Data di pubbl.: 2024
Pagine: 206
Prezzo: € 16,90
Pietro Maraschino è un cronista di cronaca nera del quotidiano La Civetta. Un giornalista analogico sui generis, che non sopporta le regole e la vita di redazione e le sue riunioni preferisce farle fuori, al bar, o meglio ancora in giro camminando («La redazione di un giornale ti uccide, spegne le tue capacità immaginative, diventa tutt’uno col computer perdendo il contatto con la realtà»).
Un tipo particolare che ama la verità dei fatti e crede nella sua professione anche se nel tempo in cui vive non si sente a suo agio.
Per Pietro, nell’epoca del digitale, il giornalismo ha cambiato volto, e lui è ancora un cronista d’altri tempi e oggi il giornalista è tutto desk, agenzie, rete e inglese. Un lavoro da svolgere in redazione con computer. O addirittura da remoto.
«Maraschino era nato con la carta stampata e nella carta stampata ci era rimasto perché non sopportava la televisione, ma ora nel contratto gli avevano imposto la collaborazione con la versione Web, e quindi anche servizi in video e collegamenti in diretta per il notiziario, Altrimenti a casa. Non ci aveva messo molto a abituarsi. In fondo era flessibile. Volle solo mantenere una netta distinzione tra l’articolo scritto e la diretta televisiva. Il primo era il suo pane, la seconda il pane che volevano mangiare gli altri».
Il cronista si trova faccia a faccia con un caso di omicidio molto strano e oscuro: su una panchina nel cuore di Trastevere viene ritrovato morto un noto personaggio, proprietario di uno dei locali più frequentati della movida romana.
Maraschino è l’antieroe che ha inventato Paolo Zagari, scrittore e critico cinematografico, ed è il protagonista di Un caso per Maraschino, un noir ad alta tensione che segna il debutto nel genere dello scrittore romano.
Con un ritmo incalzante Zagari ci porta a spasso per Roma ( città tentacolare e abissale in cui è facile brancolare nel buio) e attraverso le azioni irregolari di un giornalista anticonformista e burbero che ama visceralmente la sua professione ci troviamo nel cuore nero di una vicenda che avrà risvolti imprevedibili.
Intorno alla morte di Lucchini si muove un mondo misterioso di relazioni fitte che coinvolgono altre persone tra cui la moglie Elena, un immigrato ucraino, una prostituta e Jessica, la segretaria particolare della vittima.
Maraschino, affiancato dalla giovane stagista Elettra, si troverà a svolgere la sua indagine affidandosi come sempre al suo piglio anarchico e indolente, sempre insofferente alle regole e agli ordini del suo caporedattore.
Un caso per Maraschino è una storia intricata e incredibile densa di riferimenti letterari, un intrigo noir in cui ci sono molte metafore e Zagari con la passione per i controcanti letterari nel raccontarla è abile a coniugare diversi generi tra il thriller e il romanzo in senso stretto lo scrittore romano costruisce un perfetto intrigo noir dal finale a sorpresa e inaspettato.
Un finale dai toni kafkiani in cui gli inquirenti, Maraschino, e i lettori stessi avranno difficoltà a stabilire chi sono le vittime e chi i carnefici nel caso Lucchini, che paradossalmente potrebbe non essere mai esistito.
In ogni noir che si ripetti il condizionale è d’obbligo tra l’assurdo e il paradosso.