
Autore: Caterina Simonsen
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Piemme
Genere: Romanzo
Pagine: 235
Prezzo: 12,90
“Quando mi dimettono sto meglio, mi sento pulita, ed è da tanto che non succedeva. Ma sono stanca e ho bisogno di ricaricarmi, come un cellulare quando finisce la batteria” (p. 103)
Caterina è una giovane ragazza di origine brasiliane arrivata in Italia con una parte della sua famiglia ormai adolescente. La sua vita, fin da piccolissima, non è mai stata semplice da affrontare: le è stata diagnosticata un’asma cronica che per i primi anni di vita le ha permesso di vivere in modo “apparentemente normale”, ma sempre con la boccetta di ventolin in tasca. E fin qui nulla di strano, starete pensando. Il problema sta nel fatto che quest’asma è peggiorata a tal punto da far ricoverare più volte Caterina, anche in terapia intensiva e da metterla nelle condizioni di costante attenzione che la sua vita sia in continuo pericolo e la situazione possa degenerare da un momento all’altro. Dopo diverse peripezie familiari, in cui sia madre, ex-modella, si separa dal padre di Caterina per mettersi con diversi uomini senza mai trovare pace sia per lei, sia per le sue figlie, Caterina si ritrova in Italia, a Padova, dove ricomincia una nuova vita, sempre però con la costante della sua malattia, delle visite mediche e delle corse furiose in ospedale. All’inizio i medici si basano sulla diagnosi fatta precedentemente in Brasile, asma respiratorio, ma solo dopo qualche anno e per puro caso, Caterina si imbatte in dottori che le prescrivono nuovi esami, mettendo altre due alternative al “caso clinico”: fibrosi cistica o deficit di alfa 1-antitripsina. Inizia così un secondo viaggio o davvero una seconda vita in cui Caterina lotta di continuo per realizzare tutti i suoi sogni, a fatica, ma sempre con il sorriso, diventando anche un caso mediatico.
Respiro dopo respiro è una storia vera, appassionante, triste e felice allo stesso tempo, ma più di ogni altra cosa arriva diritto al cuore di chi è sano e di chi è malato. Aiuta a riflettere sulle priorità della vita, non sentendosi bene soltanto guardano chi sta peggio, ma aprendo un mondo sconosciuto a molti. Affetto, amore, famiglia, amici, dolore, sofferenza, silenzio, odio tutto si mescola in poche righe che fanno emozionare.
“In fondo, se non le provi, certe cose non sai quanto facciano male. La sensazione che ogni respiro possa essere l’ultimo, che ogni rantolo sia una vittoria. Il cuore va a mille, o quasi si spegne. Il freddo, il caldo, il sudore. La paura, la rabbia, il vuoto. Se non ci passi, se non ci sei scaraventato dentro non lo puoi capire. L’ignoranza, però, molte volte diventa cattiveria e prepotenza. E questo non esiste, non va tollerato in nessun caso. In nessun caso“. (p. 53)
“Quando mi dimettono sto meglio, mi sento pulita, ed è da tanto che non succedeva. Ma sono stanca e ho bisogno di ricaricarmi, come un cellulare quando finisce la batteria” (p. 103)
Caterina è una giovane
“In fondo, se non le provi, certe cose non sai quanto facciano male. La sensazione che ogni respiro possa essere l’ultimo, che ogni rantolo sia una vittoria. Il cuore va a mille, o quasi si spegne. Il freddo, il caldo, il sudore. La paura, la rabbia, il vuoto. Se non ci passi, se non ci sei scaraventato dentro non lo puoi capire. L’ignoranza, però, molte Volte diventa cattiveria e prepotenza. E questo non esiste, non va tollerato in nessun caso. In nessun caso”. (p. 53)