Le penne e i libri sono “le armi che difendono dal terrorismo”.
Queste sono le parole della 16enne pachistana Malala Yousafzai, sopravvissuta ad un attacco dei talebani lo scorso anno e una delle candidate più giovani per il premio della pace.
La giovane Malala era stata vittima di un attacco terroristico a causa della sua lotta contro l’alfabetismo femminile e dell’educazione femminile.
Sopravvissuta ora è una ragazza felice, libera di poter studiare accanto alla sua famiglia che non l’ha mai lasciata sola nei mesi trascorsi in ospedale.
Ma la sua lotta e il suo impegno non finiscono. Consapevole che per molte sue coetanee la possibilità di frequentare la scuola è ancora lontana e vivono ogni giorno sotto costante minacce e violenze a continuato a perseguire i propri obiettivi e a indirizzare i propri sforzi alla costruzione di una nuova biblioteca, la Biblioteca di Birmingham, una struttura sviluppata su nove piani, la più grande d’Europa: un milione di libri, tra cui le prime edizioni delle opere di William Shakespeare.
L’edificio è costruito in acciaio e vetro. La semplicità e la trasparenza della cultura contro il buio dell’ignoranza.