Squadra antimafia Palermo oggi – Pietro Valsecchi

Titolo: Squadra antimafia Palermo oggi
Autore: Valsecchi Pietro
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Fabbri Editore
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 412
Prezzo: 14.90 €

“I testimoni hanno il brutto vizio di parlare”. Questo è il pensiero del killer Tito Nerone, che si prepara a salire sul treno per Palermo per uccidere; il pensiero che ha poco prima di freddare il controllore, dei cui abiti si è impossessato, per portare a termine uno dei compiti affidatigli dai fratelli Mezzanotte. In un certo senso, questo pensiero accompagna tutto lo svolgersi del romanzo di Pietro Valsecchi che racconta la “storia originale” della quarta stagione di Squadra antimafia Palermo oggi.

Sino alla fine, sono proprio i testimoni – siano essi di fatti di sangue, di intrecci mafiosi o anche solo depositari di segreti non per forza macchiati da omicidi, ma “semplicemente” dettati dai sentimenti – i protagonisti delle oltre quattrocento pagine nelle quali la narrazione semplice, le frasi brevi, le situazioni immediate non tolgono neppure un briciolo di adrenalina e di suspense.

E poco importa che il libro sia uscito dopo che la quarta serie della fiction era già passata sugli schermi, così come poco importa anche se lo si legge dopo aver visto la quinta: il coinvolgimento resta sempre altissimo, da cardiopalma.

Certo, l’aver impressi nella mente i volti degli interpreti che hanno dato corpo e voce ai personaggi non aiuta a immaginarseli. Ma anche questo non dà assolutamente fastidio, anzi, sembra introdurre ancor di più nel ritmo della storia, ripercorrendone le tappe, come se non le conoscessimo. E, a differenziare dalle immagini viste in tv, ci sono le mille sfaccettature che popolano il libro, pur restando in tutto e per tutto simile alla serie televisiva. Così possiamo leggere quelle storie: di quei personaggi; della lotta a una mafia che si rinnova, si nasconde, si unisce a insospettabili; di quel continuo rincorrere chi fugge, ma viene richiamata indietro da un figlio ammalato, come è per Rosy Abate; di quelle storie d’amore che si inceppano, si fermano, nascono inaspettate e inaspettatamente nascondono davvero un sentimento che assomiglia all’amore.

Il romanzo di Valsecchi tiene sulle corde e con il fiato sospeso sempre e comunque, a partire dalla morte del vicequestore Claudia Mares, e dal suo videomessaggio al vicequestore Domenico Calcaterra – per confessargli che non era il padre del bambino che aspettava – alla sete di vendetta e di potere di Ilaria Abate; dalle continue fughe e ritorni di Rosy Abate ai nuovi rapporti e ai nuovi equilibri alla “Duomo” ancora e sempre più duramente ferita, colpita, straziata; come sempre e comunque tiene con il fiato sospeso per tutte le vicende delle nuove e vecchie famiglie mafiose.

Dal romanzo quale è Squadra antimafia Palermo oggi, ad una buona fiction, giunta ormai alla quinta serie trasmessa e le cui prime puntate, riproposte, continuano a registrare telespettatori. Leggere il libro non è solo come stare davanti allo schermo, è anche di più. E il ritmo, il coinvolgimento e la continua tensione sommergono il lettore, proprio come accade al vicequestore Calcaterra quando è chiuso in quella cisterna che si riempie d’acqua. E che solo alla fine…No, questo no. Per chi ancora non ha letto o non ha visto. Ma anche per chi ne ha già conoscenza, ma vuole rivivere quella tensione emotiva.

Basti solo sapere che gli ultimi due capitoli del libro si chiudono con la stessa parola: “sorrise”. Chi sia a sorridere, se un uomo di legge o contro la legge… lo si scopre alle pagine 409 e 411 di questo romanzo che… sembra una fiction, ma è ancora di più.

 

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