Sapore di Azzurro e di Neve- Annalisa Podestà

Titolo: Sapore di Azzurro e di Neve
Autore: Annalisa Podestà
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Aletheia editore
Genere: romanzo breve, Romanzo di formazione
Pagine: 170
Prezzo: 19.00

Clara è una giovane donna la cui vita rimane profondamente segnata dalla morte del marito Pietro. Lui, di professione medico, più vecchio di lei di circa quattordici anni, è una delle vittime che il virus della recente pandemia si porta via con sé lasciando Clara con una bambina da crescere e un vuoto enorme nel cuore come solo un amore sincero è in grado di fare.

Si sa, ognuno reagisce a modo suo al dolore. Clara lo anestetizza più che può fino a quando decide di dare retta alla sua psicologa e di provare a cambiare vita.

Così un giorno, contro il parere della madre, vende la propria casa a Milano e si trasferisce a Gravagna, un paesino vicino a Pontremoli.

La vita in questi luoghi è diversa da quella caotica e dolorosa che Clara si è lasciata alle spalle.

Sarà proprio in questo piccolo mondo antico che Clara inizierà a ricostruire la sua vita, incontrando nuove persone e riuscendo lentamente a mettere un argine al dolore che la colpiva aiutata in questo anche da Celi, la sua piccola, ma infinitamente saggia, bimba.

Sicuramente il duemilaventuno lo ricorderemo a lungo come un anno ricco di eventi e di fatti interessanti. Editorialmente parlando, questo anno mi ha portato a leggere (e spesso incontrare) numerosissime autrici che hanno arricchito le mie giornate e i miei pensieri con delle letture davvero uniche. Ancora oggi non saprei stilare una classifica di quale libro mi abbia maggiormente colpito in questo strano e complicato anno, perchè ognuno ha smosso qualcosa di importante in me.

Accennavo prima al fatto che le migliori storie che mi sono state presentate vengono tutte dalla penna di autrici che hanno provato, in modi diversi e con sguardo differente, a mostrare come possa essere complessa e intensa la vita di ogni donna. E non si è raccontato di personaggi eccezionali, nomi illustri della storia (o meglio, non c’erano solo loro) ma di quelle presenze silenziose e uniche che si incontrano tutti i giorni, in qualsiasi momento della giornata.

Perchè questa e prolissa premessa?

Perchè il libro di cui vi parlo in questo articolo si aggiunge alla nutrita schiera di letture eccezionali che ho avuto modo di leggere in questo anno.

Annalisa Podestà, questo il nome dell’autrice, inizia il suo (spero lungo) cammino come scrittrice con Sapore di Azzurro e Neve un romanzo apparentemente semplice che si rivela essere un interessante lettura pagina dopo pagina.

Con uno sguardo delicato e attento, Podestà trascina il suo lettore su un duplice binario narrativo raccontando da un lato la semplicità del piccolo mondo di provincia con una destrezza narrativa che ricorda molto quella di Johanna Spyro, mentre in contemporanea vuole fare riflettere sull’importanza della possibilità. La possibilità di avere una nuova scelta, una nuova strada, la possibilità di crescere sia come individuo sia come essere umano e la possibilità di amare di amarsi e di farsi amare. Anche se la possibilità porta sempre con sé la sfida della scommessa e, a volte, anche il dolore della perdita.

Personalmente ho trovato questa lettura molto interessante. Mi è piaciuto come l’autrice abbia descritto i luoghi dove la storia viene ambientata ( sono andato a cercarli su internet per curiosità e li ho trovati molto familiari grazie alle descrizioni), lo stile narrativo scorrevole e semplice ma allo stesso tempo accattivante e ho apprezzato ogni singolo personaggio portato sulla scena.

Ho sempre pensato che ogni libro abbia un momento ideale in cui vada letto e questa strana e fresca fine estate è il momento migliore per comprare questo libro e leggerlo.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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