Novità in uscita nella settimana dal 7 al 12 Maggio 2012

ROMANZI

Quando Darcy McCall perde l’adorata zia Molly, l’ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un’isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull’isola di Tara, al largo delle coste occidentali del- l’Irlanda. Una bella sfida, non c’è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. Ma forse un cambiamento è proprio ciò di cui Darcy ha bisogno, così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all’altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell’isola sarà un’impresa tutt’altro che facile, ma nel ristorantino appena aperto, tra una tazza di tè e i biscotti fatti in casa, Darcy scoprirà che l’isola ha molto da of- frire… E dopo le difficoltà iniziali, il calore e l’affetto della piccola comunità di Tara finiranno per conquistare anche la mondana Darcy. Nuovi amici e forse un nuovo amore l’attendono dietro l’angolo: chi, tra l’affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?

“Colazione da Darcy” di Ali McNamara. Dal 10 maggio in libreria. Newton Compton editore.

Vilnius Lancastre, novello Amleto a Barcellona, ha una spiccata somiglianza con Bob Dylan, l’ambizioso progetto di redigere un Archivio Generale del Fallimento, nonché quello di fondare una società di emuli di Oblomov che facciano dell’indolenza totale una forma d’arte che consenta loro di generare non più di una sola idea al giorno. Per contro, il narratore è un prolifico scrittore che, dopo essersi dedicato tutta la vita alla produttività letteraria, si pente e si prepara a tacere definitivamente, anche nella vita reale. Ma non può non cedere all’invito di Vilnius e della fidanzata Debora che gli affidano la stesura delle memorie apocrife del famoso scrittore Juan Lancastre, padre di Vilnius, morto in circostanze sospette. Animati dal convincimento che si sia consumato un omicidio, i due giovani ricorrono allo stesso stratagemma di Amleto e provano a mettere in scena i loro sospetti, mescolando vita e letteratura, senza mai cedere tuttavia all’impegno di perseguire la quintessenza della levità, quella dimensione infrasottile postulata da Duchamp. Sullo sfondo la filigrana della Hollywood degli anni d’oro e Scott Fitzgerald.
Un romanzo intriso di grande ironia, con padri dai figli reali e scrittori coi loro figli metaforici, in competizione o complici, donne dal fascino delle dive di celluloide, in una Barcellona contemporanea e scanzonata, pronta a ospitare questa compagine di personaggi stravaganti.

“Un’aria da Dylan” di Enrique Vila Matas. Dal 9 maggio in libreria. Feltrinelli editore.

Provate a immaginare di vivere in una borgata senza volto e senza storia in cui tutto, da un momento all’altro, ti può essere rubato, perfino la casa. Immaginate di crescere nel cemento e nell’asfalto.
È qui che vivono Beatrice e Alfredo.
Qui ogni cosa ha un soprannome: il quartiere dove sono nati e cresciuti è chiamato “La Fortezza”, loro sono per tutti “I gemelli”. Non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un’amicizia ruvida come l’intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un’amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole.

Il rumore dei tuoi passi” di Valentina D’Urbano. Dal 10 maggio in libreria. Longanesi editore.

Ludovico Roncalli, dottorando in Lettere, è un ventottenne della Genova bene che ha trovato nella ricerca universitaria la conferma più fedele della cialtronaggine nazionale, nella famiglia un perenne esercizio di sadomasochismo, e nei coetanei – carrieristi o emarginati che siano – la testimonianza di un gigantesco fallimento generazionale. Erotomane per disperazione, prossimo al baratro dell’alcolismo, Ludovico vive l’unica autentica complicità nella sorella minore Umberta, alla quale lo lega una reciproca e impossibile attrazione incestuosa. Quando si metterà sulle tracce di un testo andato perduto (la fine di un romanzo utopico scritto da Cyrano de Bergerac), crederà che dalla letteratura possa iniziare il suo riscatto professionale e quindi umano. Peccato che l’estate in cui si svolge la vicenda sia quella del 2001: la follia del G8 genovese sconvolgerà la città e ogni progetto di Ludovico.

