Dal Belgio arriva una prontissima risposta “culturale” al dilagante fenomeno Pokemon Go! L’appassionante videogioco e cartone animato che nei primi anni 2000 si era creato un’ingente cerchia serie di fan, è infatti tornato poco prima di agosto in forma modernizzata: a partire dagli USA fino da noi in Italia, è tornato ad essere un ossessione per adolescenti e adulti, attraverso una app che proponesse agli utenti di catturare i famosi mostriciattoli. Dal Belgio però, arriva una contro risposta molto più culturale, dal nome “Chasseurs de livres”: ideato da una preside stanca di vedere i suoi alunni dedicati a realtà virtuali, che decide di creare un gioco altrettanto appassionante attraverso strumenti altrettanto all’avanguardia. Basandosi sull’omonimo gruppo di Facebook, Aveline Gregoire ha creato un gioco online in cui si partecipa in modo interattivo, è necessario infatti nascondere un libro, postarne la foto e qualche indizio sul luogo scelto. Quando un altro membro trova il testo precedentemente nascosto, dopo averlo letto, procede dello stesso modo, fino a formare una catena! Il prossimo passo, dice la preside, sarà quello di creare una app; per ora il gioco pare stia avendo successo, con il raggiungimento in poco tempo di 53 000 likes.
Niente Pokemon, in Belgio tutti pazzi per la caccia dei… Libri!
6 Settembre 2016