
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Maurizio Ferrara
Pagine: 320
Prezzo: € 18,00
Cité di Malceny, Seine-Saint-Denis, distretto 93, nord est di Parigi, fine giugno 2013. Tre efferati omicidi, compiuti nel giro di pochi giorni, insanguinano il quartiere. A morire sono Saïd Laouari, Sasha Bojan e Karim Souki i caïd che si spartivano il mercato della droga nella zona. A indagare la polizia giudiziaria con la squadra Anticrimine del capitano Victor Coste. Al suo fianco l’imponente Johanna De Ritter, il fascinoso Ronan e il tranquillo brigadiere Samuel Dorfrey, per tutti Sam. In competizione, l’altra squadra Anticrimine del 93 capitanata dalla ottusa Lara Jevric, sempre a caccia di visibilità in vista di una possibile promozione. Le indagini sono estremamente difficili, coperte dall’omertà degli abitanti, dalla diffidenza di chi potrebbe parlare e dalla paura di tutti. Si arriva a una prima svolta con la morte per infarto dell’anziana Rose Carpentier, in uno dei palazzoni della cité, perché nel suo alloggio vengono rinvenuti chili di droga e tanti, tanti soldi. E non è l’unica, come presto si scopre, a fare da custode a merce e proventi dei malavitosi in cambio di una vita tranquilla e un po’ di benessere. Questo è ciò che la squadra scopre, ma ben altro apprendono i lettori nel frattempo. Ad esempio, i nomi e le spaventose attività degli scagnozzi – ragazzini minorenni, fra tutti spicca la figura del dodicenne Bibz e la sua storia pregressa – del nuovo Boss della droga; l’ambiguo e corrotto comportamento di madame Andrea Vesperini, sindaco di Malceny, detta La Regina, il cui unico scopo sembra quello di mantenere la pace sociale del quartiere chiudendo gli occhi sull’orrore della droga, per non dire di peggio, e distribuendo favori grazie ai soldi pubblici in vista di una propria rielezione; il coinvolgimento di uno dei suoi assessori, Azzedine Salah, figlio del quartiere, ma:
“A furia di essere isolati, quei quartieri coltivavano le loro differenze, inasprivano l’ostilità, al punto di stabilire propri codici di vita e proprie leggi. Per la gran parte di quella gente lui non era più uno di loro, bensì un infame, passato dalla parte dei ricconi.” (p. 106)
Compito arduo per la squadra di Coste riannodare i fili, trovare le prove e inchiodare i colpevoli. E per farlo, non sempre seguiranno la retta via, né riusciranno a far sì che tutti quelli che dovrebbero essere puniti vengano davvero puniti.
Diviso in tre parti, Rivoluzione, La Regina, L’incendio, alla trama principale si annodano le vicende personali di protagonisti e comprimari, ma la bravura dell’autore sta nell’essenzialità della narrazione, secca, incisiva, priva di sbavature e ricchissima di azione; nella descrizione puntuale dei personaggi e del loro background. In conclusione, Norek ci mostra, in tutto il suo orrore, a quale punto possa arrivare il degrado umano e sociale di un luogo abbandonato, per convenienza e incapacità, dalle istituzioni e dallo Stato. Un poliziesco perfetto dal meccanismo impeccabile.