“La fine dell’altro mondo” di Filippo D’Angelo. Dal 10 maggio in libreria. Minimumfax editore.

Matthew Prendel è un affermato medico americano. Dopo l’incontro con un’imbarcazione pirata, naufraga su un’isola deserta sperduta nell’oceano e lontana dalle rotte commerciali. Ma scopre subito di non essere solo: un uomo, Nelson Souza, lo soccorre e poi gli impone quelle che saranno le leggi della loro convivenza. I due si divideranno l’isola, e Prendel non potrà sconfinare nel territorio dell’altro, sotto minaccia di morte, né potrà cercare di lasciare l’isola a meno che Nelson non decida che sia arrivato il momento di farlo insieme. Prendel si trova quindi a vivere un lungo periodo in questa prigione all’aperto, cercando di svelare l’enigma che tiene ancorato Nelson all’isola. Quando infine, recuperata la libertà, fa rientro nel mondo e nella modernità, è un uomo diverso. Solo a Phoebe, in punto di morte, deciderà di raccontare la vera storia del naufragio pregandola di scriverla a futura memoria. Ma sarà la verità? Un racconto avvincente che cattura il lettore sin dalle prime pagine, un omaggio alla letteratura di Stevenson e Conrad, un romanzo dove la riflessione sul potere e sulla libertà, sui limiti umani e la sopravvivenza, sulla vita e la finzione è la più grande delle avventure.

“L’isola dell’ultima verità” di Flavia Company. Dal 10 maggio in libreria. E/O editore.

Quasi tutte le fiabe cominciano con C’era una volta, ma questa è diversa. Questa comincia con C’è una volta… Perché è oggi che Belinda ha intenzione di ripartire e Borgo Propizio, un paese in collina, in un’Italia che può sembrare un po’ fuori dal tempo, le pare il luogo ideale per realizzare il suo sogno: aprire una latteria. Il borgo è decaduto e si dice addirittura che vi aleggi un fantasma… ma che importa! A eseguire i lavori nel negozio, un tempo bottega di ciabattino, è Ruggero, un volenteroso operaio che potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il poeta se sapesse coniugare i verbi). Le sue giornate sono piene di affanni, tra attempati e tirannici genitori, smarrimenti di piastrelle e ritrovamenti di anelli… Ma c’è anche una grande felicità: l’amore, sbocciato all’improvviso, per Mariolina, che al borgo temeva di invecchiare zitella con la sorella Marietta, maga dell’uncinetto. Un amore che riaccende i pettegolezzi: dalla ciarliera Elvira alla strabica Gemma, non si parla d’altro, mentre in casa di Belinda la onnipresente zia Letizia ordisce piani, ascoltando le eterne canzoni del Gran Musicante. Intanto i lavori nella latteria continuano, generando sorprese nella vita di tutti…

“Borgo propizio” di Loredana Limone. Dal 10 maggio in libreria. Guanda editore.

Max, un’etnobotanica, deve recarsi in Africa, in una riserva naturale dove vivono gli ultimi esemplari di gorilla di montagna e dove pare cresca una pianta in grado di rivoluzionare il mercato farmaceutico. Lì, in mezzo ai gorilla, Max sarà finalmente libera dalle gabbie in cui la tiene rinchiusa la sua malattia, quella sindrome di Asperger che le rende così problematica l’interazione con i suoi simili e che le permetterà invece di integrarsi con grande naturalezza tra i grossi e misteriosi primati. Cento anni prima, sempre in Africa, Jeremy, un giovane ingegnere omosessuale, si trova ad affrontare un profondo turbamento di fronte alla natura sensuale del continente nero. Deve uccidere i leoni che stanno decimando i suoi uomini e portare così a termine la costruzione della ferrovia; contemporaneamente vive l’attrazione proibita per un indigeno. Ancor più dell’intreccio narrativo, che pure è intrigante e corposo, ancor più delle sontuose descrizioni, a rendere unica l’opera della Schulman è l’assoluta maestria con cui caratterizza i suoi personaggi, soprattutto Max Tombay, con tutte le sue idiosincrasie, con una percezione della realtà fisica dolorosamente intensa e acuta, con un mondo interiore che è quasi chiassoso in contrasto con il silenzio esteriore.

