
Autore: pitchaya sudbanthad
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Fazi
Genere: Romanzo
Traduttore: Silvia Castoldi
Pagine: 382
Prezzo: 18.00
Il nome della città di Bangkok ha qualcosa di magico, quasi di misterioso. Se provassi a pronunciarlo a bassa voce immediatamente, come preso da un incantamento, vedrei apparire nella mia mente l’immagine di enormi grattacieli che si perdono nelle immensità del cielo mentre alcuni templi tradizionali, anima dell’antico buddismo orientale, sorgono maestosi. Bangkok, la perla d’oriente, una città dai mille volti, dalle mille luci e dagli infiniti tramonti che reca dentro di sé strade infinite dove la marea umana viene spinta e sospinta come un grosso, fiume animato. È in questa città, misto tra sogno esotico e frenesia, che inizia la storia. Una donna percorre le stradine di Bangkok. Non sappiamo la sua età. Si ferma, annusa, guarda i negozi e le piccole bancarelle che si trovano sulla strada, ricche di profumi e di colori, contratta sul prezzo delle merci e riprende il suo solitario giro fino ad arrivare a un misterioso edificio in cui entra ma da cui esce dopo aver sentito dentro di sé il forte peso di una minaccia. Scopriremo cosa l’ha spaventata? Forse. Intanto la corsa della narrazione prosegue come il susseguirsi delle persone nella strada della capitale Thailandese. Sulla scena arriva un medico, un missionario che viene inviato nella capitale agli inizi del XIX secolo. Il suo rapporto con la capitale e con i suoi abitanti è difficile, ostile all’inizio ma le cose sono destinate a cambiare e il fascino dell’oriente ha un deciso peso su chi lo vive. Ma quando il capitolo finisce, una nuova storia prende vita.
Uscito negli Stati Uniti nel 2019, Sotto la pioggia di Pitchaya Sudbanthad è stato capace di conquistare velocemente il pubblico americano finendo per essere nominato come “Libro dell’anno” dalla prestigiosa testata NewYork Times. Il romanzo non è il classico testo dotato di una struttura omogenea. Ovvero, non esiste un unico protagonista o un’unica storia ma tante storie che si intersecano tra di loro avendo in comune un elemento che funge da collante tra il grande puzzle di anime che si muovono sulla scena del lettore: la grande casa. Da questo luogo partono e arrivano i dolori, le speranze, le difficoltà della vita e le amarezze di tutti i personaggi (dal medico alle sorelle Nee e Nok fino ad arrivare al fotografo e alla signora anziana) e tutti i personaggi riescono a coesistere e a dividersi la scena anche quando il lettore è impegnato a leggere le vicende di un nuovo protagonista.
La narrazione è impregnata di nostalgia e di ricordi, memoria di una terra lontana e di una esistenza dura, che forse si rifà alla stessa vita dell’autore (che si divide tra la natia Thailandia e i caotici Stati Uniti) che riesce a intrattenere il lettore con delicatezza e abilità. Sono assolutamente convinto che questo romanzo, che inganna con il suo essere quasi una raccolta di racconti, sia una gradevole scoperta, il modo migliore di iniziare questo Marzo 2021 regalandosi una lettura esotica e profonda che convince assolutamente.
Non sempre facilissimo come testo, ci sono dei momenti malgrado la sua scorrevolezza in cui la narrazione prosegue ma appare quasi “torbida” difficile da attraversare per la grande quantità di emozioni che sono impresse, ma senza alcun dubbio questo romanzo è una lettura consigliata e assai piacevole.