Salone del Libro 2016: incontro con Jeffery Deaver

Arrivato ormai al dodicesimo capitolo della saga, Jeffery Deaver non smette di stupire e tira fuori dal suo cilindro Il bacio d’acciaio, la nuova avventura di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs! Abbiamo partecipato al suo incontro durante il Salone Internazionale del Libro di Torino per scoprire qualcosa in più sul suo lavoro!

Moderato da un Donato Carrisi in splendida forma e aiutato da un bravissimo interprete, Jeffery Deaver si è addentrato nelle pieghe di questo suo nuovo romanzo, spiegando a tutti i presenti in cosa consiste il suo lavoro di scrittore:

«Il mio lavoro è quello di intrattenere i lettori e cerco sempre di trovare nuovi modi per farlo. E’ per questo che, in principio, ho creato Lincoln Rhyme: una persona fisicamente debole, ma che con grande intelligenza riesce comunque a catturare tutti i colpevoli.»

Raccontare la storia di un personaggio come Lincoln Rhyme, comunque, non è semplice come si potrebbe pensare: Donato Carrisi tocca un tasto molto delicato nel momento in cui chiede a Jeffery Deaver come fare a raccontare in maniera realistica così tanti aspetti anche personali della vita di un tetraplegico senza, per questo, esagerare e annoiare il lettore. La risposta, per Deaver, sta nell’equilibrio:

«E’ semre una questione di equilibrio: ho cercato di raccontare la vita di Lincoln Rhyme nella maniera più realistica possibile senza, però, esagerare con i dettagli. Ci ho messo molto tempo, durante la stesura del primo romanzo della saga, Il collezionista d’ossa, per trovare il giusto equilibrio tra le informazioni professionali, l’azione, i legami personali e, devo essere sincero, non mi immaginavo tutto questo successo».

Questo romanzo ci presenta un nuovo terribile antagonista: Vernon, un uomo che è in grado di modificare gli oggetti di uso comune, che chiunque di noi utilizza nella vita quotidiana, per farli diventare delle armi pericolosissime, come accade, nelle prime pagine, con la scala mobile del centro commerciale. Questa è una scelta molto precisa di Jeffery Deaver, che ha cercato un nuovo modo per creare suspance nei suoi lettori, facendoli dubitare anche degli oggetti più comuni.il bacio d'acciaio

Ma quella non è la sua unica strategia: per creare ancora maggiore suspance nei suoi lettori, Jeffery Deaver ha deciso di mettere due bei bastoni tra le ruote di Lincoln e Amelia! Dopo il suo ritorno a capo delle indagini, infatti, Lincoln si è portato dietro la sua nuova tirocinante Juliette, mentre nella vita di Amelia ricompare Nick, il suo ex ragazzo, accusato di un orribile crimine quando si trovava ancora in polizia. Il motivo è molto semplice:

«La storia criminale è fondamentale in un thriller ma non è l’unico modo per creare suspance, si può agire anche tra la storia dei due personaggi principali. E credetemi, dovrete sempre temere per il futuro di Amelia e Lincoln come coppia!»

Senza contare la velata minaccia di morte che Jeffery Deaver ha riservato a uno dei personaggi ricorrenti delle sue storie:

«Nelle storie thriller sono spesso i buoni a morire, non possiamo uccidere i cattivi perchè loro sono il nostro tesoro. Non potrò mai, comunque, uccidere Lincoln o Amelia, perchè ho troppa paura di deludere i miei lettori. La soluzione, quindi, è quella di far morire qualcuno dei personaggi ricorrenti all’interno del loro gruppo, in modo che anche loro, come il lettore, debbano confrontarsi con il dolore e la paura della perdita.»

Dopo un doveroso omaggio a Umberto Eco e Giorgio Faletti, definiti da Donato Carrisi come i veri maestri del thriller italiano, Jeffery Deaver ci lascia con una promessa:

«Ci sono un sacco di giovani scrittori molto bravi, quindi credo che grazie a loro Lincoln Rhyme sopravviverà anche a me, come è successo per James Bond».

Sara Papetti

Anna Vivarelli, scrittrice per bambini, ha dichiarato durante una mia intervista: «Nella vita bisogna darsi una chance, non sai mai quando arriverà il libro che ti farà amare la lettura». Per me è stato così: avevo sei anni e accompagnavo mia mamma, una divoratrice di libri, in biblioteca. Ho accettato su suo consiglio “Gastone ha paura dell’acqua” della serie del “Battello a vapore” e da allora non ho mai smesso di leggere e cercare nuovi generi, nuove ispirazioni. Da appassionata di crime, solo legata ai gialli, soprattutto quelli di Camilla Lackberg, ma non rifiuto mai nessun libro, soprattutto se posso leggerlo in compagnia di un buon dolce.

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