenza e intollerabile miseria, do ve «gli dèi non hanno più pelle sulle dita a furia di lav arsene le mani». I nsieme al suo amico Hans e a un compagno di sv entura francese, Kurt troverà la forza persuperare questa prova? Guidandoci in un viaggio sorpr endentemente vivido e r ealistico che, dalla Somalia al Sudan, ci mostra un ’Africa orientale di v olta in volta selvaggia, irrazionale, saggia, fiera e infinitamente coraggiosa, Yasmina Khadra conferma ancora una volta il suo immenso talento di narratore. Magistralmente costruito e condotto, L’equazione africana descrive la trasformazione lenta e irreversibile di un europeo i cui occhi si apriranno a poco a poco alla realtà di un mondo fino ad allora sconosciuto.

“L’equazione africana” di Yasmina Khandra. Dal 10 ottobre in libreria. Marsilio editore.

La verità non è un’opzione… Pechino, 2013: c’è un mese del recente passato che sembra scomparso da tutti i documenti ufficiali. Ventotto giorni del 2008 di cui nessuno, anche tra la gente comune, sembra avere memoria e dei quali a nessuno sembra importare nulla. A parte un piccolo gruppo di amici tra cui Maestro Chen, uno scrittore. Lui e i suoi compagni vogliono vederci chiaro, vogliono scoprire che cosa c’è dietro questa amnesia collettiva che sembra pervadere l’intero Paese. Decidono quindi di rapire un alto funzionario per costringerlo a raccontare quello spazio d’ombra e mistero. Quello che scopriranno, non solo sugli alti vertici ma anche e soprattutto sul loro stesso popolo, li sconvolgerà…

“Il demone della prosperità” di Chan Koonchung. Dall’11 ottobre in libreria. Longanesi editore.

Novembre 1989: migliaia di cittadini della Germania Est emigrano all’Ovest. Solo una persona si sposta nella direzione opposta: il nuovo passaporto dello scrittore Ronald M. Schernikau (1960-1991) sarà l’ultimo emesso dalle autorità della Repubblica Democratica Tedesca. Estate 1980: Schernikau si trasferisce a Berlino Ovest dalla provincia tedesca, ha vent’anni e ha appena pubblicato uno scandaloso romanzo autobiografico in cui descrive il coming-out di un giovane liceale di campagna. Appena giunto nella città del Muro, l’astro nascente della letteratura tedesca si butta con slancio nella vita culturale e notturna, entrando in contatto con i media, i cabaret, le saune e le discoteche. Incontra l’amore della sua vita e stringe molte nuove amicizie con artisti emergenti, tra cui Frings, autore di questo libro. Schernikau non riesce più a scrivere, ma si integra alla perfezione nella Berlino da bere. Diviene il fulcro della capitale culturale tedesca, pur distinguendosi per una caratteristica fondamentale: mentre gli altri sono apolitici, anarchici o spontaneisti, lui è un comunista dogmatico. Insieme alla madre Ellen, cittadina modello della Germania Est, è fuggito all’Ovest. Ellen non ha saputo integrarsi nel nuovo paese e ha cresciuto il figlio nell’illusione che “di là” si stava molto meglio. Perciò Schernikau fa di tutto per tornarci, e ci riuscirà solo quando il Muro è sul punto di crollare. Mentre i suoi nuovi concittadini sono impegnati nella “rivoluzione di velluto”, si chiude in casa a scrivere il suo secondo e ultimo capolavoro. Morirà di AIDS poco dopo averlo terminato e non riuscirà a vederlo nelle librerie. Frings racconta la biografia dell’amico in maniera toccante ma col sorriso sulle labbra, e descrive dall’interno il mondo culturale tedesco degli anni ’80: il paradiso artificiale di Berlino Ovest, l’isola tra due mondi distinti pronti a riunirsi, le lotte per i diritti civili tra manifestazioni di piazza e paillettes, la fusione tra arte e vita di giovani libertini affamati di esperienze di ogni tipo. Politica, letteratura e amore in ogni possibile sfaccettatura.

“L’ultimo comunista” di Matthias Frings. Dal 9 ottobre in libreria. Voland editore.

