Tema difficile e problematico quello del fine vita, che la politica italiana non riesce o forse non vuole risolvere. Sia il senatore e medico Ignazio Marino, insieme con il cardinale Carlo Maria Martini, che Cornaglia Ferraris hanno trattato il tema della morte e del distacco dignitoso dalla vita. Al Salone del libro di Torino si è dibattuto su tutto; anche il tema della morte, pur non riempendo completamente la sala, ha catalizzato interesse ed attenzione. Una legge italiana sul testamento biologico ancora non c’è. A luglio del 2011 alcuni emendamenti hanno stravolto l’impianto legislativo che fino a quel momento aveva consentito un compromesso tra cattolici e non credenti. <<Ognuno ha diritto di morire con dignità – ha detto Marino – a nessuno si possono imporre le cure; una riflessione che già aveva fatto un giovane deputato dell’Assemblea Costituente nel 1947 che si chiamava Aldo Moro>>. Bisogna sottrarre il tema alla contrapposizione politica tra schieramenti. <<Come una persona può morire non lo deve stabilire il partito che ha vinto le elezioni ma chi ci ama dopo essersi consultati con chi ha conoscenze scientifiche; la legge sul fine vita non può essere merce di scambio politico>> ha concluso Marino.
Salone Torino: “Scienza, fede, diritti.” Ignazio Marino e Paolo Cornaglia Ferraris
17 Maggio 2012