Titolo: Finché zombie non ci separi
Traduzione: Veronica la Peccerella
Editore: Multyplayer.it
Genere: Commedia
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 222
Prezzo: 15 euro
Titolo e copertina a prima vista inquietano, bisogna ammetterlo. Sembra di trovarsi davanti all’ennesima storia d’amore “supernatural” per adolescenti vampir-nostalgiche. Poi si legge la prima pagina e cambia tutto.
Sarah e David non sono una coppia di adolescenti svenevoli, ma due adulti che cercano da mesi di riportare alla vita un matrimonio a cui di vivo è rimasto ben poco. Ed è proprio andando dalla terapista di coppia che si rendono conto che qualcosa non va. Sì, perché la super modaiola dottoressa Kelly al loro arrivo è impegnata a banchettare con i corpi dei magnifici Wilson, che avevano appuntamento prima dei nostri eroi.
“La prima cosa che notai fu che i suoi occhi non erano più blu. Erano diventati rossi con pupille enormi che non sembravano mettere a fuoco nulla di preciso, nemmeno quando puntò lo sguardo su di noi. Aveva la pelle di una tonalità grigiastra, pallida, malaticcia e… proprio cadaverica a dirla tutta, ad eccezione della bocca, sporca di una sostanza nerastra incollata alle labbra e ai denti. Il mento era rosso acceso e vischioso, per il sangue, e per la carne proveniente dal pasto fresco appena consumato.” (pag.16)
Nonostante la situazione ostile, Sarah e David non si lasciano abbattere e, fucili alla mano, partono alla ricerca delle rispettive famiglie, ridando vigore al loro rapporto e riscoprendosi, al contempo, provetti cacciatori di zombie.
Il primo capitolo della saga zombie della Petersen è tutto meno che sciocco. Sarah e David sono senza dubbio personaggi da commedia, ma molto più veri dei protagonisti di romanzi più pretenziosi. Le situazioni che devono affrontare, per quanto descritte in tono leggero, spesso rasentano la tragedia e non risultano mai banali. Geniale, inoltre, l’inserimento delle didascalie a inizio capitolo, che potrebbero appartenere ad un qualsiasi manuale per la terapia di coppia… se non fosse per le note relative ai non morti.
Mi sento davvero di consigliare a tutti questa piccola chicca , adulti e meno adulti. Di certo una risata e magari anche qualche riflessione non voluta.