“Tre settimane a dicembre” di Audrey Shulman. Dal 10 maggio in libreria. E/O editore.

Tarek è italiano ma tutti lo credono “arabo” perché suo padre era tunisino. Chioma ha un sogno: diventare il “dominatore” delle strade di Torino. Lama è un abile maneggiatore di coltelli, un temuto picchiatore e un appassionato d’arte.
Tutti e tre hanno perso qualcosa nella corsa dell’adolescenza e ora la loro prossima fermata sarà Trambusto, improbabile progetto di recupero, luogo delle seconde possibilità.
Ma le difficoltà si annidano anche tra i tram e i bus trasformati in alloggi del centro di riabilitazione sociale a cielo aperto e presto i tre ragazzi si troveranno a dover affrontare molto più che corsi educativi e tornei di futbolin: per guadagnarsi un futuro dovranno fare i conti con la violenza e la corruzione del mondo degli adulti, ma soprattutto con loro stessi, con la forza dell’amicizia vera e con la loro reale volontà di prendere una nuova corsa.

“Prossima fermata Trambusto” di Luca Gallo. Dal 10 maggio in libreria. Intermezzi editore. 

SAGGI

Da anni, con puntiglio quotidiano, Marco Travaglio ci racconta quello che succede in Italia, e quello che siamo diventati, e diventiamo giorno per giorno. In apparenza, documenta le beghe e gli scandali del Palazzo, ma in realtà parla sempre di noi: perché i nostri potenti, se non sono lo specchio del paese, in ogni caso possono fare tutto questo perché – in fondo – lo permettiamo.
Le ruberie sfacciate e gli strilli da rissa, le bugie continue e clamorose, le bande, le cricche e le cosche, il disprezzo della legge e degli altri, infischiarsene della logica perché è più importante il tornaconto immediato, l’oltraggio alla povera gente e ai cittadini tutti: è questo il teatrino che Marco Travaglio si è assunto il compito di seguire e registrare, per mettercelo davanti agli occhi in tutta la sua sguaiata e feroce cialtroneria. Ci sono lo spunto polemico, la notizia del giorno, la satira graffiante ma precisa, e proprio per questo ancora più feroce. C’è la cronaca di una politica tutta menzogne e arroganza, di una classe dirigente stracciona e arraffona, della giostra dei voltagabbana, di un’economia che affonda tra facilonerie, mafie e lobby. C’è la storia di un paese che di fronte a questi esempi s’involgarisce e si imbastardisce.
BerlusMonti raccoglie i corsivi di Marco Travaglio apparsi sul «Fatto» nell’ultimo anno e mezzo ed è il viaggio più lucido e istruttivo nell’Italia di questi anni, quello del farsesco logoramento del potere berlusconiano e dell’apertura di un «nuovo corso» che forse è molto meno nuovo di quel che sembra.

“BerlusMonti” di Marco Travaglio. Dal 10 maggio in libreria. Garzanti editore.

Un titolo provocatorio, ma neppure troppo. Non si tratta solo di una metafora. Il culo è ovunque, nel linguaggio e nella cronaca. Perché, quando e come l’Italia è precipitata nel “cul de sac di un presente e di un futuro tanto nebulosi e atterrenti”? Partendo da una domanda tale da far tremare i polsi a più generazioni, l’autore cerca risposte indietro nel tempo, dal secondo dopoguerra in poi. Il fine è quello di approntare un “manuale di deberlusconizzazione” che riguardi un po’ tutti, compresi i sedicenti avversari del Caimano e quella porzione ampia di italiani che gli ha votato contro “comportandosi come lui”. La falla colossale sembra oggi solo economica, ma il buco è culturale e va oltre il presente, nel “paese dei leccaculo”. Per uscire da quella che Beha definisce una “pace incivile”, c’è bisogno di una nuova responsabilizzazione, per “tornare avanti”, e costruire il “partito che non c’è”.

