Autore: Rayner Sarah
Casa Editrice: Guanda
Genere: Romanzo
Traduttore: Valeria Bastia
Pagine: 393
Prezzo: 18,50
Il nuovo romanzo di Sarah Rayner è una storia sull’amicizia, l’amore e la famiglia, una storia commovente ma che fa anche sorridere. Potrebbe sembrare una lettura estiva a partire dall’immagine di copertina. Non solo, è una lettura che fa riflettere.
Karen, Abby e Michael sono tre persone comuni come noi che, in un momento di difficoltà, si conoscono e diventano amici. Karen ha due figli piccoli, Luke e Molly, ed è vedova da due anni. Ora anche suo padre si è ammalato di alzheimer. La madre, non potendolo più accudire è stata costretta a ricoverarlo in una clinica, ma dopo poco lui muore. Karen si sente smarrita, la situazione la sta distruggendo. Abby ha un figlio autistico e il marito ha deciso di lasciarla. Questa situazione le sta rendendo la vita ingestibile. Michael, detto Mike, gestisce un negozio di fiori in cui ha investito tutte le sue energie. Sommerso dai debiti e sull’orlo del fallimento è obbligato a rinunciare all’attività che tanto ama.
Proprio quando tutto sembra perduto e ci si arrende agli eventi, la vita riserva una seconda possibilità. E’ quello che succede in Un’altra notte, un altro giorno. Sull’orlo del baratro, i tre protagonisti si ritrovano in una clinica psichiatrica e, sottoposti a terapia, imparano a fare i conti con loro stessi e a trovare nuove motivazioni per affrontare le difficoltà della vita. Stringeranno amicizia tra loro, ma anche con altri pazienti e, grazie a quest’amicizia, scoprono che è possibile sorridere anche nei momenti più bui, l’importante è crederci.
La narrazione della Rayner è molto ben orchestrata e rende la lettura coinvolgente. L’autrice è stata abile regista nell’alternare situazioni e personaggi, tanto che il romanzo, pur trattando un argomento neppure troppo leggero, non è mai noioso e lo si legge tutto d’un fiato. Nota per aver già affrontato nei suoi precedenti libri argomenti difficili quali il lutto, l’infertilità e la malattia mentale, anche in questo caso è riuscita con dinamismo a rendere la storia molto verosimile. Quanti di noi possono trovarsi sotto le spoglie di Karen o Abby o Michael? Sicuramente un libro “non-fiction”.