Una certa di idea di socialismo – Sandro Pertini

Titolo: Una certa idea di socialismo
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 220
Prezzo: € 17,50

Il socialismo è una certa idea di sinistra e Sandro Pertini ha incarnato con la sua azione una certa idea di socialismo.

L’argomento una certa idea di sinistra fu al centro del congresso del Partito Socialista Italiano che si è svolto a Venezia nel 1957. In questa sede si discusse del ruolo interpretato dal socialismo italiano nel corso della storia, in cui la “certa idea di sinistra” era rappresentata dal riformismo.

A Sandro Pertini Maurizio Breda e Stefano Carretti dedicano un libro dal titolo Una certa idea di socialismo.

Si tratta di una raccolta di scritti dello stesso Pertini. Il presidente più amato dagli italiani con la penna sferzante racconta la sua vita dedicata interamente al socialismo, alla lotta antifascista, alla democrazia, alla libertà e alla giustizia sociale.

Breda e Carretti ricostruiscono con sapienza la figura di Sandro Pertini e la sua vita che già di per sé è un grande romanzo del Novecento.

«Sandro Pertini – si legge nel prologo – è stato anche un simbolo della stagione repubblicana. Ed è rimasto un partigiano della libertà anche nella lunga militanza socialista, nello svolgimento degli otto mandati ricevuti dall’Assemblea Costituente e in Parlamento, negli alti ruoli di garanzia a cui è stato successivamente chiamato».

Partigiano, per lui, non voleva dire parziale, o fazioso. Partigiano era la qualifica di vero patriota, di chi era disposto a rischiare più degli altri per la libertà di tutti, per l’eguaglianza dei diritti, per il progresso materiale dei lavoratori e dei ceti più svantaggiati.

In nome di quella certa idea di socialismo sosteneva che senza la giustizia sociale non può esistere la libertà.

Pertini, che ha votato la sua esistenza al socialismo, afferma che la Resistenza deve essere considerata dall’intero popolo italiano come suo patrimonio politico e morale da custodire sempre. Parole oggi attualissime.

Pertini si segnala per la sua impazienza di uomo vivo nella lotta, per la sua intransigenza e la voglia di agire. Fu tra i giovani antifascisti che sentirono la necessità morale di battersi, di pagare in prima persona per riaffermare i valori di libertà e giustizia, Sandro Pertini si segnala per la sua impazienza, la sua ansia di azione, la sua intransigenza.

In Sandro Pertini: sei condanne e due evasioni, un libro, pubblicato da Mondadori nel 1970, il presidente della Repubblica più amato, il migliore che abbiamo avuto, si racconta attraverso la sua lotta caparbia e intransigente contro Mussolini e il fascismo.

Pertini avvertì acutamente l’esigenza che il personale antifascista facesse sentire la sua voce, testimoniasse la sua presenza, contrastasse l’egemonia del coacervo di interessi che si era stretto intorno a Mussolini.

Nelle pagine di Una certa idea di socialismo partendo dal presupposto che libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile, Pertini, socialista da sempre e per sempre, mette in risalto le istanze socialiste che devono sempre essere realizzate in pieno regime democratico, come gli ha insegnato il suo maestro Filippo Turati. «Più il Partito Socialista è forte, più l’idea democratica ne riceve un maggior potenziamento». Una certa idea di sinistra non può prescindere dal legame tra socialismo e libertà.

Sandro Pertini in Sei condanne e due evasioni e in Una certa idea di socialismo è l’uomo sempre vivo nella lotta, nelle posizioni più esposte.

Uno dei migliori antifascisti che nella sua vita ha rappresentato degnamente la coerenza dell’opposizione al regime.

Quanto mancano oggi questi uomini.

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