Il culo e lo stivale” di Oliviero Beha. Dal 10 maggio in libreria. Chiarelettere editore.

Il dopo Tangentopoli aveva ridato al Sud un ruolo importante nelle vicende politiche italiane, e dalla sua capitale, Napoli, sembrava dover ripartire il Paese. Il Sud respirava dopo anni di soffocamento, e la sua città con più problemi e più macerie era animata da una tenace voglia di riscatto, pronta alla necessaria opera di ricostruzione fisica e morale, a rimettersi in moto dopo la lunga «nottata». Di quell’epoca e di quello spirito Bassolino è stato l’interprete più alto, trasformandosi in uno degli attori politici più significativi dell’Italia del dopo tangentopoli, e per alcuni anni il sindaco più amato secondo tutti i sondaggi. Che cosa è successo, poi, per trasformare questa icona del riscatto e del cambiamento nell’immagine capovolta di un politico del malgoverno? Possibile che lo stesso sindaco della rinascita partenopea, pochi anni dopo abbia fallito come governatore della Regione Campania e commissario per l’emergenza rifiuti? Per dare un giudizio storico equilibrato, bisognerebbe sempre leggere il ruolo di Bassolino dentro quello che Napoli e il Sud hanno occupato nella storia d’Italia dell’ultimo ventennio. Ed è questo lo scopo del libro. Perché è fuorviante ridurre la vicenda di Bassolino a semplice storia locale, un errore grave che non ci aiuterebbe a trarre nessuna accettabile valutazione oggettiva su ciò che è successo. Bisogna guardare all’Italia, al rapporto della città con la nazione, alle interdipendenze con i centri del potere economico, culturale e politico nazionale. Bisogna guardare soprattutto al centrosinistra e ai suoi limiti che su Napoli e il Sud si sono dimostrati impressionanti e devastanti, nel periodo in cui ha assunto il governo del Paese. Una «lezione» che potrebbe essere preziosa per le scelte politiche future di qualunque classe dirigente.

“Napoli non è Berlino” di Isaia Sales. Dall’8 maggio in libreria. Dalai editore.

GIALLI, NOIR E THRILLER

Lois Castro è sconcertato. Lavora in polizia da molti, troppi anni, eppure non si è mai trovato di fronte a una scena simile: una ragazza giovanissima, nemmeno ventenne, barbaramente uccisa nella cattedrale di Santiago de Compostela. La vittima viene subito identificata come Patricia Palmer, studentessa di archeologia nonché appassionata attivista per la difesa dell’ambiente. In particolare, Patricia aveva partecipato a una manifestazione contro una grossa fabbrica della zona e la cosa le aveva procurato non pochi nemici. Ma perché assassinarla? E perché farlo in uno dei luoghi più sacri del mondo?

Laura Márquez è al colmo della gioia. Il direttore del giornale per cui collabora l’ha finalmente incaricata di occuparsi di un caso vero: la sparizione di un manoscritto dalla biblioteca dell’università di Santiago. Messi da parte i bollettini del traffico e i necrologi, Laura si getta a capofitto nel suo primo lavoro sul campo, anche perché ha la netta sensazione che, dietro quel furto, si nasconda una storia ben più interessante: quella stessa mattina, infatti, l’arcivescovo ha diramato un appello per esortare il ladro a restituire l’antichissimo testo. E, poco dopo, i sospetti di Laura trovano una drammatica conferma: l’ultima persona ad aver consultato quelle carte è stata Patricia Palmer, la ragazza uccisa nella cattedrale…

“Il cammino del penitente” di Susana Fortes. Dal 10 maggio in libreria. Nord editore.

Cartagine 288 a.C. Il capo delle guardie cittadine Bolmicare si trova di fronte, nello stesso giorno, a tre omicidi apparentemente privi di collegamento: un santone in pellegrinaggio, un facchino del mercato e un ricco affittuario. Come se non bastasse, giunge la notizia della fuga dalle cave di pietra, dove scontava l’ergastolo, del capo della rivolta dei mercenari numidi dell’esercito cartaginese che lui aveva fatto arrestare. Ma Bomilcare non ha neppure il tempo di iniziare le indagini che riceve dai superiori un incarico gravoso e poco gradito: scortare un’ambasceria del Consiglio di Cartagine a Roma. È infatti un momento di tregua delle ostilità – fra la prima e la seconda guerra punica – e il rapporto fra le due città è molto fragile. Ma al suo ritorno deve addirittura difendersi dall’accusa di tradimento. Starà a lui svelare un complesso piano volto a destabilizzare l’ordine interno a Cartagine e a mettere in crisi la già precaria pace con Roma.

