Autore: Don DeLillo
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: Einaudi editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Federica Aceto
Pagine: 414
Prezzo: € 21,00
Se c’è un romanzo che oggi legge l’incombente fine della nostra civiltà, la cultura del disastro e la decadenza che avanzano senza tregua, questo è Rumore bianco di Don DeLillo.
A quasi quarant’anni dalla sua uscita è ancora un libro profetico con la sua riflessione attuale sulla morte di tutto oggi che gli elementi del disastro si sono moltiplicati e ci stringono in una morsa tragica e pericolosa.
Einaudi rimanda in libreria il romanzo apice del postmodernismo in una nuova traduzione di Federica Aceto.
Su Netflix è uscito un film interessante tratto dal capolavoro di Don DeLillo diretto da Noah Baumbach con uno strepitoso Adam Driver.
La realtà che stiamo vivendo oggi coincide pienamente con l’immaginazione di DeLillo. Rumore bianco anticipa profeticamente l’Occidente che si avvia all’inesorabile rovina: la nostra ossessione consumistica per le merci, noi consumatori schiavi del bisogno, la seduzione del male e i suoi disastri che subiamo apocalitticamente, la nostra dipendenza da una società drogata dell’informazione e della comunicazione distorta e perversa, il terrore come un incubo che si manifesta in tutte le sue varianti.
Il contemporaneo tramonto dell’Occidente trova in Rumore bianco il suo manifesto.
Don DeLillo come solo i grandi scrittori sanno fare ha suonato l’allarme già molto tempo fa, mettendoci in guardia sulla piega rovinosa che la nostra civiltà stava prendendo.
Oggi che siamo affacciati sull’abisso e forse abbiamo già fatto il salto dal precipizio e viviamo sotto un cielo nero saturato un vulcano, squarciato in due punti di luce fredda che a mala pena riesce a passare attraverso l’oscurità, lo sentiamo forte come un’ossessione quel rumore bianco che parla la lingua terribile di una metafisica delle rovine.
Torniamo volentieri a confrontarci con la scrittura magistrale di Don DeLillo e con il suo straordinario Rumore bianco, romanzo – schianto in cui la vera protagonista è la morte,
Don DeLillo ci ha portato anzitempo nel terribile abisso in cui siamo precipitati, ci ha fisicamente sentire addosso in maniera spietato la morte che stiamo scontando vivendo.
La commedia postmoderna è diventata un dramma apocalittico e oggi non si sfugge al rumore bianco.
Noah Baumbach sfida il caos del mondo ispirandosi alla letteratura portando al cinema un classico profetico della letteratura postmoderna.
Federica Aceto ci regala una nuova traduzione di Rumore Bianco, un libro magmatico, introspettivo eterogeneo, uno dei romanzi più importanti del Novecento che come pochi con un linguaggio tagliente parla del grande male che avanza e incombe sulla società contemporanea, convincendoci sempre che c’è poco da salvare perché in questo momento tragico non si tratta più né di ridere né di piangere, ma di comprendere.