Antonino Cannavacciuolo, chef pluristellato e protagonista della famosa serie TV “Cucine da Incubo”, sbarca al Salone del Libro di Torino 2016 con il suo nuovo libro “Il piatto forte è l’emozione”, una raccolta di 50 selezionate ricette rivolte a chiunque. Un intervento breve ma divertente mediato dal sarcastico Bruno Gambarotta che stuzzica più volte il cuoco napoletano con battute ironiche e pungenti: “a Villa Crespi (celeberrimo ristorante di Cannavacciuolo, ndr) vengo sempre da ospite se no dovrei aprire un mutuo…”, “a mia moglie l’anno scorso ho chiesto di scegliere tra andare in vacanza o venire a Villa Crespi a cenare…” o ancora “ma lei non sorride mai? Sembra il pirata Barbablu!”. Piccole provocazioni alle quali Cannavacciuolo risponde a tono suscitando grandi risate tra il pubblico. Tra una battuta e l’altra si racconta il libro e si percepisce come lo chef dia un’elevata importanza alla passione che un cuoco dovrebbe possedere nello svolgere la sua attività e che la vera differenza tra un piatto ben riuscito e uno insignificante, a parità di materie prime, risiede nell’emozione con cui il cuoco cucina…un’emozione che si proietta straordinariamente al piatto e a chi lo degusta perchè “il risultato finale risente dello stato d’animo del cuoco che lo prepara“. Le ricette vanno studiate, capite, provate e riprovate e, soprattutto, dovrebbero essere considerate solo come una bozza, uno scheletro intorno al quale qualsiasi persona può lavorarci per personalizzarle il più possibile. Cannavacciuolo è anche convinto che sia necessario fare un passo indietro e tornare a dare importanza alla qualità delle materie prime: oggigiorno sono sempre più diffuse le aziende che puntano alla quantità quando, invece, “bisognerebbe tornare al profumo (non odore) delle stalle e a difendere la qualità degli ingredienti perché l’ingrediente è sacro!”.
Salone del Libro 2016 – Antonino Cannavacciuolo: Il piatto forte è l’emozione
18 Maggio 2016