“Gli assassini di Cartagine” di Gisbert Haefs. Dal 10 maggio in libreria. Marco Tropea editore.

New York ha un nuovo, spietato nemico: un serial killer che si fa chiamare “Il Maestro” e che ha deciso di impartire ai newyorchesi una lezione difficile da dimenticare. La morte sarà il giusto castigo per chiunque si sia comportato, a suo giudizio, in maniera arrogante e maleducata. Michael Bennet, da poco rimasto vedovo e con una numerosa e complessa famiglia da accudire, deve ingaggiare con l’assassino una lotta all’ultimo sangue, che vedrà in pericolo mortale uno dei suoi amatissimi figli…

“Il maestro” di James Patterson e Michael Ledwige. Dal 10 maggio in libreria. Longanesi editore.

È una vita come tante, quella del palermitano Giovanni Ribaudo: un lavoro dignitoso, una moglie, Vera, e un figlio, Salvatore, che frequenta l’ultimo anno delle superiori. Un ragazzo simile a molti altri, con un po’ di sogni per la testa e qualche piccolo segreto. Ma una notte la paura che è di ogni genitore diventa realtà: una telefonata sveglia di soprassalto i Ribaudo, una sconosciuta cerca Salvatore con voce agitata. Salvatore però non è rientrato. La mattina, dopo angosciose ricerche, Giovanni scopre che suo figlio è stato arrestato: un reato grave, un’accusa incomprensibile. E per quest’uomo, che ha sempre creduto a parole come onestà, giustizia, serietà, e ha cercato di viverle, inizia un incubo, nel quale precipita tutta la sua famiglia.

Schiacciato negli affetti, assurdamente e crudelmente privato di un figlio, si trova a dover combattere una battaglia personale contro un muro di indifferenza, di arroganza, di corruzione: una macchina capace di stritolare chiunque, che lo porterà lontano, molto lontano dalla persona che era… Una storia di sopraffazione e una requisitoria morale che investe un mondo intero.

“La notte del gatto nero” di Antonio Pagliaro. Dal 10 maggio in libreria. Guanda editore.

FANTASY

La piccola mansarda nel centro di Torino è il suo regno, il suo rifugio, il luogo dov’è più vivo il ricordo dei genitori, banditi dal mondo di O proprio a causa sua. Perché Gala è nata per diventare una delle streghe più potenti vissute da almeno due millenni, e il suo potere è al centro di una segreta lotta tra la magia bianca e la magia nera. Lei infatti è in grado di volare, viaggiare nel tempo, trasformarsi, prevedere il futuro… insomma, grazie ai suoi poteri, può affrontare qualsiasi missione le venga affidata dalla Sede Direttiva dei Viaggianti. Come tutti i «ragazzi prodigio», tuttavia, Gala è allergica alle regole e ha sempre fatto di testa sua. Ma l’ultima volta l’ha combinata davvero grossa e, per evitare l’espulsione definitiva dall’Ordine dei Viaggianti, deve scegliere un tutor che la guidi e le insegni a usare correttamente la magia. Il burbero e severo mago e monaco Kundo diventa così il suo fido maestro e la accompagna in una nuova missione: viaggiare nella Venezia del 1756 per salvare un preziosissimo manoscritto dall’incendio che distruggerà la Scuola Grande di San Rocco. Un compito piuttosto semplice, per una come Gala. Ma, ben presto, Kundo intuisce che c’è qualcosa che non va: le persone che dovrebbero essere loro alleati si rifiutano di aiutarli e la città è infestata di negromanti. Inoltre gli adepti della magia nera sembrano molto più interessati a Gala e al mistero della sua nascita che all’enigmatico libro magico…

“La viaggiatrice di O” di Elena Cambiati. Dal 10 maggio in libreria. Nord editrice.

