A Firenze il libro diventa arte: dall’8 maggio al 9 giugno la Biblioteca degli Uffizi ospita la mostra Mimesis, una mostra che ruoterà interamente intorno al tema concettuale del libro.
L’obiettivo, piega il direttore Claudio Di Benedetto, non è l’ennesima, noiosa mostra di libri o biblioteche, “semmai l’elogio dell’imitazione nel contesto di un meraviglioso concentrato di 80 mila libri ospite di una stupenda biblioteca”; Sergio Risaliti, curatore di Mimesis, aggiunge “il libro è da sempre aperto all’arte: raffigurato nelle pitture, trattato a incunaboli, lavorato in codici miniati. Si arriva quindi al libro d’arte, arricchito da disegni, incisioni, stampe. Il libro d’artista non fa che continuare la tradizione”.
Dalle pagine bruciate di Parmiggiani agli immacolati Libri Bianchi in gesso e colla di Perrone, dalle carnose pennellate di Giannoni ai ritratti geometrici di costole librarie di Breschi, una raccolta di 80 mila volumi che vede al suo interno anche opere di Matisse, Warhol, Claudio, Massimo Giannoni, Giovanni Breschi e Candida Hofer. Filtrato dal caleidoscopio della contemporaneità il libro cartaceo viene sottratto alla polvere degli scaffali per esplodere in opere d’arte.
La mostra è patrocinata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, ha come main sponsor The Club Firenze e come sponsor tecnico lo studio di comunicazione Catola & Partners.