Che cosa rende più «naturali» di altre le nostre scelte di vita? Forse il fatto di ricalcare le orme di chi ci ha preceduto o di inserirci in quel flusso esistenziale che scorre indipendentemente da noi e a cui, presto o tardi, volenti o nolenti, finiamo per adeguarci tutti? Ma anche così, anche optando per scelte «naturali» — come sposarsi, avere figli e un lavoro con cui mantenerci — scelte che non vadano controcorrente, riusciamo a raggiungere la nostra massima aspirazione, vale a dire la felicità? Perché è questo che in fondo ognuno di noi cerca spasmodicamente, a volte disperatamente, nella vita. E non fa eccezione Tomas Espedal, che in pagine di disarmante, e a tratti impietosa, schiettezza, parte dalla propria esperienza — senza tacerne le debolezze, le ipocrisie e i desideri mai sopiti — per approdare a una riflessione di respiro universale, sulla scia di un sogno che appare impossibile. Quello che ci restituisce è un testo di grande poesia e di intensa sensibilità, che trascende la mera esperienza autobiografica e diventa specchio di un’umanità che, nonostante le sconfitte, si ostina a presentarsi all’ennesimo appuntamento mancato con la felicità.

“Il corso innaturale delle cose” di Tomas Espedal. Dall’11 ottobre in libreria. Ponte alle Grazie editore.

La protagonista? Ha le unghie dipinte di blu, si veste sempre con qualcosa che luccica, e dorme con due cellulari sul cuscino. Quan ti anni ha? Non importa. L’importante è che sogna di innamo rarsi, ancora. Forse per questo legge ogni giorno, su un giornale distribuito in metropolitana, una poesia. La legge come se fosse un oroscopo, come se predicesse il futuro. Perché ha appena in contrato un uomo su Facebook…
Un libro sulla reversibilità (e irreversibilità) dell’amore, su etero che diventano gay (ma non viceversa), profumi che sanno di de sideri sospesi, madri post-hippy in ospedale e badanti clandestine che piovono dal cielo. Ma soprattutto sull’amore ai tempi di Face book. L’amore chiuso dentro un iPhone.

“Ultimamente mi sveglio felice” di Lisa Corva. Dal 9 ottobre in libreria. Dalai editore.

Holly ha un negozio di abiti vintage, un figlio di dieci anni che adora, una misteriosa fata madrina che in ogni momento cruciale della sua vita le fa avere un charm da aggiungere al suo braccialetto. Greg è un broker in carriera e ha una fidanzata perfetta che lo vuole sposare, ma decide di abbandonare Wall Street per dedicarsi alla sua vera passione: la fotografia. Holly e Greg non si conoscono e non hanno niente in comune. Ci vorrà la magia di New York, un po’ di fortuna e un altro braccialetto della felicità per farli incontrare. Perché l’amore è un’imprevedibile svolta del destino. E il regalo più bello è quello che ti fa incontrare l’amore della tua vita.

“Il braccialetto della felicità” di Melissa Hill. Dal 10 ottobre in libreria. Rizzoli editore.

È ormai notte quando Emily sale sul traghetto per Bainbridge Island, poche miglia al largo di Seattle. Davanti a sé, le luci dell’isola la accolgono come un abbraccio. Quel luogo è sempre stato il suo rifugio, la sua oasi di tranquillità, ed è quindi il posto ideale per dimenticare, per lasciarsi alle spalle le carte del divorzio appena firmate, il romanzo che il suo editore attende con ansia, ma che lei non ha ancora scritto, e l’oceano di rimpianti che la opprime. Così, per qualche tempo, sarà di nuovo ospite dell’anziana zia Bee, nella casa in cui, da ragazzina, ha trascorso lunghe estati luminose e spensierate. E proprio in quella grande casa, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave, Emily scopre qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: un diario con una consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia d’amore con Elliot, una storia che risale al 1943, avvincente e tragica, esaltante e impossibile. Ma chi sono Esther e Elliot? Sono esistiti davvero? E perché quel diario si trova lì, in casa di zia Bee? Nessuno sembra disposto ad aiutare Emily a far luce sul mistero; anzi, di fronte alle sue domande, tutti si chiudono in un ostinato silenzio. Ma, per Emily, capire cosa sia accaduto a quella donna – così lontana eppure così simile a lei – diventa una ragione di vita. Come se dipanare quell’antica rete di passioni e tradimenti fosse l’unico modo per ricominciare a sperare. Come se il segreto nascosto tra le pagine di quel diario la riguardasse molto da vicino…

“Il diario di velluto cremisi” di Sarah Jio. Dall’11 ottobre in libreria. Nord editore.