RAGAZZI

Quando ad agosto i genitori partono per la Svizzera per stare vicini alla nonna malata, Agata, dodicenne intelligente e ironica, si ritrova sola nella sua grande casa di città, abbandonata anche dalla sorella maggiore che preferisce stare con il fidanzato. Con l’unica compagnia di un vecchio classico, Incompreso, e di Gabo, il ragazzo delle pizze a domicilio, Agata imparerà a conoscere meglio il suo passato e verrà coinvolta in un piano per boicottare una corsa clandestina mafiosa di cavalli e liberare gli animali maltrattati. Agata scoprirà non solo un sentimento che somiglia all’amore ma anche la possibilità di vivere diversamente, non più reclusa nel rifugio dei propri pensieri ma immersa nella vita vera, fino all’esplosione degli eventi, la notte di Ferragosto. La storia è narrata da un doppio punto di vista: di Agata, con un linguaggio originalissimo a metà tra l’infantile e il forbito, e di Gabo, ragazzo di strada più maturo della sua età.

“Storia d’agosto, di Agata e d’inchiostro” di Nadia Terranova. Dal 10 maggio in libreria. Sonda editore.

Una favola senza tempo. Stefano è un bambino di quattro anni che abita nell’ultima casa con giardino in mezzo a una fitta selva di grattacieli di vetro e acciaio, infinite strade che si intersecano le une alle altre, e tanto cemento. Tutto accade una tiepida mattina di primavera. Guardando al di là della finestra, Stefano nota una specie di animaletto dal pelo bianco e soffice che pare dormire nell’erba con la testa tra le zampe.
No. Non si tratta, come pensava, di un gattino che ha perduto la sua mamma, ma di una piccola nuvola, una nuvola bambina caduta dal cielo e che non sa più come tornare a casa. Il bambino ha un’idea luminosa: scava un buco, vi adagia la piccola nuvola, la copre di terra e la innaffia con acqua fresca. “Adesso bisogna aspettare che cresca” mormora contento.
Il giorno seguente in giardino è già spuntato un piccolo albero di nuvola che da quel momento crescerà più alto del più alto dei grattacieli e che parlerà a Stefano del miracolo dell’intera Creazione, e gli racconterà che la vita è ovunque.
Lo farà con una voce che è la voce di uno, cento, mille bambini che hanno tanti anni, tanti secoli, tanti millenni e che l’albero racchiude dentro di sè. Stefano sa di essere il solo a vedere l’albero di nuvola e ad ascoltare le storie meravigliose che il suo amico gli narra ogni giorno, finchè i “grandi” non scopriranno il suo segreto e allora tutto cambierà per sempre nella sua vita…

“L’albero di Nuvola” di Enzo Braschi. Dal 10 maggio in libreria. Uno editori.

GRAPHIC NOVEL E FUMETTI

Nella primavera 1974, una lunga serie di attentati destò grande preoccupazione a Brescia e nei paesi limitrofi, portando alla mobilitazione del comitato permanente antifascista e dei sindacati. Venne indetta una manifestazione per il 28 maggio, con comizio conclusivo in Piazza della Loggia. Alle 10 e 12, durante l’intervento del sindacalista Franco Castrezzati, l’esplosione di una bomba provocò 8 morti e oltre cento feriti. A 38 anni di distanza nessuno è stato condannato per quella strage. Quattro istruttorie si sono concluse con l’assoluzione degli imputati. Il processo più recente si è svolto nel disinteresse dei media, terminando anch’esso in primo grado con altre assoluzioni, sentenza confermata in appello.

Piazza della Loggia” di Barilli e Fenoglio. Dal 10 maggio in libreria. BeccoGiallo editore.

