
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 75
Prezzo: € 10,00
Ognuno ha un suo luogo del cuore. La proseccheria Il rialzo è il luogo del cuore del protagonista di Preso, il romanzo d’esordio di Roberto Rossi, pubblicato da Qed, la casa editrice fondata da Pina Labanca.
Un delizioso romanzo breve giocato sull’introspezione.
Il rialzo è lo spazio vuoto tra la macchina e il corpo, il luogo in cui il personaggio mette a nudo la propria interiorità, si guarda dentro e scopre che nella vita di tutti i giorni nessun uomo è un’isola. Perché senza gli altri non siamo niente.
Il giorno in cui un uomo entra in una proseccheria, la sua vita cambia, e scopre che può avere altre prospettive.
Trova nella figura del gestore un alter ego, una persona con cui aprirsi e confidarsi, ma soprattutto l’ascolto che ancora non aveva mai trovato nei suoi simili.
Ed è proprio il confronto tra i due il cuore pulsante dell’intreccio. Preso è in tentativo di raccontare attraverso i due personaggi la storie di una relazione umana e l’autore nel racconto –confronto tra i due mette in evidenza quando sia importante il dialogo in finzione dell’ascolto, perché soltanto procedendo in questo mondo si può essere umani in considerazione dell’apertura all’Altro.
«Fa un lungo respiro e, alla fine, se ne esce dicendomi che le persone tendono a guardare solo fuori, o più fuori che dentro. E vivono solo la realtà che hanno di fronte. Poche sono quelle che guardano dentro se stesse e solo quando iniziano a farsi domande scatta qualcosa. Il fuori e il dentro non sono mai tutt’uno. È o l’uno o l’altro. Ed è il riconoscimento degli altri, dall’esterno, che ci dice chi siamo».
Preso si legge bene perché è scritto molto bene. Rossi costruisce con una lingua essenziale i due personaggi ma soprattutto conferisce spessore interiore alla loro conversazione.
Il dolore, l’amore, la quotidianità, i rapporti e le relazioni. L’avventore e il gestore si parlano e si ascoltano ma soprattutto si guardano dentro: la proseccheria è la zona franca dove entrambi rinascono e grazie a loro parlarsi nell’ascolto riescono ad andare oltre la fisicità dell’istante e a cogliere nell’interiorità una possibilità per essere ancora umani.