Tornato a casa dopo aver rinunciato a un’ambiziosa carriera accademica, Lewis si accorge che Wichita, la città della sua infanzia, non è cambiata poi molto. Come non è cambiata la famiglia che si era lasciato alle spalle lì nel Kansas. Non è cambiata Abby, sua madre, che al curriculum dei lavori folli e improbabili nei quali continua a lanciarsi ha appena aggiunto la qualifica di cacciatrice di tornado. E non è cambiato Seth, il suo difficile fratello, affetto da seri disturbi psicotici e dedito con grande passione a droghe ed eccessi di ogni tipo. Moderna corte dei miracoli, la casa di Abby e Seth è popolata da un senzatetto rissoso, un vecchio sciamano, giovani punk in cerca d’affetto, un gruppo di autocoscienza femminile, spogliarelliste che si esibiscono per sponsorizzare la vendita di pali da lap dance componibili a uso domestico, un normalissimo marito spinto dall’LSD ad accettare promiscuità e poligamia… Come una specie di Dorothy imbottita di cocaina, anche Lewis vedrà la propria esistenza irrimediabilmente trasformata da un tornado, ma il regno di Oz ricreato dalla geniale penna di Ziolkowski è lo stesso Kansas, e al posto dell’uomo di latta, del leone e dello spaventapasseri ad animare e rendere indimenticabili le pagine di questa grande opera di narrativa c’è tutto un corteo di persone e personaggi che, per quanto innegabilmente sopra le righe, non varcano mai il confine di una più che realistica credibilità.

“Tempeste” di Thad Ziolkowski. Dal 10 ottobre in libreria. E/O editore. 

Manhattan, un anno prima del crollo delle Torri gemelle. Greenie Duquette ha due grandi passioni: il figlio di quattro anni, George, e gli originalissimi dolci che realizza combinando fantasia e tradizione nella sua rinomata pasticceria del West Village. Divisa tra il marito Alan, psicoterapeuta in crisi di mezza età, e il suo migliore amico gay, Walter, ristoratore dal cuore infranto, Greenie trova pace solo fra gli aromi fragranti e speziati delle sue deliziose creazioni: budini di riso, cheesecake, mini-éclair al cioccolato, mousse di sanguinelle… Finché un giorno, nel ristorante di Walter, il governatore del New Mexico si innamora follemente dell’impareggiabile torta al cocco di Greenie e le propone di seguirlo nella sua residenza di Santa Fe offrendole un posto da chef. Mossa dall’ambizione e da un desiderio di fuga fino ad allora inconfessato, Greenie decide di partire col figlio, lasciando il marito solo nel grande appartamento troppo vuoto. E quando si decide di dare una spinta al destino, davvero tutto può succedere. Con la perspicacia e lo humour che la caratterizzano, Julia Glass torna a farci camminare sul filo teso delle vite dei suoi personaggi che sono nello stesso tempo i nostri amici, i nostri vicini di casa, i nostri amori.

“I dolci ingredienti del destino” di Julia Glass. Dal 12 ottobre in libreria. Giunti editore.

La giovane Aurélie studia all’Accademia di Belle Arti di Parigi e conduce una vita abbastanza regolare. Fino a che il suo professore le chiederà di realizzare un bizzarro progetto creativo sulle conseguenze di alcune azioni e la combinazione tra volontà e casualità. Le conseguenze di un semplice gesto nel bel mezzo di una brulicante piazza parigina in un momento qualsiasi scateneranno una serie di avvenimenti che trasformeranno per sempre la vita di Aurelie e quella di coloro che la circondano. Tra notti alcoliche, incontri con personaggi bizzarri e coincidenze esilaranti, Aurélie percorrerà le strade di una Parigi magica e imprevedibile. In questa folle, straordinaria avventura la accompagnano l’amica Sylvie e il professor Papavoine, suo tutor nell’originale progetto che ha dato origine a tutto. Un libro divertente e romantico, ironico e geniale, in cui Dan Rhodes ci fa assaporare ancora una volta, con la sua eccezionale, dirompente scrittura, la vertiginosa bellezza della vita.

Da uno dei migliori scrittori contemporanei inglesi, un nuovo romanzo divertente e romantico, geniale e imprevedibile.

“Il bello della vita” di Dan Rhodes. Dall’11 ottobre in libreria. Newton Compton editore.

  Di nuovo sulle sue montagne ma anche a Tripoli e a Beirut, Jabbour Douaihy narra in questo romanzo la storia di Nizam, nato in una famiglia sunnita di Tripoli, seconda città del Libano, e allevato in un paesino di villeggiatura montana, Haoura, da un’abbiente famiglia maronita che gli darà il proprio nome e la propria religione. Ventenne, a Beirut, frequenta la gioventù rivoluzionaria sessantottina. È qui che lo sorprende lo scoppio della guerra civile. Ed è qui che affronta la sua duplice appartenenza, musulmana e cristiana, di cui lui non si è mai crucciato ma che nessuno, nelle due comunità, ha mai accettato. Nell’epilogo, tragico e al contempo demenziale, Nizam diventa metafora di un paese diviso dalla follia identitaria dei suoi abitanti. Il tema dell’identità, delineato con originalità ed emozione, i personaggi, lo stile narrativo fluido e trasparente, ingentilito da descrizioni della natura molto poetiche, visionario nella follia e nella solitudine del protagonista, fanno di San Giorgio guardava altrove un romanzo davvero intenso e attuale che descrive il dramma di un uomo nato musulmano, cresciuto cristiano, e che da adulto non sa chi è, in un paese dove questa libertà non esiste.

“San Giorgio guardava altrove” di Jabbour Douaihy. Dal 10 ottobre in libreria. Feltrinelli editore.

Elizabeth vuole solo scappare: dalla cittadina in cui è nata e cresciuta; dalle persone che la circondano; da chi le ha giurato fedeltà eterna e poi le ha spezzato il cuore. Così accetta di slancio l’invito della zia, che le offre di trasferirsi per qualche tempo nel suo lussuoso appartamento di Londra. E di slancio finisce tra le braccia di Dominic, il ricco e affascinante vicino di casa, con cui passa una notte di travolgente passione. Ma Dominic deve alimentare un fuoco ben diverso da quello dell’amore: nel suo animo, divampa un’ossessione per il controllo, per le pratiche sessuali estreme, per gli impulsi più inconfessabili. E forse Elizabeth è troppo innocente per affidarsi a quell’uomo così tormentato… Sarà capace di superare ogni inibizione pur di restare con lui? Sarà disposta ad annullare la propria volontà in nome del piacere? Sarà in grado di dar sfogo a quella parte di sé di cui non sospettava nemmeno l’esistenza? Giocando col fuoco ci si può bruciare. Oppure si può diventare un’unica, ardente fiamma di passione…

Giocando col fuoco” di Sadie Matthews. Dall’11 ottobre in libreria. Nord editore.

SAGGI

Quello che state per leggere è l’incredibile racconto di una tragedia nazionale, che macina lutti e sparge dolore come una vera e propria macchina da guerra. Una guerra che prima di finire sui giornali nasce nelle case, dentro le famiglie, nel posto che dovrebbe essere il più sicuro e il più protetto e invece diventa improvvisamente il più pericoloso. Solo a metà del 2012 sono più di 80 le donne uccise in Italia dai loro compagni. 137 nel 2011. Una ogni tre giorni. Riccardo Iacona ha attraversato il paese inseguendo le storie dei tanti maltrattamenti e dei femminicidi. Finalmente la voce di chi subisce violenza possiamo ascoltarla, insieme alle parole degli uomini, quelli che sono stati denunciati: “Avevo paura di perderla. Gliele ho date così forte che è volata giù dal letto…”. “Qual è allora l’Italia vera, quella dove l’amore è una scelta e le donne sono libere, o quella delle tante case prigione in cui siamo entrati?… Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo” scrive Iacona. È un fenomeno che non si può catalogare tra i fatti borderline. Sono decine i casi di violenza silenziosa e quotidiana che si consumano nelle nostre case. “La sera, appena sentivamo il rumore della macchina di lui, io e i bambini entravamo in agitazione; dicevo loro: ‘Mettetevi subito davanti alla tv’.” Così la vita diventa un inferno, se questi sono gli uomini.

“Se questi sono gli uomini” di Riccardo Iacona. Dall’11 ottobre in libreria. Chiarelettere editore.

Novembre 1918: la Prima guerra mondiale finisce con la sconfitta dell’Austria; il Sudtirolo passa all’Italia. 8 gennaio 1938: l’oppressione del fascismo è sempre più forte; i nomi tedeschi sono stati cancellati anche dalle tombe. Natale 1939: i sudtirolesi devono scegliere: restare nell’Italia fascista o stringere il patto col diavolo, il Reich di Hitler. Rosa Tiefenthaler comincia un diario l’8 aprile 1902, giorno del suo matrimonio. In quelle pagine racconterà le storie quotidiane della famiglia, ma anche la sua indignazione per il passaggio del Sudtirolo all’Italia o l’incubo della guerra. Un secolo dopo la sua bisnipote, Lilli Gruber, ritrova quel diario e decide di partire alla ricerca delle radici della sua famiglia, scavando nella storia di una terra di confine, da sempre tormentata, il Sudtirolo della prima metà del Novecento, le cui vicende sono l’emblema dei travagli dell’Europa nazifascista. Così, le vite di Rosa e di figlie e nipoti – Hella, Elsa, Herlinde… – si intrecciano a un capitolo controverso e sconosciuto della storia d’Europa e d’Italia, in una vicenda femminile e di confine: inaspettata, appassionante, viva.

