Un giorno mi troverai – Kim Edwards

Titolo: Un giorno mi troverai
Autore: Edwards Kim
Casa Editrice: Garzanti editore
Prezzo: 8,99

Lucy Jarret, idrologa momentaneamente disoccupata e piena d’incertezze non solo lavorative ma anche sentimentali, lascia il Giappone per andare negli Stati Uniti a far visita alla famiglia che non vede da molto tempo. Il ritorno al Lago dei Sogni, dimora dei genitori, riporta Lucy nel passato: un passato dal quale era scappata per paura di affrontare la realtà, resa insopportabile a causa della morte improvvisa del padre, evento di cui la ragazza si ritiene responsabile perché la notte in cui il corpo del genitore fu ritrovato senza vita nel fiume vicino casa lei non aveva voluto accompagnarlo a pescare. Ancora assillata da vecchi fantasmi, Lucy si stupisce di come invece la sua famiglia sia riuscita a lasciarsi alle spalle il triste passato. la madre, alle prese con un nuovo corteggiatore, sembra decisa a vendere la vecchia casa che sta andando in rovina, e il fratello, entrato in società con lo zio, spera di rilevare l’immobile per realizzare un progetto di edificazione dell’intera zona, ancora immersa nella natura. Impreparata ad…
accettare tali cambiamenti, Lucy cerca rifugio nei ricordi e, girovagando per le stanze di casa, ormai deserte scopre una stoffa preziosa e alcune lettere che si rivelano essere indizi di un segreto di famiglia riguardante Rose, un’antenata la cui figura stranamente non compare nell’albero genealogico dei Jarret. Una serie di coincidenze, un mistero il cui depositario è il Lago dei Sogni, una vicenda ignota le cui radici rimandano ad eventi quasi dimenticati: il passaggio della cometa di Halley nel 1910, il movimento delle suffragette newyorkesi, l’ascesa degli artisti del vetro..sono tutti tasselli di un puzzle che all’apparenza riguarda soltanto gli antenati di Lucy, ma che influenzerà anche il presente della ragazza. Nel corso delle indagini infatti Lucy dovrà fare i conti con alcune questioni irrisolte che la riguardano direttamente: i suoi sentimenti per Keegan, amore giovanile con il quale sembra riaccendersi la passione; il senso di colpa per la morte del padre, insinuato in lei da alcuni interrogativi ai quali finalmente riuscirà a dare risposta. “Un giorno mi troverai” gioca molto sul disagio interiore di Lucy e mette in relazione le sue sensazioni e quelle degli altri personaggi con la descrizione degli ambienti che li circondano: bellissima la metafora del terremoto come simbolo dell’instabilità emotiva che turba Lucy all’inizio della storia, magico il ruolo dell’acqua il cui potere, a volte disorientante, a volte tranquillizzante evidenzia l’influenza che l’ambiente può avere sull’essere umano. Narrato in prima persona dalla protagonista, il romanzo presenta però un cambiamento di prospettiva ogni qualvolta Lucy si accosta alle lettere di Rose: gli scritti sono riportati per intero, la voce narrante è quella di Rose, il cui profilo viene delineato precisamente dall’autrice, a sottolineare l’importanza di questo personaggio che nel racconto svolge il ruolo di tramite tra passato e presente. la storia di “Un girono mi troverai” abbraccia dunque diversi segmenti temporali, e l’autrice riesce a destreggiarsi perfettamente tra i vari flashback costruendo un intreccio finissimo, complicato ma affascinante quasi quanto le magnifiche vetrate che fanno da sfondo a tutta la storia.

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