
Autore: Andrea Corona
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Milena edizioni
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 104
Prezzo: 7.40€
Una realtà frammentata rappresentata con suspense ironica, che si incanala in un groviglio di situazioni che sono l’una riflesso dell’altra. Ecco a voi Rebus di Andrea Corona, giovane autore napoletano che attraverso una prosa lineare, mai ampollosa, ci fa penetrare in un sarcastico dramma che ha per protagonista Giona, un assicuratore dalla vita monotona.
Punto di forza del libro è sicuramente l’ironia che vi trasporterà pagina dopo pagina. I continui passaggi da un mondo onirico e illusorio a uno propriamente reale vengono evidenziati da situazioni grottesche e assurde. Forti le influenze di Borges, Dick, Calvino, Pirandello e lo Schnitzler di Doppio sogno, maestri che Corona sparge come spezie lungo le pagine del suo libro.
Ma c’è anche altro. Rebus è due libri in uno. Non è composto solo dal testo che noi leggiamo ma anche da quello che intuiamo da alcuni elementi che incontreremo. Non è un caso che molti personaggi, compreso il protagonista, abbiano nomi di profeti della tradizione ebraica e non è una coincidenza il dialogo tra Amos e Alma. E questi sono solo degli esempi, ne potremmo citare molti altri ma vi toglieremmo il gusto della scoperta e della lettura.
Ma è proprio in questa prosa che sta all’ombra delle parole che ci scorrono sotto gli occhi, che si sviluppa un altro enigma che trasforma Rebus in un viaggio mistico. La capacità dell’autore è stata quella di non rendere invadente la parte “filosofica” che si cela dietro quella “letteraria”, cosicché l’opera diventi accessibile a tutti.
Un libro intrigante in cui la narrativa incontra la filosofia. Pubblicato da uno scrittore appartenente a quel bacino di autori “esordienti”, sconosciuti al grande pubblico ma che ancora una volta regalano perle letterarie. Echi di un’arte sommersa che tengono in vita la sperimentazione, di cui nessuno si cura più. Ma questa è un’altra storia, anzi, un rebus difficilmente risolvibile.