“Eredità” di Lilly Gruber. Dal 10 ottobre in libreria. Rizzoli editore.

«Per abbattere un muro, non c’è che abbatterlo. Con altri sistemi, come il pensare molto a lungo e molto fortemente alla caduta del muro, non si abbatte.» È questa la tensione che anima La linea gotica: una sorta di diario privato che Ottiero Ottieri rivive in pubblico, un urgente e teso svilupparsi di riflessioni, racconti, esperienze personali che abbracciano un intero decennio, dal 1948 al 1958. È un libro che «deve essere letto oggi», come annota Furio Colombo nella prefazione, una storia dell’Italia del dopoguerra in cui l’autore vuole riconoscere soprattutto le angosce irrisolte e i tormenti taciuti, costringendosi a viverli sempre in prima persona, tanto nelle metropoli del Nord quanto nelle campagne della Toscana o nei paesi del Mezzogiorno. La sua analisi intellettuale non accetta di essere pura riflessione, ma esige l’immersione nel mondo della fabbrica, delle periferie, delle manifestazioni operaie di piazza, dove la nevrosi e l’alienazione si trasformano in malattia comune e incurabile. Il trauma personale dell’autore è quindi filtro e rivelazione del dramma sociale, il suo ricovero in ospedale la condivisione di una sorte estrema e comune, la sua lacerazione interiore una lente d’ingrandimento per scoprire che cosa resti, aldilà delle tabelle di rendimento, all’individuo e quale intima felicità sia ancora possibile per l’uomo prigioniero del meccanismo della produzione aziendale.

“La linea gotica” di Ottiero Ottieri. Dall’11 ottobre in libreria. Guanda editore.

Le diciotto apparizioni della Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, presso Lourdes, sono da più di centocinquant’anni motivo di accese polemiche, soprattutto sulla credibilità dell’unica testimone, la quattordicenne Bernadette Soubirous. Lei sola ha visto, ha sentito, ha riferito. Ma davvero questa ragazzina misera e analfabeta, sulle cui fragili spalle grava il peso del maggior santuario del mondo (cinque milioni di pellegrini ogni anno, sempre in aumento), avrebbe colloquiato a tu per tu con Colei che si definì l’Immacolata Concezione? Le sue non sono forse allucinazioni di un’isterica o, peggio, invenzioni suggeritele dalla vanità di adolescente frustrata, da genitori interessati oppure da qualche ambiguo membro del clero? Molti hanno sostenuto e tuttora sostengono simili tesi. Nel suo impegno per la riscoperta di un’apologetica pacata e rigorosa – sempre consapevole che il Dio del Vangelo vuole proporsi e non imporsi, concedendo luci e lasciando ombre per rispettare la libertà delle Sue creature – Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Oggi, in particolare, per i tanti inquieti che cercano ragioni «per continuare a credere». In effetti, se Bernadette non ci ha ingannati (e se non si è ingannata), se dunque Lourdes è «vera», tutto il Credo della Tradizione cattolica è «vero»: Dio esiste; Gesù è il Cristo; la Chiesa che ha per guida il papa è la custode e la garante di queste verità. È la Vergine stessa, infatti, che esorta la veggente: «Andate a dire ai preti di costruire qui una cappella»; che tiene tra le mani il rosario, icona della devozione cattolica; che chiede processioni, affidate alle cure ecclesiali; che appare seguendo il ciclo liturgico romano; che ribadisce il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato quattro anni prima da Pio IX. Non a caso, Lourdes è il luogo di culto privilegiato dai pontefici, che hanno proclamato Bernadette santa: Pio XII – fatto unico nella storia – gli ha dedicato un’intera enciclica; Giovanni Paolo II, ormai agli estremi, volle chiudere la sua vita trascinandosi sino alla Grotta; Benedetto XVI ne ha fatto una delle primissime mete del suo pontificato. Un libro unico, questo, tra i tanti bestseller dell’autore, ma segnato anch’esso dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione. Per una singolare coincidenza queste pagine appaiono all’inizio dell’Anno della Fede voluto da papa Ratzinger. Proprio quella fede che, nella verità di Lourdes, trova un prezioso e solido «appiglio», una sorta di «maniglia» cui aggrapparsi nel dubbio che insidia oggi anche tanti cristiani.

“Bernadette non ci ha mentito” di Vittorio Messori. Dal 9 ottobre in libreria. Mondadori editore.

GIALLI, THRILLER E NOIR

Evie O’Neill, dopo aver suscitato l’ennesimo scandalo nella noiosa cittadina di provincia in cui è nata, viene spedita dai genitori a vivere nell’effervescente New York City – e la ragazza ne è entusiasta. New York è la città dei locali, del contrabbando, dello shopping e del cinema, e non passa molto che Evie stringe amicizia con irriverenti Ziegfeld girls e scapestrati ragazzi di strada. Evie però non fa conoscenza solo con le luci sfolgoranti dell’età del jazz, ma anche con gli oscuri anfratti del Museo americano del Folclore, della Superstizione e dell’Occulto, che suo zio Will Fitzgerald – presso cui abita – dirige con l’aiuto di Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura. E quando una serie di omicidi a sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato vengono a galla, Evie e suo zio sono chiamati a collaborare alle indagini, e sono proiettati al centro del sistema mediatico. I due si lanciano nelle ricerche, ed è allora che quel misterioso potere divinatorio che la ragazza sa di avere si rivelerà utile a catturare il killer, prima che sia troppo tardi.

“La stella di New York” di Libba Brey. Dall’11 ottobre in libreria. Fazi editore.

Il senso di colpa è una ferita che non si rimargina. Quando era bambina, Claire ha assistito – impotente – al rapimento della sua migliore amica. E, da quel giorno, ha giurato a se stessa di dedicare la sua esistenza allo studio del Male: per riconoscerlo, per fermarlo, per sconfiggerlo… La dottoressa Claire Waters è al settimo cielo: dopo una durissima selezione, è riuscita a entrare in un programma riservato ai migliori psichiatri forensi del Paese. E adesso deve affrontare il suo primo paziente: Todd Quimby, detenuto in un carcere di massima sicurezza con l’accusa di violenza sessuale. Secondo Claire, tuttavia, quell’uomo non è un pericolo per la società, e può essere liberato sulla parola per iniziare la terapia psichiatrica. Nemmeno ventiquattro ore dopo la scarcerazione, però, Claire apprende una notizia agghiacciante: la polizia ha trovato il cadavere di una giovane donna. E gli indizi raccolti sul luogo del delitto riconducono proprio a Quimby, che nel frattempo è sparito nel nulla. Sconvolta, la psichiatra non può accettare il fatto di essere la causa della morte di un’innocente. Di un’altra innocente. E, pur di rimediare all’errore commesso, è disposta a mettersi in gioco e a rischiare tutto: la sua carriera, il suo futuro e, forse, la sua stessa vita. Ma Claire non può immaginare che, nell’ombra, qualcuno segue ogni suo passo e controlla ogni sua mossa. Perché lei è soltanto una pedina in un piano perfetto…

“Riflessi di morte” di Neal Baer e Jonathan Greene. Dall’11 ottobre in libreria. Tre60 editore.

Ormai in odor di pensione, il commissario Miceli, che, tra una cena di commiato e le ultime consegne alla Bruni, chiamata a succedergli, sarebbe felice di chiudere la carriera in tutta calma e serenità, l’ultima cosa che si aspetta a due settimane dal meritato riposo è che proprio il suo più caro amico, l’ex giudice Petri, gli piombi in ufficio con una rogna. Ma Petri, al contrario di Miceli, non perde occasione per inseguire il colpevole di turno, e questa volta il pretesto gli giunge davvero per caso: un ferro da stiro preso in prestito presso un elettricista, in sostituzione di quello guasto di Anna, sul quale spiccano alcune piccole macchioline rosse. Ruggine o sangue? Attraverso una rapida analisi della Scientifica, non è difficile avere la risposta: con quel ferro da stiro è stato colpito qualcuno, forse ucciso. Da qui prende l’avvio una complicata indagine per ricostruire a ritroso la strana storia di quel ferro da stiro e, soprattutto, dei suoi proprietari. È un caso di omicidio? Riusciranno i due a chiarire tutti gli aspetti di una vicenda intricata e dolorosa, prima che Miceli debba passare il testimone?

“Il ferro da stiro” di Gianni Simoni. Dall’11 ottobre in libreria. Tea editore.

Il Game Master non ha un’identità. Persino il suo attuale ruolo alla New Wedding Corporation è stato rubato a un altro uomo, ormai deceduto, così come il suo nome. Eppure vive in una società dove l’io è al centro del mondo e dove l’altro esiste solo in relazione alle proprie pulsioni. Estraniato da un sé che afferra appena, ciò che lo spinge è la necessità di comprendere se c’è un modo per aprire gli occhi dei tanti piccoli io che lo circondano o se sono disposti a morire pur di non abbandonare il proprio guscio. Francesco Marziali è la vittima designata per uno dei suoi esperimenti. Per salvare la propria fidanzata – apparentemente rapita da uno squilibrato – e il suo migliore amico – scomparso dopo aver cercato di aiutarlo -, si vedrà calato in una trappola perversa destinata a privarlo del suo io più profondo… o della sua vita.

“Game master” di Mauro Saracino. Dall’11 ottobre in libreria. Lettere Animate editore.

FANTASY

Sono passati cinque secoli da quando una catastrofica guerra scatenata dai demoni ha distrutto il mondo e sterminato quasi completamente il genere umano, avvelenando anche gran parte delle terre un tempo fertili e rigogliose. Da allora i sopravvissuti – umani, Elfi e le nuove razze mutanti – si sono rifugiati in una valle remota, protetta da una magia impenetrabile. Per cinquecento anni hanno goduto di una lunga pace, ma l’incantesimo che li isolava ha cominciato a svanire esponendo migliaia di vite alla minaccia delle forze barbariche che hanno seminato il caos nel resto del mondo. Sider Ament, l’ultimo dei Cavalieri del Verbo, in possesso del bastone nero – un potentissimo talismano tramandatosi per secoli che proteggeva la valle –, è stato ucciso dai Troll, e il suo successore, Panterra Qu, il giovane cercatore di piste al quale in punto di morte ha affidato il bastone, è ancora troppo inesperto per affrontare le forze nemiche provenienti dall’esterno della valle. Nuovi grandi pericoli si profilano infatti all’orizzonte: un agguerrito esercito di Troll vuole impadronirsi della valle segreta e vi ha già inviato le sue spie, mentre Phryne, la figlia del re degli Elfi Oparion Amarantyne, è sotto accusa per l’omicidio del padre e una tremenda congiura mira a usurpare il trono. Ma nessuno di questi rischi è paragonabile alla minaccia più tremenda, con la quale Panterra sarà destinato a misurarsi. L’ultimo dei demoni del Vuoto, un essere astuto e senza pietà che da secoli dà la caccia ai Cavalieri del Verbo, vede ora finalmente alla sua portata la realizzazione della missione che persegue da sempre: impadronirsi dell’ultimo bastone nero ed eliminare ogni forma di vita sulla Terra. Sarà dunque necessario ricorrere alle Pietre Magiche, in cui nessuno più crede, che finiranno per essere usate in modo inedito e sorprendente. Il potere della magia, proseguimento de L’ultimo cavaliere, è l’episodio che conclude “Le leggende di Shannara”, il nuovo capitolo del ciclo di Shannara, la saga fantasy più famosa al mondo che da trentacinque anni appassiona gli amanti del genere e tutti i lettori.

“Il potere della magia” di Terry Brooks. Dal 9 ottobre in libreria. Mondadori editore.

RAGAZZI

Dopo il successo dei precedenti libri, Dorotea De Spirito torna con una nuova storia d’amore. Lui non è un angelo né un vampiro, è un sogno. Vittoria e Guglielmo, un angelo senza ali e un demone. L’amore che non conosce confini li ha uniti una volta, ma una minaccia ora incombe sul loro destino. Un’antica leggenda preannuncia il risveglio delle anime nel giorno in cui si romperanno i confini tra il mondo degli angeli e l’Averno. Per salvare il proprio amore Vittoria si ritrova di fronte al bivio tra la vita di Guglielmo e la salvezza della propria anima.

Devilish” di Dorotea De Spirito. Dal 9 ottobre in libreria. Mondadori editore.

Sutter è il tipo che ognuno vorrebbe alla propria festa. Farà ballare tutti quanti. Farà tuffare tutti nella piscina dei vostri genitori. Okay, ovviamente non è quello che si dice un astro splendente nel firmamento accademico. Non ha piani per il college, e con ogni probabilità finirà a piegare magliette da uomo per il resto della sua vita. Ma in città ci sono un sacco di donne, e con l’aiuto di un buon whiskey la vita può essere una vera favola. Almeno fino alla mattina in cui si sveglia sul prato di una qualsiasi villetta e incontra Aimee. Aimee vive in un mondo tutto suo. Aimee è un disastro sociale. Aimee ha bisogno di aiuto, e Setter decide di mostrarle “la via”, per poi lasciarla andare avanti per conto suo e prosperare. Ma Aimee non è come le altre ragazze, e presto la situazione gli sfuggirà di mano. Per la prima volta in vita sua, Sutter può fare la differenza nella vita di qualcun altro… o rovinarla per sempre.

