Il 23 aprile a Barcellona si festeggia San Jordi, giornata dedicata a San Giorgio, patrono della Catalogna, e conosciuta anche come la festa del libro e della rosa. Tradizione vuole che in questa giornata le ragazze ricevano in regalo una rosa, mentre ai ragazzi viene regalato un libro. Il tutto inizia da una leggenda, quella di “San Giorgio e il drago”, secondo la quale il santo uccise un mostruoso drago che, sputando fuoco, spaventava e bruciava vivi gli abitanti della regione turca della Capadocia. Dal sangue del drago morto nacque una rosa, che san Giorgio regalò alla donna promessa dal re (la principessa della Capadocia). Una leggenda che ha ispirato anche tanti artisti italiani, uno tra tutti, Vittore Carpaccio che ha illustrato la leggenda sui teleri oggi conservati sull’isola di San Giorgio a Venezia. La tradizione di regalare una rosa ad ogni donna ha, probabilmente, origine nel XV secolo, periodo in cui a Barcellona si organizzava una fiera dedicata a questo fiore. Un commercio non da poco: questo Sant Jordi, secondo le previsioni, in Catalogna si venderanno ben 6 milioni di rose (il 40% delle rose vendute in un anno). E se le rose vengono regalate alle donne in onore alla loro bellezza, non è ben chiara l’origine del regalo che le donne fanno agli uomini: un libro. Ciò che rafforza l’importanza di vendere un libro in questa giornata è che il 23 aprile è anche la Giornata internazionale del libro, patrocinata dall’Unesco. Il centro di Barcellona e, specialmente, le Ramblas, il Paseo de Gracia e le librerie della zona alta della città si riempiono di “casetas”, piccole casette di legno o bancarelle dove gli autori più gettonati del momento firmano le proprie opere.