Autore: Craig Smith
Editore: Leone Editore
Traduzione: Lucia Contaldi
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 384
Prezzo: € 15
Questo romanzo, ultima fatica letteraria dello scrittore Craig Smith, ha la caratteristica di mescolare generi diversi e, soprattutto, catturare il lettore per il suo tratto realistico. La vicenda è ambientata nella classica piccola cittadina americana dove le invidie ed i rancori sembrano covare nell’ombra. Il protagonista è un professore universitario David Albo che, dopo un anno sabbatico, ritorna ad insegnare con la prospettiva di ottenere in breve tempo la tanto agognata cattedra. Ma nel momento in cui sembra aver raggiunto il meritato successo il mondo comincia a crollargli addosso: due studentesse del suo corso l’accusano di molestie sessuali e l’inchiesta interna dell’Università lo porterà verso un baratro da cui sembra difficile uscire, soprattutto quando neppure i suoi amici e la sua bella moglie vogliono credergli. Il professore dovrà da solo condurre una propria indagine personale per capire chi ha ordito il complotto.
L’ambiente universitario di questa piccola cittadina del Midwest è ben costruito. L’autore ci mostra la lotta in cui i professori si trovano spesso coinvolti per salire nella gerarchia sociale universitaria. Nello stesso modo anche i giovani dottorandi che aspirano ad emergere nel mondo letterario usano tutte le strategie possibili. Verità nascoste è un romanzo che velatamente ci mostra come il mito della società americana, dove ognuno ha la possibilità di primeggiare, spesso sia in realtà una giungla dove sopravvivono solo il più scaltro ed il più infido. L’autore sembra suggerirci che, molte volte, quando qualcuno si rende conto che i suoi talenti non gli sono sufficienti per ottenere il successo usa qualunque mezzo pur di ottenere fama e denaro. Emerge un ambiente universitario che pratica la censura in ambito letterario, come avesse paura che certi autori classici possano influenzare le giovani menti degli studenti. Altro elemento caratterizzante questo ottimo noir è come viene descritto il carattere puritano e pruriginoso presente spesso nelle piccole cittadine della provincia americana.
Ogni personaggio è descritto in maniera approfondita, con le sue luci ed ombre, e nessuno sembra essere proprio innocente. L’avidità, l’orgoglio, il senso di onnipotenza, ma soprattutto la sfiducia nelle relazioni umane sono gli elementi centrali di questa narrazione che spesso sconfina nella tragedia. Al lettore viene fatto intendere come sia facile rovinare una persona. Infatti anche coloro a cui si è legati da vincoli più saldi perdono in fretta la fiducia sulla base di indiscrezioni e maldicenze create ad arte. L’uso del flashback è usato in maniera raffinata, non tanto per raccontarci il passato del protagonista, quanto per farci scoprire sempre più a fondo le caratteristiche peculiari del personaggio e quali stimoli lo tengono in vita anche quando il mondo sembra franargli addosso.