L’ufficio AIE ha reso noti i dati relativi all’andamento dell’editoria italiana per l’anno 2012 e i primi mesi del 2013.
Il 2012 si è chiuso con un negativo del -6,3% complessivo, dato che appare ben più negativo se non si considera il mercato del non book e del remainders: così facendo si raggiunge infatti la quota del -8.4%.
Il mercato del libro dunque scende a quota 3,1 miliardi, sostenuto per la maggior parte dal canale trade (librerie, Grande distribuzione organizzata, online) il quale pur essendo in calo, riesce ad alleviare in parte il crollo degli altri canali (rateale, collezionabili in edicola, club, export, vendite alle biblioteche) stimato attorno al -16%.
Nei canali trade è stato riscontrato un leggero calo per la fiction (-1%) e per il settore destinato a bambini e e ragazzi (-6%). Più grave appare la perdita relativa a non fiction (-9,2%,) ed editoria professionale (-7.1%).
La produzione annua si mantiene su una media stabile, registrando il +6%, ma calano quasi del 20% le tirature. Si segnala comunque una offerta sempre maggiore e più diversificata.
In forte crescita è il mercato dei titoli digitali: nel 2012 sono stati pubblicati 21.300 titoli di e-book, segnando un +73% rispetto al 2011. Oggi rappresentano il 6% dei titoli in commercio. Pur non avendo dati precisi in merito, si stima che la vendita dei libri digitali si aggiri attorno all’1,8% e il 2%, con una apparente preferenza per per i titoli di fiction.
Dato negativo anche per l’export del libro fisico, sceso al -10%, oltre ai titoli tradotti in italiano da altre lingue che dal 23% dei titoli complessivi pubblicati nel 2000 sono scesi al 20%, segnando così un progressivo distacco dell’editoria italiana dall’estero.
Nel complesso i libri acquistati in libreria registrano un forte calo scendendo dal 79% del 2008 all’attuale 73%., scalzati dalla vendita on line di libri fisici (11%) e non.
Dati positivi sono invece relativi alla lettura e alla nascita di nuove case editrici. Grazie anche alla lettura di e-book, è stata registrata una crescita del 45% rispetto al 2011, mentre dal 2010, i lettori sono quasi triplicati (+136%). Inoltre aumentano le case editrici in Italia che pubblicano almeno un titolo, raggiungendo così 5074.
Per quanto riguarda il 2013 sono stati confermati gli elementi di crisi strutturale della situazione economica italiana. Non si ferma infatti l’andamento negativo, che registra un calo del -4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente