Autore: giovanni floris
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Romanzo
Pagine: 335
Prezzo: 18,00
È un’estate torrida quella che si presenta a Prantixedda Inferru, un piccolo paesino dell’Ogliastra (“Prantisghedda” per recitare correttamente il sardo) quando tre non più giovanissimi amici cinquantenni (non me ne vogliano i cinquantenni, ndr) provenienti da Roma, Raffaele, Sandro e Giovanni decidono di avventurarsi in un’impresa più unica che rara: ricostruire la squadra di calcio locale, vincere la Coppa Sarda e iscrivere la società nel campionato di categoria l’anno successivo. Tutti e tre vivono a Roma e sono amici da quando erano ragazzi. Raffaele, l’unico dei tre ad avere origini sarde, è un imprenditore fallito che vive un rapporto conflittuale con il business. Anche la sfera amorosa non gioca a suo favore avendo sposato la figlia del cavalier Quattrociocchi, un arrogante imprenditore corrotto immischiato in una serie di affari loschi. Sandro è un avvocato con il desiderio di diventare, un giorno, un grande e popolare attore di teatro come Dario Fo. Giovanni è l’unico ad essere un personaggio di successo essendo un giornalista famoso di Mediaset che, grazie alla sua capacità di bucare lo schermo e grazie al suo fiuto per gli affari e per gli scoop, è riuscito ad arrivare alla conduzione del Tg5 e a sedersi costantemente sulle poltrone del Parioli.
Tutti e tre così diversi ma con una cosa in comune: l’amicizia e quella sensazione di rivalsa verso le loro esistenze. Anche Giovanni, il giornalista di successo, si sente soffocare nella vita da “personaggio famoso” e vorrebbe riacquistare quella impopolarità che gli permetterebbe di vivere in libertà.
L’avventura di riesumare il Prantixedda Inferru si rivelerà irta di ostacoli: da una parte l’allegra brigata dovrà affrontare il sindaco del paese sardo e un milionario che vogliono far fallire la squadra per poter mettere le mani sul terreno del campo di calcio al fine di piazzare un ripetitore e portare a termine un affare milionario, dall’altra dovranno gestire un gruppo di mafiosi Rom che danno la caccia a Sandro e a Raffaele fino ad arrivare al reclutamento di coloro che dovranno vestire la casacca del Prantixedda. Ma Raffaele, Sandro e Giovanni non si scompongo e affrontano tutti gli ostacoli uno dopo l’altro proprio come avrebbero fatto gli Shardana, un antico popolo di guerrieri sardi che nessuno ha mai sconfitto e che si basava su una precisa regola che li portava sempre alla vittoria!
In mezzo a tutto questo succedersi di eventi la loro vita, i loro amori, i loro sogni e le loro disillusioni.
La prima regola degli Shardana è l’ultimo romanzo di Giovanni Floris, noto giornalista che ha condotto Ballarò e che, attualmente, è in onda con diMartedì su La7. La trama è una vera e propria commedia non più “all’italiana” bensì “alla sarda” in cui emergono prepotentemente i lati caratteristici della popolazione locale e le bellezze e lo stile di vita di un pezzo di paradiso terrestre quale è la Sardegna. In questa stupenda cornice le vicende che coinvolgono i protagonisti sono avvincenti, a volte surreali e comiche ma si mantengono su un ritmo gradevole e riescono a strappare più sorrisi al lettore. L’autore, come un esperto barman sa fare, shakera ingredienti attuali come politica, sport, vita popolare e intrecci socio-politico-economici e il risultato è un ottimo cocktail condito con un ingrediente così semplice quanto prezioso come lo è la sana amicizia che lega più persone tra loro. In alcuni tratti il romanzo sembra una vera e propria autobiografia descritta con quella tagliente ironia che contraddistingue il giornalista romano. Floris racconta anche della vita vista da un cinquantenne in cui un semplice cambiamento, a quest’età, può portare a grandi terremoti e del rapporto che ognuno di noi ha con il successo (o insuccesso) sul proprio posto di lavoro, contesto nel quale La prima regola degli Shardana, semplice e concisa, trova un altro perfetto campo di applicazione