La 30esima edizione del “Premio Pieve Saverio Tutino”, entra nel vivo e da oggi fino a domenica 21 settembre metterà in scena un programma disseminato di presentazioni, di appuntamenti inediti e di vere e proprie “prime” che contribuiranno ad alimentare un vero flusso creativo.
La storia di questo Premio é veramente degna di nota: é cominciato tutto con un annuncio fatto pubblicare dal giornalista e scrittore Saverio Tutino su “La Repubblica”, il 22 novembre del 1984. “Avete un diario nel cassetto?” chiedeva il fondatore dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano agli italiani. Piuttosto che lasciarlo “in pasto ai topi del Duemila”, aggiungeva lungimirante, depositatelo presso la “banca dei diari” che ha da poco aperto i battenti in Toscana. “Sarà una delle mille pietre di una costruzione nuova per gli studiosi di domani”. La realtà ha superato in tutto le più rosee aspettative del fondatore, l’Archivio ha intessuto negli anni una trama fitta di rapporti e collaborazioni con il mondo accademico, ma anche con quello della cultura e delle arti e conserva dal 1984 i diari, le memorie e gli epistolari degli italiani raccogliendo fino ad oggi oltre 7000 storie di vita.
Quest’anno si contenderanno il Premio (somma in denaro e pubblicazione con un editore scelto dall’Archivio) i finalisti Andrea e Lorenza con “Groviglio di anime” (epistolario 1977 – 2004); Giuseppe Anice con “Il vaccaretto” (autobiografia 1894 – 1972); Ruffino Barfucci con “Dalla Verna a Chayenkow” (memoria 1933 – 1953); Gabriele Camelo con “Boliviario” (memoria 2008 – 2009); Giancarlo Chailly con “Non ho alzato le mani”
(diario 1941 – 1947); Guido Chigi Saracini con “Alla Grande Guerra in automobile” (diario e lettere 1915 – 1916);
Carmela Cosentino e Carmelo Guidotto con “Dentro e fuori” (epistolario 2007 – 2013); Gaddo Flego con “Tra i sopravvissuti, Rwanda 1994 (memoria 1994)
Nell’ambito della manifestazione verranno anche assegnati i Premi “ Tutino Giornalista” 2014 a Giulia Bosetti che con le sue inchieste rigorose condotte per “Presa diretta” (RaiTre) ha raccontato agli italiani problemi e piaghe che si alimentano sotto gli occhi di tutti, di cui nessuno sembra però accorgersi; il Premio speciale “Giuseppe Bartolomei” attribuito dalla Commissione di lettura e il Premio per il miglior manoscritto originale attribuito dall’Archivio diaristico.
Andrá al regista Ettore Scola il Premio Città del diario 2014, il riconoscimento che l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano riserva ogni anno a esponenti del mondo della cultura che, nella loro carriera, si siano distinti per il contributo offerto alla conservazione della memoria collettiva.
Chi volesse partecipare alla prossima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino può cercare nelle soffitte e nei cassetti i carteggi d’amore dei nonni, le lettere d’emigrazione, i taccuini dalle trincee di guerra, il diario di un vecchio antenato, le pagine personali scritte durante la vostra vita, le memorie autobiografiche di eventi passati, ma anche i diari intimi giovanili purché autentici e non rielaborati né corretti da altri e inviarli entro il 15 gennaio di ogni anno all’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, potrà così entrare nelle memorie collettive del Paese.
Per maggiori info http://www.archiviodiari.org/index.php/la-manifestazione/edizione-2014.html
Entra nel vivo la trentesima edizione del “Premio Pieve Saverio Tutino”
18 Settembre 2014