Autore: Paul McCartney
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Edizioni Piemme
Genere: Biografia
Traduttore: Annalisa Carena
Pagine: 363
Prezzo: 20,00
“Che cosa puoi fare, dopo i Beatles? Era questo il problema. Penso che qualunque band non si sarebbe mai sentita all’altezza. Ogni discussione veniva amplificata, perché loro avevano un’insicurezza di fondo. Può essere questa la costante? Ci sono stati vari cambiamenti nella formazione. Ci sono state alcune formazioni assurde”. (p. 139)
Come puoi ricominciare a vivere sulla Terra in modo sereno e tranquillo, NORMALE, quando prima dei vent’anni sei stato prima sulla Luna e poi su Marte? Paul McCartney, in questo collage di interviste con Paul du Noyer (giornalista musicale di Liverpool) durate quasi 20 anni, si racconta e ci racconta tutta la verità (la sua versione) di come sono andate le cose durante il magico periodo dei Beatles e i successivi 50 anni. Dagli inizi con John Lennon per racimolare qualche soldo per comprarsi una chitarra, al coinvolgimento di George Harrison e Ringo Star nella formazione del gruppo, al sogno durato dieci anni del Rock nel nome dei Beatles, fino al loro scioglimento. Ed è proprio qui che Paul ci racconta il duro periodo in cui decise di far causa ai suoi migliori amici, le liti, l’abbandono del gruppo per diventare solista e ai continui punzecchiamenti con John a suon di canzoni.
“All’epoca, però, ispirato dal cantante britannico Lonnie Donegan e dalla versione locale dello skiffle da lui lanciata, Paul suonava già la chitarra: <<Lonnie Donegan ci influenzò moltissimo, perché ci diede la sensazione che avremmo potuto far parte di tutto questo. Che avremmo davvero potuto fare qualcosa>>”. (p. 33)
Ma il periodo dei Beatles arriva nel 1970, quando Paul aveva solo 28 anni. E dopo? Il bello è proprio questo: Paul è nel Guinness dei Primati come il musicista e il compositore di maggior successo nella storia della musica pop (60 dischi d’oro e 100 milioni di singoli venduti), ha creato un altro gruppo, i Wings, insieme a sua moglie Linda, ha girato il mondo in tour come cantante solista, ha composto musiche e colonne sonore per tantissimi film. Eppure tutti continuano a riferirsi a lui come uno dei Beatles e non è facile giorno dopo giorno ricordarsi esattamente le cose come sono andate: alla fine erano solo ragazzi, con molto talento, unici forse, ma pur sempre ragazzi, che al contrario di tutto il resto del mondo negli anni ’60 cantavano canzoni con parole di speranza.
When I find myself in times of trouble
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be.
And in my hour of darkness
She is standing right in front of me
Speaking words of wisdom, let it be.
Let it be, let it be.
Whisper words of wisdom, let it be.
“Let it be, l’album e il film, misero a nudo le crepe nelle fondamenta dei Beatles. Forse Klein non aveva avuto l’intenzione di spingerli alla rottura, ma aveva di fatto demolito la ‘&’ che un tempo legava Lennon & McCartney.” (p. 99)