Autore: Baldacci Francesca
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Romanzo
Pagine: 278
Prezzo: 12.90 €
Angela, chiamata Angy, che a dispetto del nome è un vero peperino, dopo essere stata lasciata a due settimane dalle nozze, non esita a vendicarsi in un modo molto originale della sua rivale in amore o a sfoderare le unghie contro chi si dimostra poco comprensivo nei suoi confronti.
La delusione per la fine del suo amore e l’amarezza per il torto subito, tuttavia, non l’abbandonano facilmente: per riuscire a voltare pagina, la ragazza decide di accantonare temporaneamente la sua vita di studentessa in Lingue e di partire per una vacanza-lavoro nel suggestivo Hotel Tiffany, gestito dalle due simpatiche zie. Un angolo di paradiso sulla Riviera delle Palme, un albergo ispirato agli anni ’60 e soprattutto alla celebre pellicola con Audrey Hepburn alla quale la nostra protagonista, guarda caso, somiglia un pochino. Il suo proposito di relax viene sconvolto dalla presenza del burbero ma attraente Renato, vicedirettore dell’Hotel, che non perde occasione per punzecchiare e rinfacciare ad Angy la sua inesperienza. Come se non bastasse, il cuore della ragazza non è disposto a mettersi in pace e incomincia a palpitare per Giulio, un giovane e misterioso ospite dell’albergo che, come possiamo facilmente immaginare, non resterà a lungo insensibile al fascino della vivace Angela. Resistere all’amore? Per la nostra protagonista non è la cosa più facile da fare…”Sinceramente non so: facciamo bene? Male? O magari, sinceramente, noi donne abbiamo bisogno, più che degli uomini in sé, dell’amore, dei sogni?” (p. 52).
Spiritoso, ironico e divertente, questo romanzo appare fresco come una bevanda estiva e sarà sicuramente un buon compagno per le giornate sotto l’ombrellone. Alla vivace protagonista si affiancano personaggi simpatici e ben tratteggiati calati nella briosa atmosfera dell’Hotel Tiffany che si ispira agli anni Sessanta senza mai essere troppo nostalgico.
Amori che finiscono e nuove storie pronte a scaldare il cuore, il tutto affrontato sempre con leggerezza e un po’di impudenza, guardando con fiducia verso il futuro: “E adesso, coraggio: un’altra festa da preparare, un’altra pagina da girare, per un capitolo nuovo della mia vita. In fondo non è così? La vita è fatta di tanti episodi: da concludere alcuni, da iniziare altri.” (p.269)