Per la Legge Levi, “compromesso” a lungo dibattuto, a un anno dall’entrata in vigore è tempo di bilanci. Ma nel corso dell’incontro in programma il prossimo 25 settembre, a Roma, nella Sala del Mappamondo della Camera, di fronte alla Commissione Cultura e alla presenza dei big del mondo del libro italiano, non si potrà non tener conto del contesto di crisi economica generale e del calo delle vendite che ha coinvolto il mercato librario negli ultimi mesi. Mesi in cui, il prezzo medio del libro si è abbassato, e in cui a soffrire è stata soprattutto la cosiddetta grande distribuzione. Da parte sua, invece, il colosso Amazon, da meno di un anno in Italia, continua ad aumentare le proprie quote di mercato. E pensare che la Levi era stata definita anche “legge anti-Amazon”…
Alcuni dei protagonisti coinvolti saranno Stefani Mauri, presidente e ad GeMS, secondo il quale è opportuno aumentare le occasioni di risparmio per il consumatore, Raffaello Avanzini, editore di Newton Compton, secondo cui è opportuno aumentare le tempistiche delle campagne sconto, Mattia Formenton, editorie de Il Saggaitore, che sostiene il problema di gestione dei librai, e Sandro Ferri, editore di E/O, che intervistato da Affaritaliani dice: “In un primo tempo sono stato più possibilista sui compromessi della legge Levi. Oggi, a un anno di distanza e vedendo il selvaggio dilagare delle deroghe che fanno trionfare gli sconti e che trasformano le librerie in uno ‘scontifici’, concordo con quelli che chiedevano una soluzione alla ‘francese’, ossia nessuno sconto, prezzo fisso.” Staremo a vedere se e come le cose cambieranno.