“L’attimo perfetto” di Tim Tharp. Dal 9 ottobre in libreria. Piemme editore.

Amy è una passeggera ibernata sulla navicella spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra ed è partita con i genitori come membro del Progetto Arca Spaziale: si risveglieranno dopo trecento anni su un nuovo pianeta da colonizzare, Centauri. Ma qualcosa è andato storto: qualcuno ha cercato di ucciderla, risvegliandola senza cautele dal suo sonno protetto. E così Amy si ritrova a dover passare senza la sua famiglia ancora cinquant’anni sull’enorme navicella spaziale che sta perdendo velocità, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino che vuole scongelare tutti gli scienziati a bordo, compresi i suoi genitori. L’unico che sembra dalla sua parte è Elder, un ragazzo che presto diventerà il capo della navicella spaziale, e che per quanto sia potentemente attratto dalla sua singolare bellezza, cerca di proteggerla dal resto della comunità e dallo strapotere di Eldest, il capo. Ma Amy può davvero fidarsi di Elder? E quello che prova per lui la aiuterà, o sarà solo un ostacolo alla sua sopravvivenza sulla Godspeed?

“Across the universe” di Beth Revis. Dal 9 ottobre in libreria. Piemme editore.

Il Battello a Vapore festeggia i suoi venti anni insieme ai suoi autori italiani più importanti: Pd. Baccalario, S. Boero, T. Buongiorno, Paolo Colombo, Erminia Dell’Oro, Roberto Denti, A. Gagliardi, L. Garlando, R. Grazzani, A. Lavatelli, L. Levi, M. Milani, A. Melis, E. Nava, R. Pavanello, A. Petrosino, G. Quarzo, M. Vago, P. Varriale, A. Vivarelli. Vi siete mai chiesti da dove nasce l’idea per un romanzo? Che cosa succede a uno dei protagonisti a distanza di anni? E chi è quel personaggio un po’ in secondo piano ma molto interessante? Bene, i 20 racconti di questo libro permettono di entrare nel mondo parallelo delle pagine scritte. Venti autori italiani, tra i più importanti riprendono i loro libri pubblicati dal Battello a Vapore per soddisfare le domande e le curiosità dei lettori di ieri e di oggi.

“Ti racconto una storia – Vent’anni con il Battello a Vapore”. Dal 9 ottobre in libreria. Battello a Vapore editore.

VARI

Benedetta Parodi torna in libreria, e nelle cucine dei suoi lettori, con un libro pieno di fotografie (scattate sempre da lei), più di 450 ricette e tantissime novità. I piatti sono organizzati secondo un criterio molto efficace che le rende utilissime per lo stile di vita e le abitudini in cucina di ciascuno di noi: “Oggi ho poco tempo”, “Oggi mi impegno” e “Oggi voglio stupire”. Inoltre ha voluto arricchire le pagine con le ricette fotografate step by step, le tavole a tema (e i menù perfetti da abbinare), i piatti adatti a vegetariani, intolleranti al glutine e alle uova. L’autrice prosegue il dialogo intimo costruito in questi anni con il suo pubblico e, anche nelle pagine colorate di questo nuovo volume, continua a condividere aneddoti di vita personale, episodi divertenti ed esperienze di successi (ma a volta anche utilissimi insuccessi) culinari.

“Mettiamoci a cucinare” di Benedetta Parodi. Dal 10 ottobre in libreria. Rizzoli editore.

Il mondo del sesso estremo che ha tanto sollazzato le signore libidinose sotto l’ombrellone grida vendetta: non è tutto acciaio inossidabile quello che luccica! Intavolare relazioni sadomaso non è affatto facile come sembra. Tutt’altro: fatalmente ecco che le chiavi si inceppano nelle manette, la cravatta blocca la circolazione, le palline risultano introvabili navicelle allo sbaraglio nell’universo pelvico. E il dominatore inguainato in una tuta di lattice nero con i guantini alla Michael Jackson, quando dalla promessa di eros sfrenato passa ai fatti in fondo è… orrendamente sudato! Ecco qui un manualetto per gestire incontri bollenti fra lattice e metallo senza trovarsi in imbarazzo. E senza farsi male! Il metodo antistress più versatile mai inventato si colora in questo manuale di cinquanta sfumature roventi.

“Cinquanta sfumature di sticazzi” di Carla Feruson Barberini. Dal 9 ottobre in libreria. Aliberti editore.

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