“GATSBY – Lezioni fuori rotta su un classico americano”

Titolo: "GATSBY - Lezioni fuori rotta su un classico americano"
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 200
Prezzo: 18,00 euro

“Nessuno, meglio di lui, credo, ha saputo rappresentare chi si sente fuori posto.”

Il libro che ho appena concluso, proprio da pochi minuti, e del quale mi appresto subito a raccontare la lettura, è apparentemente facile da presentare e in fondo il suo autore non mi ha particolarmente stupito.

“GATSBY – Lezioni fuori rotta su un classico americano” è uno di quei libri che preferisco, è un libro che parla di libri, e nello specifico parla di un grande classico, uno dei più grandi. Non c’è quindi alcun rischio di svelare troppo della trama perché è conosciuta dai più, tantomeno di anticiparvi chi sia l’assassino perché non è così importante.

Però…apparentemente facile da presentare, perché il nuovo libro di Nicola Manuppelli, autore, traduttore, critico e chi più ne ha più ne metta, è un saggio approfondito de “Il grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald, romanzo pubblicato nel 1925 con un limitato successo iniziale, ma diventato poi una pietra miliare della letteratura americana e mondiale.

Leggendo questo bellissimo saggio, sono tornato anch’io indietro nel tempo (e vi accorgerete quanto sia importante il ritorno, leggendo il testo), e sono tornato precisamente al 2009, quando ho conosciuto Nicola partecipando ai suoi corsi di letteratura americana. Ero così entusiasta, pur non sapendo cosa avrei trovato in quelle lezioni, che incontrare la sua conoscenza, la sua capacità di esposizione, ma soprattutto la sua passione per i libri e la letteratura mi ha portato fin dal primo incontro, al settimo cielo. Leggere “GATSBY”  quindi,  è stato come ascoltare dal vivo l’autore davanti a del finger food e ad un buon whiskey, in via De Amicis a Milano, tra le 21.00 e le 23.00, indifferenti alla possibilità di perdere l’ultimo treno per “ritornare” a casa, in quanto incantati ad ascoltare e a confrontarsi tra noi partecipanti e l’autore. Per tutto questo “non” sono rimasto stupito. Sapevo bene che avrei trovato un tesoro, e secondo me non sarà l’unico, perché questo pirata, questo fuorilegge della letteratura, ce ne regalerà altri.

Se leggerete, come spero tanto, questo libro, farete un viaggio curioso, con un treno ideale, che attraversa spazio e tempo senza soluzione di continuità. Spazierete dalla vastità degli Stati Uniti d’America soprattutto dei primi del 1900, all’antica Grecia, per trovarvi nel cuore dell’Impero romano. 

L’analisi de “Il grande Gatsby” che Nicola ci offre è molto ampia, e parte da come e quando il romanzo è stato tradotto in film per il cinema, in momenti diversi e ovviamente con film diversi tra loro, diversi registi e attori, che facevano emergere aspetti che parevano ogni volta, appartenenti a romanzi diversi. Questa analisi iniziale dei film, ci permette di conoscere l’ambiente dove si è diffuso il romanzo originale, il tempo e i luoghi della sua diffusione, e perciò l’America di quegli anni, e tutto questo è un fattore determinante, perché come spiegherà pagina dopo pagina Nicola, già a partire dai film qualcuno forse ci ha un po’ ingannato, dandoci un’immagine del libro, una sorta di spiegazione di ciò che Fitzgerald voleva dirci, non troppo …

O chissà, pur avendo a che fare  con  grandi registi e sceneggiatori, non hanno avuto la stessa pazienza e la stessa passione di Nicola per scavare più a fondo, e cercare altre verità, non limitarsi ad una ormai trita, ritrita e diffusissima riflessione del giorno d’oggi sul “sogno americano”.

“È tutto sbagliato.”

“Il grande Gatsby”, ci svela Nicola Manuppelli, è molt più di un romanzo sul grande sogno americano, sulla ricchezza sfacciata, volgarmente esibita in grandi feste in maestose ville con piscine enormi ed esageratamente illuminate. C’è un mondo da scoprire oltre a tutto questo, ed è un mondo quello sì, davvero affascinante, che vi farà innamorare perdutamente non solo di Gatsby e di Fitzgerald, ma di tutta l’innumerevole schiera di autori e titoli e storie, che Nicola è solito estrarre dal suo cilindro, durante un suo evento. Torni a casa con liste lunghissime di libri da leggere per approfondimenti ulteriori, o solo per godere della bellezza della scrittura e della lettura.

“Per provare a capire Gatsby, forse bisogna guardare da vicino la traiettoria della vita di Fitzgerald.”

E ci addentriamo nella vita dello scrittore, di Fitzgerald, una vita breve purtroppo, una vita non facile, una vita percepita spesso fuori posto, si diceva già all’inizio.

Fitzgerald vive per scrivere, o scrive per rimanere in vita. Fitzgerald vive nei suoi personaggi, tanto che seguendo la narrazione di Nicola mi è capitato in più punti del libro, di non comprendere più chi fosse il soggetto: Gatsby, Fitzgerald o Nick?

Nick? Chi è Nick? Poi ve lo accenno. Ma innanzitutto vorrei dire che questa sorta di sovrapposizione di volti non è certo un errore dell’autore anzi, ma una prima grande scoperta che Nicola condividerà con i suoi lettori. “Il grande Gatsby” è molto più che Gatsby. C’è dell’altro, amici. C’è appunto Nick, il narratore de “Il grande Gatsby”, personaggio importantissimo, ma vi lascio leggere e ascoltare Nicola che ve lo racconta magistralmente.

C’è ancora dell’altro, e sono le donne, più d’una nella vita di Fitzgerald, a lasciare segni importanti, anche questi tradotti, riportati con arte nei suoi romanzi e racconti.

“Fitzgerald diceva: “Sono un fallito”. E nello stesso momento aggiungeva, tra le righe: “Ma questo mi rende un uomo, E ne vado fiero.”.

Siamo a metà libro, e l’autore ci ha già offerto importanti chiavi di lettura, una su tutte che ha un nome proprio. Ma le sorprese con lui, non sono mai finite. E a seguire si scava insieme ancora più in profondità, in luoghi e tempi nuovi, alla scoperta di autori che sembra si siano accordati tra loro, e con Fitzgerald, per comporre un band e suonare una gran bel jazz. Peccato che qualche centinaia d’anni separino Oscar Wilde e F.Scott Fitzgerald, da Epicuro e Petronio.

Siete pronti? L’approfondimento si fa serio, ma spettacolare e ammaliante. Si scoprono legami prima inimmaginabili, ma poi perfettamente plausibili una volta ripuliti dalla polvere dei secoli. È la seconda volta in un breve lasso di tempo, che incontro Petronio ed il suo Satyricon, e allora è tempo di lasciare la tastiera e correre ad aprire le pagine di quest’opera così importante.

Chi di voi vorrà, nel frattempo, legga “GATSBY – Lezioni fuori rotta su un classico americano”  e fatemi sapere se avete passato ore felici, in pace.

Buone letture.

Claudio Della Pietà

“Così la vita se ne va mentre si indugia e ciascuno di noi giunge alla morte senza avere mai goduto la pace.”

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