Introducono: Paolo De Marchis, sindaco di Oulx (TO) e Edwige Mastantuono
Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, ha premiato insieme al sindaco di Oulx i primi classificati del concorso “Io sono un cantautore”, concorso organizzato da Oulx Lab, progetto in collaborazione con la scuola I.I.S.S Des Ambrois Oulx, che ha visto partecipare 8 regioni italiane. La scuola, sita in un paese di montagna di 3.000 abitanti al confine con la Francia, vanta 1.000 studenti provenienti anche da altre realtà. Come può una scuola italiana oggi attirare studenti? Sia il sindaco, sia il dirigente scolastico rispondo all’unisono: “Dando un’offerta formativa unica e di qualità”. La scuola infatti prevede corsi e laboratori pomeridiani sul tema della musica, in cui professori e studenti suonano insieme e scoprono come questo strumento di espressione e comunicazione possa essere imparato, coltivato e studiato per un progetto futuro più ampio (anche lavorativo).
Il sindaco, anch’esso insegnate, spiega che tutto ciò può essere possibile oggi grazie a due elementi fondamentali: da una parte i ragazzi, risorsa fondamentale per l’esistenza stessa della scuola; dall’altra la passione degli insegnanti, che trascina in un circolo virtuoso alunni di tutte le età.
Il sindaco, oltre a chiedere al ministro di premiare i primi classificati, pone una domanda secca e precisa: “Come può il patto di stabilità coinvolgere e, dunque, bloccare fondi pubblici destinati all’educazione dei ragazzi?”
Il ministro apre con un ringraziamento alla piccola realtà di Oulx, definendola realtà locale, e spera che questa venga presa di esempio da altre realtà più grandi e centrali. Afferma che l’istruzione italiana ha sia un debito nei confronti della storia della musica, sia un credito verso il suo futuro. Ammette con decisione che l’investimento attuale nei confronti della qualità dell’insegnamento della musica è scarso e molto frastagliato, come le molteplici realtà in cui si insegna questa disciplina: scuole, associazioni, circoli, ecc. Aggiunge inoltre che si farà carico di questo problema, legato soprattutto alle infrastrutture in cui l’educazione prende vita, poiché anche gli investimenti in questa direzione devono essere ingenti e mirati.