
Autore: Lombardozzi Marco
Casa Editrice: Aras edizioni
Genere: Romanzo
Pagine: 140
Prezzo: 13,00
Senza lancia contro il drago è il primo romanzo di Marco Lombardozzi, autore marchigiano, approdato alla scrittura da altre vie nonché dal mondo del cantautorato. La narrazione racconta una vicenda di provincia. Il protagonista Carlo è un giovane obiettore di coscienza, del periodo in cui esisteva ancora la leva obbligatoria, che sceglie il servizio civile e viene inviato in un paesino della costa.
Quando Carlo decise di optare per questa soluzione alternativa pensava che avrebbe ricevuto incarichi da svolgere presso le scuole del paese, in aiuto alle maestre per supportare bambini problematici e/o portatori di handicap, insomma che il suo sarebbe stato un servizio sociale. Arrivato nella sede designata invece scopre che deve sottostare alle dipendenze di un segretario comunale che gli attribuisce dei compiti che nulla hanno a che fare con quelli previsti dalla legge. Carlo non è solo in quella realtà, altri giovani obiettori come lui stanno subendo le sue stesse ingiustizie. Giorno dopo giorno viene catturato dal suo servizio e dirottato su incombenze che anziché essere di aiuto per la società sono esclusivamente a favore del segretario.“Il dottor Ghisoni spesso pretendeva di farsi scarrozzare a destra e sinistra con l’automobile del comune, sinceramente più per motivi personali che di lavoro”(pag.78-79). L’uso perverso delle leggi messe in atto da quest’uomo che detiene un potere, pur piccolo, stimolano in Carlo un forte senso di disgusto e un altrettanto forte sentimento di ribellione.“Carlo lavorò con la spiacevole sensazione di essere guardato a vista e, per giunta, tallonato da un instancabile e quanto mai giustificato senso di colpa. C’era cascato come un salame dentro quella trappola psicologica”(pag.69). Ma Lombardozzi ci mostra con il suo racconto che non servono armi per combattere questo “drago” né azioni violente, basta la forza delle proprie idee e un richiamo costante alle regole morali e giuridiche che sono alla base di una società civile.
Una vicenda semplice, scritta in modo scorrevole e con uno stile chiaro, riesce a toccare una tematica che purtroppo pare essere piuttosto diffusa: l’uso di metodi (più corretto chiamarlo abuso) che possono definirsi mafiosi. Carlo, con il suo atteggiamento forte e la “perduta remissività”, ci mostra come si possa trovare nella lotta pacifica una strenua resistenza ai soprusi e alle vessazioni. La lotta diventa così resistenza civile. Ma quello di Carlo è altresì un viaggio verso la maturità e la consapevolezza di quale percorso di vita vuole intraprendere da grande. La lettura è ricca di spunti pur in un contenuto lineare di questo spaccato di vita di stampo realista. Un piccolo romanzo per un grande insegnamento, del resto anche queste lotte pacifiste quotidiane sono piccole cose che però fanno grande l’uomo.
Senza lancia contro il drago fa parte della narrativa della collana “Le valigie di Chatwin” delle edizioni Aras che si fregia di un’ottima veste grafica. Proprio Chatwin, indiscusso viaggiatore, mette a battesimo un libro che vede nel protagonista Carlo un viaggio di cambiamento nell’animo, di trasformazione e di maturità. Una proposta di lettura da cui attingere soprattutto quando ci si trova ad affrontare delle sfide prima di tutto con se stessi.
3