Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha annunciato l’approvazione dell’articolo 17 del DDL sullo sviluppo collegato alla Legge di Stabilità da parte del Consiglio dei Ministri, nel quale si fa riferimento alle agevolazioni fiscali per l’acquisto dei libri. La norma in questione mira a favorire la diffusione della lettura, e quindi una maggiore circolazione della cultura all’interno del Paese, prevedendo una detrazione fiscale pari al 19% sul prezzo di copertina fino ad una somma di 2mila euro (mille per i libri in generale e mille per i libri scolastici e universitari). La detrazione varrà soltanto per i libri cartacei muniti del codice ISBN, mentre non riguarderà i libri in formato digitale (cui è applicata un’iva diversa). Non è ancora chiaro quale sarà la sua messa in pratica, nè si conoscono ancora i dettagli specifici sul suo funzionamento. Il Governo ha comunicato che le modalità per usufruire della detrazione d’imposta e per la comunicazione delle spese effettuate, con la spiegazione di quali documenti sarà necessario allegare alla richiesta, saranno comunicate a breve.
Il direttore dell’AIE Alfieri Lorenzon, si è dichiarato ottimista in merito alla messa in atto di tale progetto da parte del governo, soprattutto in previsione dell’effetto che tale manovra avrà sulle persone. “La riteniamo una notizia estremamente positiva. Si tratta certamente di 50 milioni di euro, ma in questo momento economico ogni singola cifra spesa a favore della cultura è denaro ben speso. Ritengo che lo sforzo fatto dal governo e dal ministro Bray, che unisce all’aiuto alle famiglie con 50 milioni l’anno per tre anni anche un piano di sviluppo della lettura, inserisca l’incremento della capacità di cognizione intellettuale all’interno di un piano per il mantenimento e lo sviluppo del livello economico del nostro paese. Uno sviluppo economico, sociale e culturale. La cultura e la lettura sono fenomeni indissolubilmente collegati a questa istituzione. Noi non possiamo che plaudire a tutte le iniziative fatte. Qui ne abbiamo addirittura due a distanza di pochissimo tempo: il piano per la lettura di tre anni del ministro Bray e l’iniziativa del governo sulla detrazione fiscale per le famiglie, sia per i libri scolastici, che per i cosiddetti libri di varia. Riteniamo sia giusto che uno sviluppo culturale sia vissuto a 360 gradi, quindi deve riguardare ogni libro capace di arricchire lo spirito, la mente e il cervello, sia un libro di approfondimento che un libro che consenta di sviluppare sensibilità ed emozioni diverse, dalla poesia alla narrativa, fino all’arte. Siamo contenti, ma non solo per gli editori. Siamo convinti che finalmente dalle parole si sia passati ai fatti. Tutti parlano di cultura e nonostante ciò Pompei sta crollando o non riusciamo a mantenere i musei aperti, invece questo patrimonio incredibile, anche di produzione culturale, va mantenuto vivo e rafforzato, così come anche la capacità dell’italica gente di essere all’avangardia. E questa capacità è determinata da quanto la gente sa. E un popolo più sa e meno potrà essere governato in maniera sbagliata. Si è inizialmente sempre un po’ vaghi quando si parla di qualcosa di fiscalmente valido. Funzionerà probabilmente come nel caso delle medicine: in questo caso però si daranno gli scontrini delle librerie, che alla spesa dei libri, non digitali perchè aventi un’iva differente, si potranno portare in detrazione”
La norma coinvolgerà in maniera positiva anche gli editori e i librai, incentivando i lettori all’acquisto dei libri cartacei. Abbiamo chiesto un parere a due editori: Andrea Malabaila, editore della piccola casa editrice indipendente Las Vegas, e Giuseppe Strazzeri, direttore editoriale Longanesi.
Positivo il giudizio di Andrea Malabaila “Sono d’accordo con le politiche che sostengono la cultura, che agevolano i lettori e la filiera del mondo editoriale e questa non fa eccezione. Soprattutto mi auguro che, oltre a venire incontro ai lettori forti che spesso sono costretti a limitare gli acquisti, la detrazione fiscale sui libri incentivi la lettura anche per chi troppo spesso usa il prezzo dei libri come alibi per non leggere. Noi lo vediamo anche alle fiere: troppe volte ci sentiamo dire che dieci euro per un libro sono troppi… Ma senza libri e senza un’abitudine alla lettura, rimarremo sempre più indietro. Investire nella cultura, nella scuola, nell’università e nella ricerca dovrebbe essere prioritario, al di là di ogni spending review, per garantire un futuro al nostro Paese.“
Dello stesso parere Giuseppe Strazzeri “Applicare finalmente ai libri un’idea che finora era applicata alle medicine mi sembra meraviglioso. L’idea che si possa accedere ad una merce con delle forme di agevolazione che ne aiutino l’acquisto e la diffusione esattamente come un medicinale è per me quindi una buonissima notizia. Mi sembra che finalmente ci sia un’idea , pratica e molto concreta di cui comunque per il momento tutti dobbiamo ancora ben capire le caratteriste specifiche. Già in generale ad ogni modo, l’idea della defiscalizzazione e della agevolazione fiscale sulla cultura mi sembra una strada ancora tutta da percorrere in Italia e quindi sono ben lieto che cominci finalmente anche nel nostro paese. Sono curioso di saperne di più. Qualunque cosa che inviti all’acquisto di una merce così particolare come quella dei libri è la benvenuta”.
Non ci resta che tenere fatture, ricevute e scontrini!