VARIA

Trionfare alle Olimpiadi non è cosa da tutti. Ma affrontare una crisi durissima e risorgere ai massimi livelli nonostante gli infortuni è forse un’avventura irripetibile per uno sportivo. Il protagonista di questa impresa è Aldo Montano, campione indiscusso della scherma italiana e internazionale degli ultimi anni. È una storia di rivalsa, di vittorie, costellata anche di profondi timori e delusioni, che culmina con l’esaltante conquista che ha portato Montano sul gradino più alto del podio ai Campionati mondiali di Catania del 2011. Il racconto è una cronaca sportiva avvincente, e insieme un moderno romanzo di cappa e spada – incruento e spesso ironico – raccontato da un punto di vista privilegiato, «dietro le quinte», dalle voci dei tre personaggi: il campione Aldo Montano, il commissario tecnico della nazionale di sciabola Giovanni Sirovich e Giorgio Nardone, «psicologo e stratega». Rispettivamente talento, tecnica e forza della mente: al di là delle doti naturali e della potenza muscolare dell’atleta, la performance richiede modelli percettivi e reattivi elevatissimi, in cui la tecnica si fa fluida, spontanea, fino alla «trance agonistica». Così il Problem Solving Strategico, l’ipnosi e gli stratagemmi suggeriti diventano strumenti altamente efficaci a disposizione dello sportivo – e determinanti nel caso di Montano. Il testo, infatti, rappresenta anche una sorta di manuale di scienza della performance. Ma l’autentica bellezza di queste pagine, la loro profonda umanità, è che può riguardare tutti noi da vicino, e insegnarci che il coraggio e il sacrificio sono risorse insostituibili in qualunque situazione.

“Risorgere e vincere” di Aldo Montano, Giorgio Nardone e Giovanni Sirovich. Dal 10 maggio in libreria. Ponte alle Grazie editore.

Pagine che parlano di sostenibilità, di mobilità dolce, di rivalutazione dell’ambiente, della Natura, che aiutano a leggere il territorio in maniera diversa, sottolineando i legami e risco- prendone la storia; pagine che parlano di lentezza, di un approccio minimal, essenziale alla vita, che suggeriscono nuovi stili di comportamento e riflessioni utili per una rivoluzione del modo di pensare.

Libri per prendere una boccata d’aria, per respirare nuove idee e nuovi modi per migliorare il mondo. Una grafica nuova, originale, con un foro rotondo per sottolineare la “O” di Ossigeno e per invi- tare ad aprire il libro e guardare dentro. Oltre.

“Elogio del limite” di Fabrizio Pistoni. In libreria dal 10 maggio. Ediciclo editore.

«Nessuno terrà mai a te quanto tua madre», scrive nel suo ultimo libro il grande David Foster Wallace. Un affetto smisurato che a volte si trasforma in apprensione, ossessione e controllo. È il fenomeno della «mamma elicottero», perennemente impegnata a pattugliare dall’alto la vita del figlio, il quale si vede sottrarre il piacere di imparare a vivere.

Sono le mamme a cui piace «sacrificarsi», sempre e comunque, e trasformano il loro «voler bene» in sovraccudimento, una pericolosa ingerenza nella vita dei ragazzi. Ludovica Scarpa suggerisce come trasformare l’ansia delle mamme – e più in generale di tutti coloro che accudiscono un figlio – e sostituirla con uno sguardo benevolente, sereno, capace di vedere potenzialità, valorizzare i talenti e l’indipendenza dei figli. Come nei suoi libri precedenti, l’autrice si serve dell’esercizio quotidiano della filosofia, di una nuova etica del sentire, per spezzare il circolo vizioso che coinvolge madri e figli, tra malintesi, frustrazione e malumori. Il segreto della tranquillità sta nel sapersi osservare dentro in maniera distaccata, come «al microscopio», e modulare le relazioni di conseguenza, praticando uno «sguardo etnografico», imparando a riconoscere e a modificare i propri stili comunicativi. La relazione tra madri e figli è la relazione per eccellenza, modello e prototipo di ogni altra: per questo va coltivata con cura, con accettazione, con infinita benevolenza. Finalmente liberi dall’ansia.

“Tranquille dentro” di Ludovica Scarpa. Dal 10 maggio in libreria. Ponte alle Grazie editore.

