
Autore: Green Simon R.
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Fanucci
Genere: Giallo & Thriller
Traduttore: Analissa Biasci
Pagine: 179
Prezzo: 9.90
“Io sono John Taylor, un investigatore privato che opera principalmente nelle aree più oscure della Zona Crepuscolare.
Nightside è il cuore malato, segreto e magico di Londra, dove dèi e mostri vanno a fare accordi e cercare piaceri impossibili altrove.
Io trovo le cose. È un dono. E a volte… sono loro a trovare me.”
Sono queste le parole che annunciano il ritorno alle scene di John Taylor nel secondo capitolo della saga creata da Simon R. Green che ha conquistato il pubblico americano. “Ritorno a Nightside” vede l’investigatore privato alla ricerca dell’Empio Graal, il calice da cui bevve Giuda Iscariota durante l’ultima cena: una coppa che dona potere supremo a chi la possiede, ma che ne corrompe lo spirito.
Durante la sua difficile ricerca, John sarà affiancato dalla sua amica Suzie Fucile a Pallini, già incontrata nel primo libro, tra fantasmi nostalgici, mostri di ogni sorta, e soprattutto angeli del Paradiso e dell’Inferno. Dovrà fare in fretta: per quel calice, Nightside rischia la distruzione totale…
“Ritorno a Nightside” si è dimostrato all’altezza del primo libro, con una trama avvincente e quanto mai originale (mentre tutti cercano il Santo Graal, John si ritrova a inseguire l’Empio Graal! E chi ci aveva mai pensato prima d’ora?!), che ti cattura dalle prime parole, costringendoti a non staccare mai gli occhi dalle pagine, ma continuare a leggere, leggere, leggere, fino al colpo di scena finale che ti lascia a bocca aperta.
A sfondo delle vicende ancora una volta piuttosto crude e violente, c’è naturalmente Nightside, sempre più vuota poiché sottoposta ad un duro assedio da parte delle entità celestiali che desiderano l’Empio Graal. Non mancano in questa situazione di emergenza personaggi singolari come demoni minori scappati dall’Inferno e un certo mago defunto di nostra conoscenza…
E tra lotte, fughe e tuffi in un passato troppo a lungo ignorato, c’è sempre un po’ di spazio per qualche piccolo sentimentalismo tra due personaggi che fanno così tanta fatica ad ammettere che, in fondo, si vogliono molto più bene di quanto se ne vogliono due semplici amici…
“Nel cielo notturno volavano delle figure, che si stagliavano sul pallido volto della luna. Erano scure, vagamente umane, dall’enorme apertura alare. Mentre io e Suzie le osservavamo, se ne aggiunsero altre, che si assembrarono i numeri ancora maggiori finché non furono centinaia, e offuscarono la notte, celando la luce della luna e delle stelle.
A Nightside erano arrivati gli angeli. Eserciti di angeli.”