Pagine: 348
Prezzo: € 20,00
«…che aspetto può avere un maniaco? Può essere chiunque, ben vestito, gentile, normale e invece…» La ragazza non terminò la frase. (p. 30)
Terribile ma vero. Com’è possibile riconoscere un maniaco nella folla che ci circonda ogni giorno? Di certo è buona regola per una sedicenne non camminare da sola a tarda sera lungo una strada poco frequentata dopo essere uscita da una discoteca. Ma se quella ragazzina ha appena litigato con il fidanzato per averlo visto fare il filo a un’altra, se è triste e arrabbiata, sarà molto probabile che non calcoli i rischi che corre e finisca nelle mani della persona sbagliata. Questo accade ad Alessia Bonfiglio in una tiepida notte di giugno del 2019 appena uscita dalla discoteca Kata Sound di Rivoli, alle porte di Torino. Aggredita, picchiata, violentata e uccisa da un uomo che conosceremo un po’ alla volta in questo nuovo giallo ad alta tensione di Luisella Ceretta. Sì, perché se l’autrice concede il giusto spazio all’indagine e a chi la conduce, nonché ai caratteri che girano intorno alla morte di Alessia, molto impariamo sull’assassino, sul suo passato e presente, su quello che si agita nel suo sentire contorto e deviato.
Alessia frequentava la stessa scuola di Fabio Weldon, da tutti chiamato il Poeta per la sua passione per i versi, suoi e di autori famosi. Passione che condivideva con Alessia. Questo e una profonda amicizia. Mai aveva accettato il ‘fidanzamento’ della ragazza con Elvis, considerato un decerebrato, un vuoto a perdere, fatuo e vanesio. Ne è prova l’averla lasciata andare via da sola per quella strada deserta, incontro a un destino crudele. Un’amicizia, quella con Alessia, condivisa dagli altri compagni di Fabio, il Molla, il Bello, Giògiò e Marilú Occhidi gatto, un gruppo coeso e accomunato dalla disciplina del parkour che praticano con profitto in una fabbrica abbandonata della zona. Talvolta sotto gli occhi affettuosi e un po’ folli della barbone Totu, un misterioso sessantenne dal passato ancor più misterioso. E sotto quelli neri e penetranti di Gra, il corvo addomesticato di Fabio.
Quando il cadavere di Alessia viene scoperto parte l’indagine. A condurla il commissario capo Denise Martini, l’ispettore capo Martino Baccigalupo, l’agente scelto Marvin Rossi – bello come Jude Law – e l’agente Sciumi, autista della squadra, coadiuvati nel compito dall’antomopatologa Luigina Franchin, dal responsabile della Scientifica Salvo Di Scalzo e dal GIP Caramelli, il grande inquisitore. Un’indagine lunga e faticosa purché l’omicida non solo continua a colpire, ma sembra essere sempre un passo avanti alla squadra, per furbizia o fortuna.
Un giallo, come si diceva, ad alta tensione soprattutto nella seconda parte, quando la caccia si fa serrata e il killer diventa spietato per rabbia e disperazione. Un giallo, ma anche un racconto pieno di attenzione e rispetto per le vite private dei poliziotti coinvolti e per il mondo dei molto giovani. E non a caso l’autrice ha scelto per il gruppo di Fabio la disciplina del parkour o arte dello spostamento, nata in Francia verso la metà degli anni ‘80, che si basa sulla capacità di superare, con agilità e con la sola forza di braccia e gambe, qualsiasi ostacolo in modo veloce ed efficiente. Una metafora della vita con i suoi dolori, amori ingannevoli, difficoltà, soddisfazioni e meravigliose sorprese.
Nata a Chieri, Luisella Ceretta è laureata in Storia Medievale e nel 2009 ha vinto il Premio Bancarella Cucina. Le auguriamo ogni successo per questo suo nuovo, elettrizzante lavoro.