“Il Teatro sull’Acqua”: festival internazionale di teatro e parola

TSACon lo scopo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico, di cui è simbolo la terrazza naturale Rocca di Arona sul lago Maggiore, viene creato, nel 2011, il Festival delle 2 Rocche – Incontri internazionali di teatro e parola.
Il manifesto culturale dell’associazione recita così: “Ci sentiamo orgogliosi di proporre un festival internazionale di teatro e parola, che formi il pubblico ad una grande arte legata al sapere parlare, al sapere analizzare la realtà, al sapere approfondire la memoria, al sapere discutere sui grandi temi del sociale.
Noi crediamo che la cultura sia necessaria al benessere di un paese, perché la cultura insegna a pensare e a capire, insegna ad unire le diversità nel rispetto della più distante identità”.

Con la convinzione che “I luoghi devono aprirsi alle parole e creare focolai di cultura”, Dacia Maraini decide di riporre la sua fiducia in questo progetto e, sotto la sua direzione artistica, nasce l’idea de “Il Teatro sull’Acqua”, un progetto culturale teso a promuovere e valorizzare l’idrovia Locarno-Arona-Milano con l’affascinante prospettiva di andare a teatro in barca in occasione dell’Expo 2015.

L’evento, che si terrà ad Arona e Ascona, nel Canton Ticino, dal 10 al 14 settembre, ha l’obbiettivo di porre al centro dell’attenzione il lago, e quindi in particolar modo l’elemento acqua, facendolo diventare parte integrante ed essenziale di ogni spettacolo e riproduzione teatrale. Verrà messo in scena un testo scritto dalla Maraini, con la regia di Hervè Ducroux, il cui palco è per l’appunto l’acqua: “Bakunin, il leone e il coccodrillo. Il fine giustifica i mezzi?”.

L’acqua, per Bakunin, e per molti rivoluzionari del suo tempo, era prima di tutto una strada liquida per muoversi da un paese all’altro, ma era anche, in senso simbolico, la profonda materia organica che avrebbe dovuto unire i popoli più diversi nella generosa ricerca di un mondo più giusto e più solidale verso i deboli e gli esclusi”– così Dacia Maraini commenta il suo ultimo lavoro.

Oltre al teatro, nelle sue forme più diverse come il Teatro alla Carta, il Teatro in Vetrina, di Strada e il Teatro per i Bambini e Ragazzi, il programma del Festival prevede un calendario ricco di incontri con autori: Silvia Avallone ci presenta il suo nuovo romanzo “Marina Bellezza”, Lidia Ravera con il suo “Piangi pure”, Gian Antonio Stella editorialista e inviato di politica, economia e costume al Corriere della Sera, presenterà il suo ultimo libro “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” e poi ancora Walter Veltroni e il suo libro “Quando c’era Berlinguer”. Corrado Augias e Dacia Maraini verranno presentati da Paolo Di Paolo e parleranno dei loro “Chiara d’Assisi” e “Tra Cesare e Dio”. Infine l’incontro con Valerio Massimo Manfredi che presenterà il libro “Il mio nome è Nessuno – Il ritorno”.

Tra i molti nomi, quello più atteso, e da poco confermato, è il premio Nobel Dario Fo, che parlerà del suo ultimo libro incentrato sulla figura di Lucrezia Borgia.

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