Autore: Fulvio Ervas
Titolo: Se ti abbraccio non aver paura
Editore: Marcos y Marcos
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 319
Prezzo di copertina: 17,00 €
“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima”. E –aggiungerei– un viaggio non è mai unico, unidirezionale, univoco: innumerevoli viaggi compongono un grande mosaico onnicomprensivo. Questo è “Se ti abbraccio non aver paura”: un diario di viaggi, al plurale. C’è il viaggio di Franco e Andrea, padre e figlio che affrontano la vita di petto, in sella a una moto; il viaggio di Franco dentro Andrea, e dentro l’autismo, verso una conoscenza del figlio che traspare, sempre più profonda, via via che si procede con la lettura del libro; e c’è il viaggio di Andrea verso l’amore, raggiunto – forse solo inconsciamente – nelle ultime pagine.
Scritto dal professore veneto Fulvio Ervas, il romanzo dà voce ai dubbi di Franco Antonello, alle sue paure ma anche alle sue scoperte, filtrate dallo sguardo multicolore di Andrea, il figlio autistico, quello “diverso”, quello problematico. Il diario di viaggio, nato come resoconto di avventure americane in sella a una Harley, ben presto si è ritrovato romanzo: un bildungsroman del padre, che “incontra” il figlio e prova a osservare la realtà da quella prospettiva “diversa”, straniata, nuova.
Un’esperienza intensa, tutto o niente, ventiquattro ore al giorno per mesi: poco a poco Franco acquista la consapevolezza del legame con suo figlio, lo vede crescere nel rapporto col prossimo e attraverso il rapporto col prossimo, lo vede approdare all’amore. Si dice che gli autistici non sappiano esprimere i propri sentimenti: il libro di Ervas smonta preconcetti e giudizi superficiali, avvicinando i lettori (che, come l’autore stesso, tendono a riconoscersi nel narratore) alla comprensione di un universo differente e migliore, più ampio, tutto o niente.
“Se ti abbraccio non aver paura” è una bella storia, raccontata da un bel libro: Ervas diventa Franco, parla con la sua voce, vede con i suoi occhi, sente con il suo cuore – un cuore grande, di papà. E trasmette a noi lettori tutto questo. Grazie.