Titolo: Ancora una volta il mare
Autore: Natasa Dragnic
Editore: Feltrinelli
Traduzione: Aglae Pizzone
Genere: romanzo
Numero di pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: E. 16,00
‟Nessuno conosce davvero questa storia. Non io, non Alessandro, e nemmeno le mie sorelle e i miei genitori, che pure ne fanno parte. Ma io sono tranquilla, sono esattamente dove voglio essere. E stasera diventerò la signora Lang.”
Roberta è in vacanza in Toscana con Marcello, il suo fidanzato. Manca solo una settimana da passare a Firenze quando Marcello si ammala. Roberta non vuole però rinunciare a proseguire la vacanza, lo lascia in albergo e continua il suo giro per musei. A Monterchi, davanti al quadro della Madonna del Parto di Piero della Francesca, viene avvicinata da un misterioso individuo. Dice di chiamarsi Alessandro Lang e di essere un poeta. Roberta è subito affascinata da questo personaggio che più che un uomo in carne ed ossa sembra un’apparizione. Dimentica di avere un fidanzato che la aspetta e prende appuntamento con Alessandro perché si rivedano a Firenze. Che fine faccia Marcello nel frattempo non lo sappiamo: è in ospedale, è a casa? Di lui non sentiremo più parlare. Quello che sappiamo invece è che la relazione tra Roberta e il misterioso Alessandro Lang continua anche negli anni successivi benché lui abbia il vizio di scomparire periodicamente e ricomparire nei luoghi e nei momenti più inaspettati.
Roberta ha due sorelle: Lucia e Nannina. Alessandro Lang ha modo di apparire improvvisamente anche a loro. Il sospetto che il misterioso poeta abbia una relazione anche con Lucia, oltre che un rapporto molto confidenziale con Nannina, fa sì che il rapporto tra le tre donne si incrini. Si riuniranno nuovamente nella casa di famiglia all’Isola d’Elba quando si tratterà di prendersi cura dei genitori anziani e malati e per festeggiare un’occasione speciale: Alessandro Lang sposerà una di loro.
Difficile esprimere un giudizio su questo libro. Confesso di essermi fermata più volte leggendolo per chiedermi quale fosse il senso della storia che stavo leggendo. Non ho trovato risposta alle mie domande, tanti interrogativi sono rimasti irrisolti. Primo fra tutti: chi è davvero Alessandro Lang? Di lui sappiamo solo che è un poeta e che è affascinante, quasi fosse obbligatorio esserlo per uno che di mestiere scrive poesie. E quali poesie scrive poi? Non abbiamo elementi per giudicare né il valore né il fascino dei suoi scritti.
Alessandro Lang scompare e ricompare all’improvviso come per magia, ma cosa fa tra un’apparizione e l’altra? Qual è il motivo per cui decide di “perseguitare” proprio queste tre ragazze? Sostiene di amarle. Quando e soprattutto perché si è innamorato di ciascuna di loro? A tutti questi interrogativi si aggiunge una scrittura che incuriosisce ma che disorienta, con continui salti temporali, in avanti e indietro. Il lettore rimane confuso, smarrito. Lo è perché chi racconta lo fa sul filo della memoria e delle sensazioni? Supponiamo che l’autrice abbia consapevolmente voluto lasciare in chi legge così tanti interrogativi, a che scopo? Il mistero resta irrisolto.