Autore: Hancock Penny
Genere: Giallo & Thriller
Traduttore: Elena de Giorgi
Pagine: 360
Prezzo: 10.00 €
“Schiaccio le foglie di menta con pestello e mortaio, fissandole mentre da verdi diventano marroni, rilasciando il loro aroma nell’aria. Aggiungo aceto e zucchero, e mescolo con vigore la salsa che ne risulta. Ma per tutto il tempo la mia mente per metà va altrove. Solo una parte di me vive in questo mondo di agnello arrosto, Sancerre e salsa, di bicchieri lucidati e tovaglie, mentre il resto di me, la mia essenza più segreta, quella che sembra più reale, è tutta presa da Jez. E’ di Jez il profumo che riempia l’aria intorno. E’ la carne di Jez che ungo quando strofino l’agnello con rosmarino e aglio. Mi torna in mente con un brivido che lui sta lontano oltre il vialetto, chiuso a chiave in garage, e vorrei che fosse invece di sopra, immerso nella splendida luce della stanza della musica”
A Seb è successo qualcosa di terribile. Qualcosa che ormai sopravvive soltanto nella memoria stanca di Susan. Perché Susan ha amato Seb. Erano soltanto bambini o poco di più, ma lei è certa che quel che provava non poteva essere altro che amore. Il fiume, però, e la vecchia casa costruita sui suoi margini, contengono ancora vivi e forti il profumo di Seb, la sua voce gioiosa e un po’prepotente e l’eco infranta di mille avventure.
E’ passato tanto tempo e Susan è cresciuta. Jez con lei non ha un vero legame: è il nipote perfetto di una sua amica imperfetta e si reca nella casa sul fiume solamente per prendere in prestito un cd. E’ bello, è intelligente e ama suonare. Le ricorda Seb ed è per questo che Susan decide di proteggerlo, di tenerlo con sé per preservare la sua giovinezza, per non lasciarla volare via come succede a tutti. Come è successo a Seb.
La cupa ossessione di Susan, che la spinge a non voler più lasciar tornare Jez, la spingerà nei meandri più nascosti della sua anima, dove il lettore la seguirà, quasi attento a non disturbare, rendendosi improvvisamente conto di quali aberrazioni possano nascere dal dolore.
Un libro oscuro, un romanzo che incanta, una storia perfettamente congegnata ed un linguaggio semplice e coinvolgente, tutti utilizzati magistralmente al fine di raggiungere il grande colpo di scena, una verità nascosta dagli anni e dalla vergogna e che nessuno si aspetterebbe mai.
Un esordio a dir poco scolvolgente, insomma, quello della bravissima Hancock, alla quale non si può augurare altro che di continuare su questa strada.