Milioni di persone soffrono quotidianamente di mal di testa e ricerche recenti hanno rivelato che questi dolori, come anche l’emicrania,stanno incidendo sulla qualità della nostra vita.
Semplice e divulgativo, ma molto concreto nelle cure che consiglia, questo volume sviscera il pesante problema del mal di testa in tutte le sue varianti e possibili concause. Una guida introduttiva per avvicinarsi a una piaga sanitaria sempre più sofferta, con un diverso approccio,incentrato sulla medicina naturale.
Un manuale pratico che può aiutare chi soffre in modo più o meno continuo di questo problema e non desidera dipendere dai farmaci che, oltre a poter avere gravi effetti collaterali, perdono la loro efficacia con l’uso.
Il libro è diviso in due parti: la prima approfondisce i vari tipi di mal di testa ed emicranie (fattori ambientali, ormonali, fumo, alcool, disturbi della vista, virus, farmaci, dieta, metabolismo, stress, ipertensione, problemi neurologici ecc.) e le cause di ognuno. La seconda parte, invece, è dedicata ai tanti possibili trattamenti naturali, che comprendono terapie come riflessologia, massaggi, agopuntura, qi gong, omeopatia, fitoterapia, osteopatia, fiori di Bach ecc. Sono prese in considerazione anche terapie della mente e dello spirito come ipnosi, yoga, meditazione, interpretazione dell’esistenza, tecniche di rilassamento.

“Mal di testa. Cure e terapie naturali” di Ramón Roselló e Pepe Landázuri. In libreria dal 10 maggio. Macro editore.

Si basa sulla constatazione scientifica che gli uomini del Paleolitico godevano di una salute invidiabile, grazie a una dieta che attingeva prevalentemente a fonti animali, disponendo solo stagionalmente di cibi vegetali.
I cibi “moderni” non fanno per noi.
Dobbiamo tornare al cibo vero e nutriente, lasciando sugli scaffali dei supermercati buona parte di ciò che la pubblicità e i cattivi consiglieri vorrebbero che mangiassimo.
Mark Sisson ci spiega con estrema chiarezza i principi fondamentali del metodo che gli ha cambiato la vita. Ci presenta un programma semplice e veloce di fitness grazie al quale possiamo riprogrammare i nostri geni, bruciare i grassi e raggiungere la forma perfetta.
Questo libro, che l’autore ha pubblicato a proprie spese e che ha subito scalato le classifi che di Amazon, ha suscitato polemiche,
grande interesse e un largo seguito tra i lettori.

“Paleo total body” di Mark Sisson. Dal 9 maggio in libreria. Sonzogno editore.

Darwin sosteneva che lo stadio più elevato dell’etica si raggiunge con la consapevolezza che bisogna controllare i propri pensieri. La sua epoca celebrava l’autodisciplina e la forza di volontà come le leve che innalzano l’uomo ai più alti livelli morali e spirituali. In seguito, però, il concetto è stato rinnegato al punto che psicologi e filosofi del Novecento sono arrivati a dubitare della sua esistenza: il punto di massimo discredito è stato toccato nel periodo della contestazione degli anni ’60 e ’70 che hanno visto la celebrazione dell’autocompiacimento e della libertà sessuale, mentre l’attenzione si concentrava sull’autostima e sui problemi sociali. Solo in epoca recente è iniziata la riscoperta dei concetti perduti: da quando gli esperimenti di Baumeister ne hanno dimostrato l’esistenza, infatti, la forza di volontà è diventata uno dei soggetti più studiati nell’ambito delle scienze sociali e gli esperimenti del medico americano sono attualmente fra i più citati in psicologia. Le ricerche di Baumeister hanno svelato come il successo -una famiglia felice, la sicurezza economica, una salute di ferro- si basi su due presupposti: l’intelligenza e l’autodisciplina. E come lo si possa raggiungere in larga misura grazie al controllo di se stessi e alla forza di volontà, che funziona come un muscolo e che come tale si può allenare.

“Volere è potere” di Baumester e Tierney. Dal 10 maggio in libreria. Vallardi editore.

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