Autore: Og Cailing
Casa Editrice: Salani editore
Genere: Fantasy
Pagine: 532
Prezzo: 14.90 €
“Con un gesto indicò il sangue che la rabbia di Mizar aveva materializzato. “Hai solo ancora molto da imparare”. Tacque per un attimo. “Ora torna da Pandora. Ci ho già parlato io, non ti preoccupare. Del resto, è lei la tua padrona, in fondo”. Poi l’immagine tremolò e scomparve, e a Mizar restò la chiara sensazione che quell’ultima frase significava, in realtà,che Nyme era il padrone di tutti loro” (Mizar pag. 260).
Tanto tempo fa, in un pianeta lontano… Le Guerre Buie, combattute tra gli dei dell’Olimpo e gli uomini, colpevoli di aver spinto troppo oltre la propria sete di conoscenza, si sono concluse e hanno lasciato solo la devastazione dietro di loro. Non esistono più città, i pochi superstiti rimasti sono tornati a vivere secondo usanze primitive e gli Dei hanno deciso di non interessarsi più alle vicende del mondo dei mortali. Almeno questo è quello che credono gli uomini. Vorak, lo spietato dio della guerra, ha deciso di infrangere la pace e di muovere una guerra definitiva per sbarazzarsi della razza umana, aiutato dai suoi fratelli immortali. Ma agli uomini resta ancora una speranza, Hope, la piccola trovatella che è cresciuta nella città di Kaerlud. Erede di Prometeo, il semidio che aveva sfidato gli Dei e figlia di una profezia, Hope dovrà riuscire a padroneggiare il potere del Fuoco per scongiurare la minaccia portata dalle schiere degli Immortali e salvare la razza umana da un’ altrimenti inevitabile estinzione.
Lavoro di esordio sulle scene italiane della scrittrice Càilin Og, la cui identità resta ancora un mistero, Hope risulta essere molto più di un romanzo fantasy. È una vera e propria nuova epica. La trama subisce fortemente il fascino della produzione omerica, senza tuttavia esserne schiava. Le ambientazioni, descritte con cura e precisione creano uno sfondo perfetto nella quale Dei, mostri mitologici ed eroi si affrontano senza pietà. L’idea, originalissima, è stata subito in grado di interessare il pubblico, anche grazie al passaparola avvenuto in rete, facendo sì che il libro divenisse un vero e proprio attesissimo fenomeno tra tutti gli appassionati del genere. Una sola sbavatura mi tocca rimproverare a un libro che altrimenti sarebbe stato davvero eccezionale: in alcuni punti il ritmo narrativo è rallentato dalle molte scene che, intrecciandosi e alternandosi tra loro in modo forse eccessivo, interrompono troppo spesso la narrazione. Il risultato, quindi, anzichè creare un senso di attesa tra la storia di Hope e quelle degli altri personaggi, è purtroppo quello di rendere superflui alcuni episodi. Malgrado questa piccola stonatura la bellezza complessiva della storia non ne esce compromessa.