Autore: Jean - Marc Aubert
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Prehistorica Editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Laura Marzi
Pagine: 127
Prezzo: € 13,00
Fino a ieri non si sapeva niente o poco di Jean – Marc Aubert. Grazie alla casa editrice Prehistorica, che ha aperto una bella finestra sulla letteratura francese contemporanea proponendoci autentici gioielli narrativi, adesso conosciamo un po’ meglio questo scrittore, nato a Nizza nel 1951 e considerato uno dei discendenti diretti e più puri del grande Samuel Beckett.
La casa editrice diretta da Gianmaria Finardi pubblica il primo romanzo di Aubert nella nostra lingua.
Argomentazioni di Linès – Fellow è un romanzo bizzarro che seduce proprio per tutta la sua eclettica stravaganza.
Éric Chevillard nella prefazione scrive: «Assistiamo in diretta al confronto tra un essere e il mondo, tra uno spirito e il reale. Ecco lo scrittore alle prese con l’eterno enigma, Il testo sposa la forma del suo tormento, del suo combattimento, dei suoi assalti e dei suoi ripiegamenti».
Un medico racconta in forma di diario il suo rapporto con Mell Fellops, un suo paziente che forse diventa amico, costretto a vivere da menomato su una sedia a rotelle.
Linès Fellow con una scrittura essenziale annota sul suo taccuino tutto quello che riguarda i rapporti con lo strano paziente che decide nonostante la sua menomazione di partecipare alla faticosa maratona cittadina.
Il medico decide di essere un chirurgo della parole, diventa minuzioso nella redazione del suo diario. Racconta tutti i limiti e gli sforzi del suo paziente davanti a un’impresa che sembra impossibile.
Linès Fellow non si risparmia affatto il cinismo in alcune considerazioni su Mell, con le parole lo inchioda ancora di più a quella sedia a rotelle.
«Al di là di queste prove pur notevoli della sua volontà. Mell Fellops soffriva di un certo senso di inferiorità. I miei amici – quelli che mi avevano accompagnato a fargli visita – mal lo sopportavano e lo trovavano nel migliore dei casi, insignificante, nel peggiore servile».
Il medico davanti all’inferno del suo paziente si ritrova a vivere la condizione di un personaggio del teatro dell’assurdo.
Ma in questo racconto tutto è assurdo e surreale, bizzarro e niente va per il verso giusto, come nella vita che ci riserva sempre imprevisti crudeli.
Jean – Marc Aubert è uno scrittore che ama il paradosso e l’assurdo, lo dimostra questo romanzo che in un certo senso può essere letto come un viaggio nelle imperfezioni e nelle fragilità della condizione umana.
«Non cercate qui alcuna forma di letteratura: non è questa la mia intenzione. Io vorrei, secondo l’esempio dei saggi scientifici che sono solito leggere, stilare un resoconto oggettivo, se possibile, della performance di Mell Fellops».
Con queste parole il medico si rivolge al lettore all’inizio del suo diario che prima di tutto ha lo scopo di raccontare l’evento particolare che ha segnato l’esistenza di Mell Fellops.
Linès Fellow non manterrà la sua promessa. Di pagina in pagina tutto diventa letteratura, testimonianza perché lui si lascia coinvolgere e entra nell’inferno esistenziale di Mell, che è diventa anche il suo stesso inferno.