
Autore: Davide Roma
Data di pubbl.: 2015
Genere: Fantasy
Pagine: 273
Prezzo: 17.90
“Adesso mi toccherà sporcarmi col tuo sangue”. Il buttafuori fece per mollargli un pugno. Jude non tentò di schivarlo, ma quando la mano stava per colpirlo si paralizzò di colpo, ad appena un paio di centimetri dal suo zigomo. La paralisi si diffuse al resto del corpo del buttafuori. Jude lo fissava ghignando. “Ti avevo avvertito. È incredibile come una vita intera possa essere distrutta da un singolo errore di valutazione. Ora vieni con me” (Jude pag 121).
È passato più di un mese dal giorno in cui Jude Westwick e i suoi genitori adottivi, sono fuggiti dal tranquillo paesino di Twindale, per dirigersi verso l’Alaska e completare l’addestramento di Jude. Completata la propria formazione il giovane, che ospita all’interno del proprio corpo il potente demone Shaitan, è in grado di fare qualsiasi cosa voglia e proprio per spingerlo nell’abbraccio definitivo delle forze delle tenebre il patrigno di Jude (che riveste anche il ruolo di capo supremo della setta votata alla magia nera Golden Dome) lo invia nella città di New York con il solo obbiettivo di fare tutto ciò che gli pare. Ma proprio mentre Jude scatena la furia del demone che vive nel suo corpo, qualcosa proveniente dal passato del ragazzo lo ferma. Ora Jude dovrà decidere se sfruttare l’immenso potere di Shaitan e governa il mondo oppure compiere un sacrificio estremo per salvarlo.
Per tutti gli autori, un sequel è sempre una sfida. Specie se il capitolo precedente della storia si è rivelato essere più che emozionante. Ma nemmeno questa volta Davide Roma sbaglia. Se vi è piaciuto Il bacio di Jude non potrete che amare Nigthwalkers- i figli del tramonto. Il lettore si troverà davanti una vicenda tanto faustiana quanto originale accompagnata da uno stile narrativo ipnotico e incalzante che porta finalmente una boccata d’aria fresca in un periodo in cui sembrano uscire solo libri mediocri che sono continue imitazioni di trame già famose (e mi riferisco ai troppi tentativi di copiare Hunger Games o Twilight) e abbondantemente sfruttate.
L’abilità narrativa di questo autore è davvero speciale tanto da ricordarmi, e spero che mi si perdoni il curioso paragone, quei cittadini inglesi dell’ottocento a cui veniva vietato di fare a pugni perchè avevano la fama di menare colpi micidiali. Infatti non ho alcun dubbio che se si dovesse fare uno scontro tra questo libro e molti altri romanzi, Nigthwalkers uscirebbe vincitore senza alcuna fatica. Se credete di aver letto di tutto, allora non avete ancora letto Davide Roma. Consigliatissimo.