Domenica 15 maggio 2016 presso il Salone Internazionale del libro di Torino, c’è stata la proclamazione della XLII edizione del “Premio Nazionale Mondello autore straniero”. Vincitrice e gradita ospite di quest’anno la scrittrice statunitense Marilynne Robinson, che ha dialogato, durante l’evento, con la scrittrice italiana Michela Murgia, giudice monocratico del Premio. L’incontro è iniziato con una breve e sentita introduzione di Ernesto Ferrero seguito da Michela Murgia che afferma in tutta sincerità:”Perché ho scelto proprio lei? Perché è stata l’unica capace di rendere il dono perduto dell’epica contemporanea”. Interviene, successivamente, la Robinson che, attraverso il suo romanzo “Lila”, inizia a trattare temi a lei cari come la schiavitù, la civiltà, la cristianità, la memoria storica e l’amore. Riflette e commenta la questione dell’immigrazione chiedendosi “Come ci siamo arrivati fin qui?”. L’autrice spiega il suo profondo concetto di “casa comune”, luogo in cui far rinascere se stessi e i propri diritti. A questo proposito, la Robinson ci invita a concentrarsi di più sull’amore che è uno “dei fondamenti essenziali della Bibbia”. Colpevolizza, in modo ironico, Donald Trump: “Spaventa tutti. Non ha molte possibilità – sostiene – di vincere le elezioni alla Casa Bianca. Però Trump ha portato in superficie cose sommerse per anni.” L’incontro si conclude con un forte e sincero applauso.