Il famoso scrittore classe 1949 Haruki Murakami, autore di diverse opere e racconti e probabile futuro Nobel della Letteratura, dovrà vedersela non con un critico dei suoi scritti o un editore restio a pubblicare le sue opere, bensì con una cittadina di 1900 abitanti nel nord del Giappone che non ha gradito la cattiva fama che gli è stata attribuita.
Nel suo racconto Drive my car – men without women di ventiquattro pagine pubblicato dal magazine mensile nipponico “Bungeishunju”, lo scrittore di Kyoto scrive di una conversazione immaginaria tra un attore di mezza età vedevo e la sua accompagnatrice 24enne che lasciano il paese di Nakatonbetsu. Quando la ragazza dall’auto in corsa lancia una sigaretta accesa fuori dal finestrino, l’attore nella sua mente pensa “Probabilmente questa è una cosa che fanno tutti a Nakatonbetsu”.
Questo passaggio ha mandato su tutte le furie gli abitanti del paese che, difendendosi dall’accusa di essere maleducati, chiedono spiegazioni su come l’autore abbia potuto scrivere una frase diffamatoria a dispetto della civiltà e rispetto delle regole degli abitanti di Nakatonbetsu.
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