Sport e Salute – Claudio Tedesco

Titolo: Sport e Salute
Autore: Claudio Tedesco
Data di pubbl.: 2009
Casa Editrice: Edizioni Mediterranee
Genere: Manuale sportivo
Pagine: 190
Prezzo: 13,5

Il desiderio di farsi valere e di primeggiare sembra proprio un desiderio naturale. Negli uomini come negli animali, infatti, il bisogno di assumere un ruolo all’interno della società spinge al confronto e all’agonismo per stabilire il ruolo più adatto alle proprie caratteristiche” (p. 176)

Ogni persona ha caratteristiche psico-fisiche diverse dalle altre e soprattutto sviluppa queste caratteristiche in modo diverso nelle diverse fasi della vita: bambino-adulto-anziano. È con questo incipit che Claudio Tedesco, esperto di sport (responsabile per l’educazione fisica e lo sport presso la Scuola Svizzera di Roma), ci presenta il suo breve manuale legato appunto a SPORT E SALUTE, avvicinando le tipologie di sport più adatte per ogni fase di crescita di una persona.

Il manuale è composto da 43 capitoli molto brevi (circa 4 pagine per ognuno), a dimostrazione del fatto che l’autore cerca di toccare moltissimi temi che spaziano dalle caratteristiche di ogni sport, all’aspetto dello sport come rimedio a problemi psichici, alle diete, ai diversi problemi muscolari, fino alle tecniche di respirazione e alla soluzione di problemi per l’asma. È apprezzabile dunque il tentativo di fornire un quadro completo su tutte le discipline, ma ovviamente senza mai scendere nei dettagli di ognuno di esse.

La resistenza è la capacità motoria dell’uomo di resistere alla fatica fisica in prestazioni di lunga durata. Si parla infatti di resistenza organica riferendosi al sistema cardio-circolatorio, respiratorio e nervoso. […] E si parla di resistenza muscolare, riferita alla possibilità dei muscoli di produrre energia e di sopportare l’accumulo di cataboliti e acido lattico” (p. 100)

Ecco che dunque si evidenzia il target del manuale, diretto soprattutto a persone che vogliono avvicinarsi al mondo dello sport “in punta di piedi”, a coloro che non sono principianti in una particolare disciplina, ma vogliono passare dallo stato di “pantofolai o sportivi passivi” a quello di “praticanti o sportivi attivi”. È interessante inoltre il rischiamo frequente a praticare attività all’aperto, piuttosto che in palestre e sfruttare ostacoli artificiali (come gradini, panchine, scale, ecc.) per praticare sport a corpo libero, piuttosto che con attrezzature o macchinari.

La scelta dell’attività fisica da praticare non dovrebbe essere improvvisata o dettata dai canoni dello sport più alla moda del momento. È opportuno personalizzare le scelte con un’attenta valutazione della propria costituzione fisica e delle proprie capacità e abilità motorie senza perdere di vista gli obiettivi che si vogliono raggiungere” (p. 7)

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