Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Maurizia Balmelli
Pagine: 194
Prezzo: € 18,50
La cosa più terribile, adesso che ho letto l’ultima pagina di Stella Maris, è sapere che nel futuro non potrò più aprire un nuovo libro di Cormac McCarthy.
Penso che alcuni scrittori come lui non dovrebbero morire mai.
Con Stella Maris, il grande narratore americano esce di scena con il botto.
Dopo Il passeggero, questo romanzo strepitoso che conclude ufficialmente la diologia non smetterà mai di bussare alle nostre coscienze di lettori inquieti.
Dopo aver sperimentato tutto ne Il passeggero, McCarthy con Stella Maris scrive un libro completamente diverso.
Tutto avviene nella clinica da cui il romanzo prende il titolo. Alicia, affetta da schizofrenia paranoide, e il professor Cohen danno vita a un dialogo serrato che occupa tutto l’intero romanzo.
Alicia racconta al terapeuta tutte le ossessioni che popolano il suo mondo immaginario, il dottor Cohen ascolta e rilancia.
Trai due la conversazione si allarga a interrogazioni filosofiche, matematica, fisica quantistica e soprattutto tra Alicia e il suo psichiatra si instaura una confidenza intorno ai tempi dell’esistenza e alle sue domande di senso.
McCarthy in queste pagine ha scomodato il pensiero della filosofia e della logica dialettica.
La ricchezza cogitante del dialogo tra Alicia e il dottor Cohen è mirata nelle intenzioni dello scrittore.
In una clinica psichiatrica il mondo va in frantumi e i due interlocutori arrivano nella loro conversazione a toccare il mondo nella sua insensatezza.
Si discute dell’orrore, del governo del male, del niente e della sua insensatezza, del nichilismo di Dio e del suo silenzio.
Alicia torna per la terza volta a Stella Maris, perché non ha altro luogo in cui andare. Cerca un rifugio per la sua mente sofferente ma non una risposta all’inconveniente di essere nata in un mondo in cui tutto sembra essere insensato e si consuma nell’assurdo, scivolando verso una fine certa.
Stella Maris è un romanzo dall’ampia portata filosofica e esistenziale.
Per tutto il libro il lettore sarà catturato dal dialogo senza tregua tra Alicia e lo psichiatra, sullo sfondo una serie di realtà rappresentata dal rapporto tra l’inconscio e il linguaggio su cui vigila sempre il grande lirismo descrittivo di Cormac McCarthy, che in questo romanzo sceglie di affidare alla filosofia la sua storica narrazione intorno alle apocalissi e agli inferni del mondo, oggi più che mai immerso in quel meridiano di sangue da cui è sempre più difficile pensare un barlume di salvezza.