Morte di un dio – Emanuela Valentini

Titolo: Morte di un dio
Pagine: 364
Prezzo: € 19,90

Tre donne – o sarebbe più corretto dire una donna, una ragazza e una bambina – popolano questo thriller oscuro, complesso, intriso di psicologia e mitologia, con le loro storie. Siamo sull’Altopiano di Rascino in provincia di Rieti. Qui, nella solitudine e nel silenzio dei boschi eterni, vive la undicenne Miriam, con la sua giovane lupa Sabina, accudita dal padre Libero e dal fratello di costui, lo zio Primo, molto diversi fra loro: Libero tutto preso dalle letture di religione e filosofia, vegetariano; Primo uomo dei boschi, uomo di storie e fiabe legate alla natura, carnivoro. Dividono la stessa vecchia casa di pietra dei genitori morti da tempo: due ingressi, due piccoli appartamenti. Solo Libero a volte scende a valle, Miriam mai. È una reclusa? No. Lei ama quella vita, la considera meravigliosa e gira per il bosco con un mantello di piume che lo zio Primo le ha confezionato, perché possa volare come un’aquila. Nel fondo del cuore, però, nasconde un ricordo e un dolore lancinanti legati agli occhi di un animale morente.

A Rieti vive invece Eleonora, laureata in antropologia, un topo di biblioteca, tutta presa dalla stesura di un saggio su ‘l’uomo atrofizzato’:

“… super intelligente ma incapace di crescere, di evolversi spiritualmente, di realizzare la migliore versione di sé. …l’animale imperfetto. Possiede l’istinto di sopravvivenza e riproduzione, ma anche … un difetto insormontabile: il dolore psichico.” (pag. 43)

Un giorno in cui si trova per caso in un quartiere di Rieti vede affissi una grande quantità di annunci su persone e animali scomparsi e uno la colpisce: quello legato alla giovanissima Chiara Ricci. Manu, archeologa e amica di Eleonora, la ragguaglia nel merito: la ragazza era già scomparsa all’età di nove anni durante una gita nei boschi, per riapparire tre giorni dopo in condizioni pietose lungo la provinciale, essere investita da un’auto, rimanere a lungo in coma e risvegliarsi senza memoria. Qualcosa, in questa storia paradossale, colpisce Eleonora al punto di spingerla a dedicarsi personalmente alla ricerca della ragazza. La colpisce così tanto da distruggere, letteralmente, il suo saggio – a che serve scrivere se non porta all’azione, alla vita! – e da ripercorrere il cammino di Chiara, le sue amicizie nel paese di Fiamignano, l’ipotetico percorso della ragazza sull’Altopiano.

E per finire ecco Lola, ricoverata in TSO nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Rieti e presa in carico dal primario, dottor Santo Ottaviani, sconvolto dalla paura e dal dolore presenti nello sguardo della diciannovenne. Per lungo tempo, Lola è vissuta in un tubo di cemento, cibandosi di scarti per poi finire nelle mani di un gruppo di disadattati e drogati i quali, stufi di quella pazza, l’hanno fatta ricoverare. Santo inizia con Lola un lungo e difficile percorso di guarigione e ciò che scoprirà sarà indicibile e raccapricciante.

A margine, fra un capitolo e l’altro, intermezzi in corsivo ci parlano di un’inchiesta denominata ‘Morte di un dio’ e poco alla volta il quadro diventa chiaro e la soluzione dell’enigma si palesa negli ultimi capitoli. Una soluzione inattesa e terribile.

Al centro del libro della Valentini c’è il dolore, un dolore sordo fatto di abbandoni, violenza, prevaricazione, incomprensione e malattia mentale, perché sovente non basta essere amati se non si riesce a vedere l’amore. C’è tutto il dolore di noi esseri umani, incapaci, conoscendo il bene, di non fare il male; perché siamo elementi distruttivi di questo pianeta, da troppo tempo ormai separati dalla Natura e dal suo richiamo e impossibilitati ad ascoltarne la voce che potrebbe guarirci. 

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

Ti potrebbero interessare...

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi